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The Idol 1×01 – Oltre le critiche, oltre le polemiche. Oltre le apparenze

Il seguente articolo contiene NUMEROSI SPOILER sulla prima puntata di The Idol.

Dopo le tante critiche ricevute, The Idol è finalmente sbarcata sul pianeta HBO, che è pronta a stupire ancora, e questa volta sembra intenzionata a farlo proprio nutrendosi di quelle critiche per sfatare non solo le stesse, ma anche tutto ciò che sta dietro la macchina produttiva di una superstar. Il cast, che comunque gode di nomi di tutto rispetto, è sorretto principalmente da due componenti: Jocelyn, interpretata da Lily-Rose Depp, e Abel Tesfaye, meglio noto come The Weeknd, entrambi ad un banco di prova davvero importante e pericoloso. Tutte le componenti però, pensandoci, sembrano procedere verso la stessa direzione: due attori decisamente non esperti, una trama complessa capace di attirare su di sé numerose critiche e tanti, tantissimi temi di attualità più difficili da trattare che da intendere. HBO, stavolta, sembra più che mai pronta a misurarsi con le critiche, oltre che con la sua storia recente, dato che tra i produttori figura Sam Levinson, già tra gli autori di Euphoria. La posta in palio è sicuramente alta, il margine d’errore altrettanto, ma The Idol non sente ragioni e vuole provarci davvero.

A star is born

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Lily-Rose Depp (640×360)

La prima puntata si apre con una sequenza che sarebbe in grado di riassumere in tutto e per tutto quello che si è detto su The Idol in questo periodo di attesa. E contestualmente mostra fin da subito l’intento della serie, o almeno, quello che dovrebbe essere per riuscire nel proprio intento: provocare, questo si, ma ostentando la provocazione, esasperandola fino al punto di demistificare e rendere oggettiva la volontà di criticare tutto il sistema che The Idol stessa si propone di incarnare e rappresentare. Veniamo alla sequenza: una straordinaria Lily-Rose Depp (perché si, dopo una sola puntata il talento e il potenziale si notano eccome), interprete della protagonista Jocelyn, si concede alle telecamere nello shooting per il suo nuovo album. Le viene chiesto di essere naturale, sexy, vulnerabile e ferita, tutto di fila, come se fosse normale esibirsi emotivamente a comando.

È già qui che, se vogliamo, si rompe l’ingranaggio: Jocelyn, in qualità di pop star del momento, viene oggettivizzata in tutto ciò che è il suo relazionarsi con i media e il “mondo esterno”, a partire da una banale foto per uno shooting. È lei stessa, poi, a pretendere di poter mostrare il suo seno, ma non per remare in direzione del macchinario, anzi, quanto più per andare contro tutte le imposizioni, ritagliandosi uno spazio personale in cui è lei stessa a decidere cosa fare con il suo corpo e della sua immagine.

The Idol (640×360)

Jocelyn è fredda ma non sembra vuota per niente, solo svuotata. Svuotata perché oltre ai ritmi frenetici del suo lavoro, nel suo recente passato, ha dovuto affrontare un trauma enorme, dato che ha assistito in prime linea alla morte della madre, venuta a mancare per via di un cancro, esalando l’ultimo respiro mentre la figlia le teneva la mano. Jocelyn è giovane, è una ragazza, ancor prima che una donna copertina e molto prima che una pop star, ed è per questo che al di là degli scatti e di tutto ciò che finisce in rete, appare svuotata completamente, quasi dando l’idea di essere incapace di reggere tutto il peso mediatico alla quale è sottoposta. E invece è proprio lei a decidere e ad avere l’ultima parola.

La prima parte del pilot di The Idol non rende giustizia alla forza del suo personaggio perché preferisce mostrare il lato negativo di un’artista, ossia, in questo caso, la sua troupe. Perché tutti le mentono, dal manager all’assistente personale che si professa come sua migliore amica, ma non lo fanno “per il suo bene”, anzi. Mentre Jocelyn fa le prove per il videoclip del suo nuovo singolo, giunge la notizia che qualcuno, e solo lei può sapere chi sia, ha pubblicato in rete una sua foto intima, privata. È un caso di revenge porn, perciò, ma non viene assolutamente mostrato per quello che effettivamente può causare a una persona. Ed è forse questo il primo errore di The Idol. Nessuno dei suoi collaboratori si preoccupa di come Jocelyn potrebbe sentirsi in merito a questo episodio, l’unico problema sta nel contenere una eventuale reazione “isterica” (per citare testualmente) che la ragazza potrebbe avere, causando così un rallentamento nella lavorazione ai suoi prossimi impegni. Ma è proprio qui che sta il contrasto.

