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Only Murders in the Building 2 – La Recensione delle prime due puntate

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Only Murders in the Building.

È tornata su Disney+ la seconda stagione di Only Murders in the Building, più caotica ma ancora più coinvolgente della prima. Sarà perché il primo capitolo ci ha fatto innamorare perdutamente. Sarà per la nostalgia oppure perché abbiamo imparato a voler bene ai tre protagonisti. Sarà quel che sarà, ma la seconda stagione della serie Hulu promette un intrattenimento raffinato, divertente e intelligente tanto quanto la prima. E riprende esattamente dove eravamo rimasti, con una partenza agguerritissima, esilarante, frenetica e carica di spunti narrativi spassosi. La prima stagione è stata una scoperta. Passata colpevolmente in sordina, Only Murders in the Building è senza troppi indugi una delle migliori serie tv del 2021. Una mystery-comedy divertente ma introspettiva, leggera ma amarognola. Una storia improbabile raccontata con i fiocchi. Interpretata da un cast eccezionale altrettanto improbabile, che si è rivelato un assortimento originale quanto mai azzeccato. Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez sono tre individui sulla carta diversissimi, ma accumunati dalla stessa fobia di vivere una vita noiosa. Il trio, infatti, non ha cercato per dieci puntate il colpevole di un delitto: i tre hanno cercato loro stessi. La serie creata da Steve Martin e John Hoffman ritorna con un nuovo mistero all’Arconia. Questa volta, però, riguarda i protagonisti stessi perché qualcuno sta cercando di incastrarli. Le prime due puntate della seconda stagione, rilasciate il 28 giugno, alzano il livello qualitativo di una miniserie che non aveva certo bisogno di dimostrare qualcosa. Come hanno dichiarato le star di Only Murders in the Building, la nuova stagione eviterà qualsiasi tipo di “crisi del secondo anno” e offrirà un bis nuovo di zecca che preserva la sua essenza. Martin Short ha dichiarato a Entertainment Weekly che:

Cercando di essere all’altezza di qualcosa che è un grande successo c’è sempre un po’ di pressione in più. Ma una volta lette le sceneggiature del nuovo capitolo ho realizzato quanto fossero realizzate bene. Allora mi sono esaltato, come ho fatto per la prima stagione, all’idea di girarlo di nuovo.

Martin Short

Questa volta il mistero siamo noi.

Nel finale della prima stagione, il trio aveva scoperto l’assassino di Tim Kono (Julian Cihi): l’affascinante Jan Bellows (Amy Ryan), la fagottista che aveva rubato il cuore al buon Charles-Haden Savage (Steve Martin). Charles riesce a registrare una confessione della donna, ma lei lo avvelena. Jan decide così di far saltare in aria l’Arconia, progettando una fuga di gas, per liberarsi di ogni possibile testimone. Oliver Putnam (Martin Short) e Mabel Mora (Selena Gomez), però, riescono a evitare il peggio e il trio riesce a far arrestare la colpevole.

Quando tutto sembrava essere andato per il verso giusto, durante i festeggiamenti, Mabel va a prendere dello champagne nel suo appartamento. In quello stesso momento, Oliver e Charles ricevono un messaggio anonimo che li avverte di lasciare l’edificio. Corrono dalla loro amica, ma la trovano coperta di sangue, accanto al cadavere di Bunny Folger (Jayne Houdyshell), l’amministratrice dell’Arconia. L’ultimo episodio termina con il trio in manette e una Mabel insanguinata letteralmente fino al collo. Il finale della seconda stagione chiariva dunque il fotogramma iniziale, ma apriva un nuovo scenario. Chi ha pugnalato al petto l’amministratrice di condominio e perché l’ha uccisa? Una donna con la quale, tra l’altro, il trio ha sempre avuto un rapporto molto conflittuale.

Un nuovo ciclo che riparte dalla fine.

Only Murders in the Building 2

Le prime due puntate di Only Murders in the Building 2 ripartono senza perdere tempo dalla notte dell’arresto. Intitolate rispettivamente Persons of Interest (Potenziali criminali) e Framed (Incastrati), il soggetto del nuovo capitolo è fin troppo chiaro: i protagonisti del mistero sono i tre podcaster e detective per noia. Scopriamo che il messaggio anonimo del finale di stagione era stato inviato dalla Detective Williams (Da’Vine Joy Randolph) per avvertirli dell’arrivo della polizia. Il primo episodio, scritto da John Hoffman e Noah Levine, parte dall’interrogatorio condotto da uno spassoso Detective Kreps (Michael Rapaport). Un momento tanto imbarazzante quanto divertente. Una partenza umoristica e tragicomica che lascia intendere una stagione oltre modo estenuante. Smettere di ficcanasare, arrivati a questo punto, è impossibile.

Tutti i componenti del trio sono sospettati dell’omicidio e la detective, che vorrebbe aiutarli, suggerisce loro di restare fuori dal caso. E di trovarsi un hobby. Sappiamo che questo non accadrà mai. Con un piede fuori dalla prigione, i tre sentono già la mancanza del brivido e del podcast. Dopo un fugace momento di lucidità in ascensore – dove tutto è iniziato – in cui valutano di tornare a una vita noiosa, il trio riprende il microfono. Questa volta non possono restare con le mani in mano perché qualcuno sta cercando di incastrarli per l’omicidio di Bunny, proprio colei che chiamavano “cranky old b***h”. Non solo, Cinda Canning (Tina Fey) ha iniziato a raccontare, e travisare, la loro storia in un podcast sui podcaster, chiamato appunto Only Murderers in the Building. Non hanno altra scelta se non quella di indagare per riabilitare i loro nomi.

