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Kidding 2×03 – Grandi cambiamenti, vecchie abitudini

Il terzo episodio di Kidding, dal titolo I’m listening, segna l’inizio di tanti cambiamenti. Jeff si è ripreso dall’operazione e ora è il momento di addossarsi diverse responsabilità e prendere decisioni difficili, che non piaceranno a tutti.

Anche Jill prende decisioni difficili. Chiede il divorzio e impedisce a Peter e Jeff di parlare, mentre entrambi vorrebbero confrontarsi dopo ciò che è successo e dopo quella strana avventura durante l’operazione nello scorso episodio. Peter quindi acquista il giocattolo di Jeff e probabilmente lo userà per riuscire a comunicare con lui. Will, dopo aver trovato un libro di trucchi magici e cercato oggetti che ricordano suo fratello, si imbatte in una busta nascosta dalla madre dove ci sono le lettere di chi ha ricevuto gli organi di Phil. Proprio nello scorso episodio di Kidding, Jill dice al figlio di non aver donato gli organi del fratello, mentre ora scopre il contrario.

Nel frattempo, dopo aver licenziato suo padre Seb – che non sembra essere intenzionato a mollare – il comando della società passa a Deirdre. La donna sta attraversando un periodo incasinato e complicato, soprattutto dovuto al divorzio con il marito che vuole la piena custodia della figlia con la minaccia di rivelare che i fondi destinati alla beneficenza rimanevano nelle sue tasche. Didi, un personaggio già fuori di testa di per sé, inizia a sniffare colla sfiorando la follia a cui siamo già abituati in Kidding.

È confusa e poco sicura di sé, ma nonostante questo, Didi è sempre la persona di cui Jeff si fida, tanto da affidarle i suoi capelli. Questo atto di fiducia dà sicurezza anche a Didi, la quale gli promette che da nuovo capo della società riuscirà a rimandare in onda il programma di Mr. Pickles. Questo taglio di capelli ovviamente rappresenta molto più di un semplice mutare del look. Jeff decide di sbarazzarsi dell’acconciatura tipica di Mr. Pickles, che era quasi il suo “marchio di fabbrica”. Decide di creare una netta scissione tra il suo personaggio e il vero Jeff, pur non abbandonando totalmente Mr. Pickles, o meglio, i suoi amici (e non fan) bambini.

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Jeff sta riuscendo a scindere il mondo del suo personaggio e il mondo reale, senza però rinunciare alla bontà che lo contraddistingue. E creando quel nuovo giocattolo con il quale può parlare dal vivo con tutti i bambini, riesce a ringraziarli per il loro supporto e aiutarli, dimostrando la sua bontà. Questa sua idea però non piace a tutti. In particolar modo a Seb, che cerca l’appoggio di sua figlia nel bocciare l’idea a Jeff, la quale invece accetta con entusiasmo l’idea.

Seb dice di voler essere un padre migliore, eppure in questo episodio continua a prendere decisioni al posto di Jeff, sempre con l’ossessione di volerlo proteggere. O forse, lo fa un po’ anche per egoismo. Quel programma è, come ammette lui stesso, molto importante per lui: «Questo è il mio unico lavoro: è tutto ciò che ho».

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Il problema principale di questa invenzione è la reazione dei genitori. È facile interpretare in modo sbagliato l’atteggiamento di Jeff nei confronti dei bambini, d’altronde è strano sapere che c’è una persona che tramite un giocattolo può ascoltare i propri figli a qualunque ora del giorno. Sappiamo che Jeff lo fa con ingenuità, ma chi non lo conosce potrebbe non pensarla così. Anche il suo modo di parlare può essere ambiguo, proprio come succede quando parla del giocattolo a suo padre: «Voglio 20 centimetri di me nel letto di ogni bambino».

Infatti, l’episodio si conclude con la voce di un padre arrabbiato che non condivide il fatto che Jeff parli con suo figlio, ma Jeff, dopo aver ascoltato tali parole, semplicemente sorride. In questo momento capiamo che l’uomo sembra avere finalmente accettato l’idea che non può essere accettato da tutti, non può piacere a tutti.

Se chiunque parla bene di te, la Storia mette in dubbio la tua stessa esistenza.

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