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The Idol (640×360)

The Idol non è ciò che gran parte della critica statunitense sembra aver visto finora. Non c’è alcun tentativo di far capire ancora una volta quanto questo sia sbagliato: non perché non serva, non perché è quanto mai attuale far vedere il dolore che certi gesti provocano, ma proprio perché, almeno secondo la prospettiva della serie, sarebbe giusto, talvolta, non dare importanza a queste vicende.

Da questo primo episodio di The Idol, l’impressione è che l’obiettivo sia quello di fornire una ipotetica via d’uscita, che nel caso di Jocelyn è possibile: fregarsene altamente, proseguire per la propria strada. E questo è reso palese dall’intervista che la protagonista fa con la giornalista di turno, che continua a stoppare il microfono perché vuole convincere la pop star a prendere una posizione in merito alla vicenda. È in questo frangente che emerge la personalità di Jocelyn: lei è una vittima del sistema, senza dubbio, ma è anche una persona cosciente, forte nelle sue fragilità, capace di intendere e farsi un’idea, a differenza di ciò che spesso i media fanno trasparire in merito alle star. Jocelyn non vuole soffermarsi nemmeno per un secondo sull’accaduto, non vuole “farsi vendetta”, perché a differenza di ciò che suggerisce la giornalista, l’emancipazione personale è data proprio dall’immagine che si dà della reazione. Laddove non c’è interesse, non appare nemmeno il dolore, mentre un contrattacco genererebbe soltanto una risposta violenta alla violenza subita.

È sicuramente un concetto forte, e bisognerà capire se effettivamente la linea narrativa sia improntata su questa direzione. Perché, in caso contrario, sarebbe davvero semplice cadere nell’errore di aver dato più importanza al contenitore che al contenuto, svuotando così di significati le provocazioni.

The Idol: The Weeknd rimandato a settembre

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The Weeknd (640×360)

Non è una nota stonata in tutto e per tutto, ma non è stata una partenza convincente fino in fondo. Abel Tesfaye, in arte The Weeknd, già tra i produttori di The Idol, in collaborazione con HBO, fa il suo esordio come attore in una serie tv nelle vesti di Tedros, losco proprietario di un importante club della città degli angeli. È difficile farsi un’idea di lui dopo con così poco, e lo è soprattutto per il modo affrettato con cui viene presentato: non c’è alcuna preparazione psicologica per lo spettatore, ed è fin dal suo esordio che Tedros ci viene presentato come un personaggio violento ed irruente. Lui sembra aver già pianificato tutto: vede Jocelyn e le chiede di ballare al microfono, di fatto impedendole di declinare l’invito, e da lì in poi comincia a divorarla. Lei non sa niente di lui, come nessun altro, ma la scintilla scatta comunque, forzatamente. Tuttavia, è apprezzabile e d’effetto lo scenario presentatoci: le luci rosse del locale richiamano i temi dell’horror in cui Tedros è il predatore e Jocelyn la preda ignara. Ecco, il fatto che il legame tra i due si crei in questo modo, tra la fretta e un contesto decisamente particolare, non è di di buon auspicio. È anche vero che tra i due non è solo una questione di sesso, anche perché del personaggio di The Weeknd sappiamo che è il leader di una setta, come The Idol non vuole mostrare soltanto la sessualizzazione di una star, c’è molto di più, e sarà interessante scoprirlo.

Il primo appuntamento continua sullo stesso binario di forzature, ma anche qua si può apprezzare l’immediato rimando a John Travolta che attende Uma Thurman in Pulp Fiction, preparandosi a concludere la serata in casa sua. Qui, però, non c’è spazio per l’irriverenza dark di Tarantino, quanto più per un ulteriore suggerimento di quanto The Idol voglia spingersi verso qualcosa di molto più macabro del sesso. Tedros soffoca Jocelyn con un velo rosso, richiamando l’autoerotismo precedentemente mostrato dalla ragazza, come se lui conoscesse già questo suo lato e volesse utilizzarlo contro di lei, insinuandosi nella sua mente con scopi decisamente negativi. È presto per farsi un’idea di Tedros, ma quel che è certo è che siamo davanti a un prodotto, The Idol, che fa correre a HBO un grosso rischio, ma con cui la stessa rete vuole e può spingersi oltre in un terreno inconsueto, almeno per quella che è la sua storia.