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Legion 2×09 – Sei una brava persona?

Sei una brava persona?

Prima di proiettarci sul finale di stagione e sullo scontro epico tra David e Ahmal Farouk, è bene fare la conta degli schieramenti. Per questo, l’episodio 2×09 si concentra su tutti i personaggi secondari, coloro i quali svolgeranno la funzione di aiutanti: Cary, Kerry, Melanie, Lenny. Ma cosa vuol dire essere una brava persona? Difficile dirlo quando è ancor più arduo stabilire chi tra i due mutanti sia davvero il villain. Tutta la stagione di Legion, infatti, è improntata su questa contraddizione: David potrebbe non essere il “buono”. O, almeno, è certo che possa non esserlo nelle sue realtà parallele.

Ma anche i personaggi protagonisti di questo episodio non possono (o non vogliono) rispondere alla questione.

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Tutti hanno questi dubbi. Lenny sembra essere ossessionata dalla voce o dallo spirito di Amy, di cui ora abita il corpo. Non si sa se questa Amy sia un’eco lasciata in quel corpo, una manifestazione del senso di colpa di Lenny, o persino un impianto di David. Fatto sta che, per lei più di ogni altro, diviene impossibile rispondere a quella domanda, che sottintendere quel “Tu da che parte stai?” che ci chiediamo da inizio stagione.

Ma lo stesso quesito attanaglia Melanie Bird e Kerry, la cui conversazione presenta una ripresa di uno dei vecchi concetti del Narratore: “la realtà è semplicemente una condizione della nostra stessa creazione“. Melanie fa i conti con la sua coscienza, proiettando il mondo intorno a lei. Era così concentrata nel salvare il mondo, dice, che ignorava il fatto più importante di tutti: “non c’è un mondo da salvare, è tutto nella mia testa“. Non importa quanto questo sia vero perchè Melanie ha bisogno di crederci: ha bisogno di un nuovo scopo che la faccia andare avanti.

Per tutta questa stagione la donna è stata messa in disparte, ma nelle ultime due puntate sembra avere ancora qualcosa da dire. Si è rintanata lontano dalla Division 3 e dal mondo, in preda a trip allucinogeni. D’altra parte Legion da sempre crea immagini terrificanti sul piano visivo, ma quando arriviamo a notare il punto di vista di Melanie, l’idea che si dirada, sbuffando dal tronco di una pipa di un elefante in bronzo, ci rendiamo conto una volta di più della ricchezza visiva travolgente di questo show.

Ma tutto l’episodio è una sequenza di immagini psichedeliche visivamente potentissime (specialmente quelle legate ai trip di droga).

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Tutte queste visioni sono al servizio di un episodio che punta alla caratterizzazione di Melanie, Lenny e, forse, aggiunge qualcosa anche alla figura di Amy, in quanto mette insieme i fili della trama della settimana scorsa e dà anche un contesto alle scene che abbiamo visto in apertura della stagione. Infatti, questa settimana si ritorna alla conversazione su “i nostri uomini” tra Melanie e Syd, che avevamo già visto nella premiere della stagione, ma qui è inserita in un nuovo contesto. Ci permette di capire come Melania si sia isolata sulla scia della scomparsa di Oliver. La breve conversazione con suo marito e la realizzazione della totale disconnessione e del cambiamento che ne consegue, l’hanno lasciata vuota, senza speranza.Di fatto è ancora nel suo labirinto, sola nell’oscurità, immobilizzata, incapace di scrivere la sua storia.

La depressione di Melanie l’ha resa vulnerabile nei confronti di Oliver e Farouk, che sono pronti a dirle esattamente ciò che ella desidera ascoltare (e vedere). In questo senso provvidenziale il flashback, risalente a un paio di settimane prima, in cui Oliver è apparso a Melanie, mostrandole una visione di sè più giovane. L’intento è quello di mostrare, in maniera ingannevole, come Oliver afferma di vederla, così da contrastare le sue affermazioni secondo cui “la ragazza che hai lasciato non c’è più” e “le cose tra di noi sono cambiate”.

Impossibile, in questo caso, non pensare al discorso di Syd su David: tutti stanno perdendo l’amore. Anche Cary dice a Kerry che alla fine morirà, lasciandola sola. Un tipo diverso di rottura, ma che simile nelle conseguenze abbattutesi su Melanie e che si abbatterebbero su David e Syd.

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Il vero twist dell’episodio è la rivelazione secondo cui la versione della giovane Melanie, sia ancora in circolazione. Era in piscina con Lenny e Farouk nel “Capitolo 11”, per esempio; nella puntata successiva, mentre i Vermillion accusavano David di mentire sulla sua presunta combutta con Farouk, era proprio lei a passare le informazioni a Oliver, a spiare e a mentire: proprio tutto ciò che veniva contestato a David. in quell’episodio.

In una Serie normale un simile espediente narrativo sarebbe considerato un po’ cheap: si tratterebbe, infatti, di una soluzione di comodo, riempire le informazioni mancanti dei personaggi con un back-episode che offre tutte le risposte che stavamo cercando fino a questo momento. Ma questo non può essere contestato a Legion, nè a Noah Hawley, i quali non giocano mai secondo le regole. Inoltre, fa proprio parte dell’essenza dello show provare a ricomporre un puzzle partendo da una situazione di straniamento e frammentazione (tanto narrativa quanto legata alle sensazioni dello spettatore).

L’episodio si conclude così, con Lenny pronta a seguire il piano di David e Melanie che non si sa se sia in grado di contrastarla o meno. Sono proprio loro due le variabili di questo scontro: le immaginavamo a schieramenti invertiti e invece ci siamo dovuti ricredere (con la prospettiva di doverci ricredere nuovamente). E diventa, così, sempre più difficile rispondere a quella annosa questione che abbiamo posto in apertura: sei una brava persona?

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