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Che Dio Ci Aiuti – La recensione di un emozionante finale di stagione

Giovedì sera è andato in onda l’ultimo episodio della settima stagione di Che Dio ci aiuti su Rai 1. Possiamo subito dire che è stato sicuramente molto emozionante, ricco di avvenimenti e di finali non poi così chiari. Ma andiamo subito al dunque.

Cominciamo questo racconto partendo da Azzurra. Azzurra che è stato il punto focale dell’ultima puntata e come al solito l’elemento di congiunzione e – bisogna ammetterlo – anche di gestione delle storyline di tutta la stagione. Azzurra che mai come in quest’ultima puntata ha rischiato di non riuscire a realizzare il suo sogno di diventare suora a causa essenzialmente di un’unica persona: suor Teresa. Suor Teresa che per una sua problematica personale con la sorella morta, problematica che ha proiettato su Sara, arriva addirittura a chiamare il vescovo per riferire le sue preoccupazioni in merito al percorso di Azzurra.

Che Dio ci aiuti
Francesca Chillemi, Roberto Mantovani e Fiorenza Pieri (640×360)

Ed è proprio questa telefonata a portare il vescovo al Convento degli Angeli e a sospendere la cerimonia di vestizione di Azzurra. Qualcosa che la me di qualche tempo fa, incapace di anche solo accettare la vocazione della Leonardi, avrebbe fortemente supportato, ma che oggi, invece, avrei rifiutato. Abbiamo visto quanto questo percorso sia necessario per la novizia, abbiamo visto come c’è stata male per la sospensione. Ed è proprio qui che rientra in gioco, seppur brevemente, la meravigliosa, la grandissima, l’immensa suor Angela che non solo ascolta e ribadisce per l’ennesima volta ad Azzurra che non ha intenzione di tornare ad Assisi, ma soprattutto le fa ricordare che non è la fine e che se la sua vocazione è opera di Dio, allora troverà un modo per compiersi.

Sì, a quest’ultima parte credo a metà sempre perché amo Che Dio ci aiuti, ma sono anche profondamente e inevitabilmente atea quindi certe menzioni a piani divini mi risultano assai inconcludenti, ma rispetto chi ci crede e alzo le mani.

Una cosa di sicuro molto divertente in questo pezzo di storia decisamente poco felice, è sicuramente stato il momento in cui il fantastico Vescovo davanti alle lamentele di suor Teresa ha detto che conosceva qualcun’altra che si comportava esattamente come Azzurra riferendosi a suor Angela. L’ho trovato super divertente e non posso che continuare a confermare che suor Angela, Azzurra e suor Costanza hanno il mio cuore.

Che Dio ci aiuti
Che Dio ci aiuti cast (640×360)

Detto questo e tornando ad Azzurra che è riuscita nonostante tutto a essere proclamata suora (si dice così? non lo so, ma me lo auguro). E la cerimonia di vestizione è stata molto, ma molto emozionante. Sì, il fatto di essere in pre-ciclo sicuramente ha avuto un suo peso nella mia commozione, ma vi giuro che mi sono commossa. Il fatto poi che sia stata proprio suor Angela a completare la cerimonia vestendola, lacrime ragazzi, tante copiose lacrime d’emozione. Ha rappresentato la chiusura di un cerchio, il compimento di un percorso e il passaggio del testimone.

Non ero d’accordo con la scelta degli sceneggiatori di rendere Azzurra Leonardi, la protagonista indiscussa tra ragazze della serie di Rai 1, una suora, ma devo ammettere che nessun altro avrebbe potuto facilitare il passaggio da Elena Sofia Ricci e la sua suor Angela a un’altra suora mantenendo fidelizzato il pubblico, solo Azzurra avrebbe potuto raccogliere il testimone e riuscire nell’intento di mantenere gli spettatori incollati alla televisione. Tra l’altro adesso che suor Teresa ha deciso di restare ad Assisi, si ricreerà la situazione che c’era all’inizio di Che Dio ci aiuti tra suor Costanza e suor Angela e non vedo l’ora.

Ultima cosa su Azzurra, lo prometto: Francesca Chillemi è stata bravissima in questa puntata. Siamo abituata a vederla in ruoli sempre più o meno leggeri, siamo abituati quasi sempre a vedere un’azzurra spensierata, ma quando va nel profondo e ci mostra la parte più seriosa, ma soprattutto più umana e vulnerabile del suo personaggio, è eccezionale e bisogna urlarlo a gran voce.

Che Dio ci aiuti
Emma Valenti e Ileana D’Ambra (640×360)

Passando agli altri devo dire che ho trovato divertenti, a volte un po’ cringe, ma sicuramente carine Cate e Ludo che – conclusesi le loro storyline nello scorso episodio – si sono concentrate in questo per aiutare Emiliano e Sara a raggiungere la felicità. “Io so’ de core“, disse a una certa Andrea Zelletta al Grande Fratello Vip 5 e voglio riproporvi questa citazione per le due amiche che si sono fatte in quattro, non senza intoppi, per riuscire a rendere felice il terzo membro del loro gruppo di Superchicche, di Charlie’s Angels, di Totally Spies, Sara.

Ma parliamo proprio di Sara. Per prima cosa Sara di Che Dio ci aiuti scopre di essere stata violentata da ragazzina, il figlio che crede sia noto morto è figlio dello stupratore, il tizio che ama sta andando a convivere con un’altra, la mamma del bambino che accudisce è morta perché tentava di scappare da lei visto che aveva scoperto che fosse la madre biologica del figlio, cosa non meno importante Elia è figlio suo e ha rischiato di farsi seriamente male e di far seriamente male al bambino guidando sotto l’effetto di tranquillanti e andandosi a schiantare. Una tragedia dietro l’altra.

Che Dio ci aiuti
Pierpaolo Spollon e Federica Pagliaroli (640×360)

Però “tutto è bene quel che finisce bene” mi pare dicesse Shakespeare. E infatti, sul finale della puntata vediamo innanzitutto Emiliano far pace con il cervello e quindi lo vediamo lasciare l’insopportabile Corinna e lo vediamo finalmente tornare da Sara. Il bacio suggella questa unione tanto agognata da tutto il pubblico della serie di Rai 1, ma – perché c’è un ma – una cosa non mi è molto chiara: che fine farà Elia?

Non ci è stato proprio detto esplicitamente che ne sarà di sta povera creatura. Perciò immagino e suppongo che forse nella prossima stagione ci verrà spiegato. Tra l’altro mi piacerebbe molto tenere anche se per contorno (passatemi la metafora culinaria) questa coppia soprattutto perché se i miei calcoli dovessero rivelarsi esatti, la prossima dovrebbe essere la stagione di Catena e perciò non sarebbe male far restare Cate e Ludo nei paraggi.

Detto questo e prima di lasciarvi, voglio dire solo un paio di cosine su suor Teresa. Io l’ho detestata, l’ho detestata davvero tanto e poi le ho voluto bene. Il mio rapporto con questo personaggio è stato altalenante, ma dopo essersi sbloccata e dopo aver reso un inferno la vita di Azzurra e Sara, sembra aver trovato la pace, la serenità. E di questo sono molto contenta. Devo ammettere, inoltre, che non appena si è messa a ballare, sono scoppiata a ridere. È stato veramente divertente vederla divertirsi e non prendersi troppo sul serio. Perciò sono davvero curiosa di scoprire cosa avrà da offrirci nella prossima stagione di Che Dio ci aiuti e soprattutto in merito alla prossima stagione sono molto curiosa di scoprire il nome da suora di Azzurra.