Tante novità e guest star da urlo!

Amy Schumer

Mabel viene invitata a una mostra d’arte in una galleria locale da una donna che le manda un video messaggio. Si tratta della enigmatica Alice (Cara Delevingne) che incoraggia Mabel a dedicarsi di nuovo all’arte. Oliver, invece, s’imbatte nella nuova inquilina dell’appartamento di Sting. Si tratta di una Amy Schumer sopra le righe, la stand-up comedian che interpreta sé stessa e che propone a Oliver di trasformare il podcast in una serie tv. Anche Charles ha il suo momento d’oro, seppur fugace. Per un secondo, infatti, crederà di poter tornare a vestire i panni di Brazzos. Invece il network – che lo dava per morto – gli offre la parte dello zio della nuova protagonista del reboot: Uncle Brazzos.

Il secondo episodio, scritto da Kristin Newman, entra nel vivo dell’intrigo. Un dipinto osé, il numero 14, un uccello e il nome sussurrato dalla vittima, “Savage”, sono gli indizi che porteranno il trio – non senza qualche equivoco divertente – a un passo dalla verità. Insomma Charles potrebbe essere il fratellastro di Bunny poiché suo padre ha avuto una relazione sia con l’artista del dipinto, Rose Cooper, che con Leonora Folger (Shirley MacLaine), la madre della defunta amministratrice nonché proprietaria del dipinto. Cioè quello in cui appare il padre nudo di Charles, che Oliver e Mabel, dopo mille peripezie, gettano nel cassonetto e che Amy Schumer troverà e appenderà nella sua casa… che al mercato mio padre comprò.

Il nuovo mistero riguarda dunque i complicati inghippi familiari di Charles che mettono in campo un susseguirsi di equivoci meravigliosamente esasperanti.

Only Murders in the building 2 cara delevingne

Segreti e bugie da cui, di nuovo, riparte quel turbinio di ansia e segnali di pericolo puntualmente ignorati. Ma si sa, il trio non resiste al fascino di un’intercapedine e di un ascensore segreto. La nuova stagione sfoggia in partenza una trama fitta e intrigante, ma soprattutto tante guest star eccezionali. Amy Schumer è travolgente e sta dando vita a situazioni confuse, ma esilaranti, mentre Shirley MacLaine è affascinante e iconica come sempre. Gli Olimabel – il soprannome che Oliver dà al trio – sono carichi e più disinvolti. Sebbene siano il sospettato numero uno, al podcast proprio non rinunciano. Soprattutto ora che sono diventati i protagonisti della nuova stagione del loro stesso true crime! La premiere ruota quindi intorno a diversi indizi improbabili, tra cui uno mancante. Quello più succulento, però, è il dipinto di Rose Cooper, un’artista inventata che però potrebbe trovare una corrispondenza nella realtà.

Only Murders in the Building è tornata in forma smagliante con dei tempi comici perfetti e delle battute sempre intelligenti. La nuova stagione sfrutta tutti gli spunti narrativi della prima, ma li ribalta per un risultato intrigante. Il whodunnit comico non solo non perde colpi, ma diventa ancor più incalzante. Tornano i ficcanaso Howard Morris (Michael Cyril Creighton) e Uma Heller (Jackie Hoffman), i quali potrebbero rivestire un ruolo chiave nella risoluzione del caso e una New York invernale e seducente. Il cliffhanger finale diventa così il motore della nuova trama. Questa volta, però, il passato viene a bussare alla porta di Charles mentre è Mabel a innamorarsi di qualcuna che forse non ce la racconta giusta. Alice è “una sofisticata insider del mondo dell’arte che rimane invischiata nel mistero”, ma che potrebbe avere un secondo fine. Mentre Charles e Oliver sono sempre i soliti buontemponi buffi e complicati, Mabel si prepara a un’evoluzione sorprendente, facendo a pezzi il suo passato a colpi di ascia:

Il modo in cui il mio personaggio si sta evolvendo e cambiando è davvero divertente. Possiamo dire, spero, che nella seconda stagione vuole liberarsi del suo passato. Inizia a dedicarsi di più alla sua arte e si taglia i capelli. Poi incontra Alice, il personaggio di Cara Delevingne e finisce per innamorarsi di lei.

Selena Gomez

La seconda puntata termina con un cliffhanger canterino: l’uccello di Bunny rivela al trio di sapere chi è il colpevole. È fin troppo evidente, dunque, che dobbiamo iniziare a sospettare di tutti. Una partenza deliziosa, davvero promettente, già premiata dalla critica. The Guardian ha concesso quattro stelle su cinque definendola “a brilliant layer cake of meta-murder fun”. La seconda stagione di Only Murders in the Building ci farà compagnia su Disney+ fino al 23 agosto 2022 con 10 nuovi episodi in uscita settimanalmente. E a giudicare dai primi due, il nuovo capitolo si prospetta fresco, stimolante e divertente: quel che ci vuole per tollerare questa torrida estate (anche se vederli in pelliccia ci fa sudare!).

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