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Sono Lillo: dove inizia e finisce il personaggio? – La Recensione della nuova serie Amazon Prime Video

Qualche giorno fa abbiamo avuto la possibilità di guardare in anteprima i primi tre episodi di Sono Lillo, la nuova Serie Tv Amazon Prime Video che segna il ritorno di Lillo Petrolo nel ruolo di Posaman. Le prime impressioni erano state più che positive, ma il resto delle puntate ha presto tolto ogni dubbio: Amazon Prime Video si sa muovere ormai su ogni fronte, e questa nuova produzione ne è una conferma. Reduce dal grande successo di LOL – Chi Ride è Fuori e pronta a una nuova attesissima terza stagione, la piattaforma ha ormai svelato le proprie carte preannunciando dei grandi successi pieni di risate e comicità. Il nuovo show con Lillo Petrolo, però, ha dovuto fare i conti con tanti pregiudizi che lo vedevano – prima ancora del tempo – un fallimento, un esperimento non riuscito. Le otto puntate arrivate finalmente sulla piattaforma sono però riuscite a cancellare quella diffidenza sostituendola con stupore e grandi risate.

Le avventure di Posaman sono state molto diverse da come molti le avevano immaginate, e questi otto episodi si sono presto rivelati una vera e propria boccata d’aria fresca

Sono Lillo
Sono Lillo ( 340×360)

Molti si aspettavano la solita storia banale, ma Sono Lillo è riuscito a raccontare qualcosa che è andato oltre e che, se possibile, in certi casi non aveva nulla per cui ridere, e non intendiamo in senso negativo. Al centro della storia trovamo infatti Lillo, un uomo in piena crisi professionale e personale che non crede più nel personaggio di Posaman, l’eroe da cui si traveste e che gli permette di portare il mangiare a tavola, per farla breve. Chiunque abbia di fronte non fa altro che trattarlo come un fenomeno da baraccone a cui chiedere di fare un numero, una mossa ridicola che riesca a far ridere il pubblico. Il suo agente (interpretato dal grande Pietro Sermonti) vede in Posaman il punto pù alto della loro carriera, ragion per cui non si fermerà mai di fronte a nessuna richiesta chiedendo a Lillo di accettare qualsiasi invito o offerta.

Le cose per Lillo sono dunque estremamente complesse e riguardano anche la sua crisi con la moglie. Lasciato da solo, l’alter ego di Posaman vuole trovare un lavoro serio che gli permetta di ricominciare da capo nell’intento di riconquistare la sua famiglia ma anche la sua vita, oramai confusa e disordinata. Non fatevi però ingannare, perché Sono Lillo è una storia che riesce a trovare il mezzo giusto capace di equilibrare la parte divertente e la parte più intima ed emotiva del protagonista. Le due cose si dimostrano infatti fin da subito capaci di andare di pari passo, dando così vita a una comedy ironica con dei tratti profondi e divertenti.

Chiariamoci: non stiamo parlando del miracolo delle comedy italiane, né tantomeno crediamo che Sono Lillo possa considerarsi il miglior prodotto Amazon Prime Video, ma sa fare ciò per cui è stato progettato riuscendo a seguire la sua linea in modo coerente, raggiungendo di fatto il suo obiettivo. E questo non è più di quanto si possa dire di tante altre produzioni?

nuove uscite Amazon Prime Video (1280x720)
Sono Lillo (640×360)

Con un cast che riesce a fare da ciliegina sulla torta, Sono Lillo racconta la sua storia attraverso tre grandi attori provenienti dal celebre cult italiano Boris: Pietro Sermonti, Caterina e Corrado Guzzanti riescono infatti a far centro e a raccontare la storia di Lillo nel modo più divertente e originale possibile. Il loro contributo alla serie risulta infatti prezioso fin dal primo istante soprattutto perché innalza il livello della serie. Se qualcuno credeva che al centro di questa storia non ci fossero dei veri talenti italiani può dunque tenersi pronto a smentire le proprie opinioni, perché Sono Lillo non è una Serie Tv che si accontenta ma qualcosa che cerca di raggiungere il proprio obiettivo attraverso qualsiasi mezzo possibile.

Ciò che forse ha permesso la riuscita della nuova Serie Tv Amazon Prime Video è anche l’essere riuscita a non prendersi troppo sul serio. I suoi obiettivi sono infatti stati raggiunti attraverso la spontaneità e la semplicità della storia. La mano non è mai stata forzata ulteriormente e questo ha concesso a Sono Lillo di mostrarsi con naturalezza e originalità. Ciò che abbiamo visto non può dunque essere considerata la copia di qualcosa, perché questa nuova produzione sa bene chi è e che cosa vuole portare in scena.

Composta da otto puntate, Sono Lillo racconta così la vita e le vicende dell’alter ego di Lillo Petrolo, mettendo in atto una storia che – tra le risate – si chiede dov’è che cominci una persona e dov’è che invece cominci il personaggio. Il succo di questa narrazione mette così in moto un interrogativo intelligente che, tra le gag e i sorrisi, prova a rispondere a questa antipatica ma necessaria domanda. Perché alla fine si sa: chi fa sorridere, molto spesso, nasconde dentro un mondo interiore tutto da scoprire. Forse meno divertente di quanto si pensi.

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