Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » RECENSIONI » Caleidoscopio – La Recensione della nuova Serie Tv Netflix con Giancarlo Esposito

Caleidoscopio – La Recensione della nuova Serie Tv Netflix con Giancarlo Esposito

Netflix non va in vacanza neanche durante il primo giorno del nuovo anno ma, al contrario, utilizza il primo giorno del 2023 per preannunciare un nuovo anno di fuoco per il suo catalogo. Se ciò che ci attende è infatti anche solo lontanamente paragonabile alla nuova Serie Tv Netflix Caleidoscopio, allora il 2023 potrebbe essere davvero un grande, grandissimo anno per la piattaforma. Distribuita durante il primo gennaio, la serie vede il ritorno di Giancarlo Esposito sui nostri schermi in una veste nuova ma che, in un certo senso, ricorda i prodotti che lo hanno reso uno degli attori più acclamati della serialità. Ancora una volta Esposito torna infatti nelle vesti di un criminale che gli permette di tirar fuori una nuova grande prova attoriale, una prova che conferma la sua ecletticità e il suo saper spaziare dal dramma alla suspense, dalla leggerezza alla pesantezza. La calma apparente di Gus Fring viene qui sostituita dalla nuova storia di Leo Pap, il leader di una banda che architetta una delle rapine più grosse e pericolose di sempre. Composta da otto episodi, Caleidoscopio racconta infatti la storia di una rapina ispirandosi a fatti realmente accaduti che, ancora oggi, non hanno trovato grandi risposte rimanendo – per certi versi – un mistero.

Brillante, intelligente, originale e sperimentale: a Caleidoscopio non manca davvero niente, neanche il cast. Giancarlo Esposito non è infatti l’unico grande nome di questa nuova e importante produzione Netflix

Caleidoscopio (640×360)

Caleidoscopio è una Serie Tv che non si accontenta e che non si lascia sfuggire niente, neanche dei volti degni di nota. Tra questi spiccano di certo, oltre Giancarlo Esposito, Tati Gabrielle (The 100, Uncharted, You), Paz Vega (The Human Contract, Carmen), Rufus Sewell (L’amore non va in Vacanza, The Father) e Jai Courtney (Die Heard, Honest Thief, Insurgent). Ognuno di loro prende parte a questa nuova produzione che rende il telespettatore parte di questa storia in modo attivo. Chiunque guardi la serie potrà infatti può decidere come seguire la linea degli eventi in modo assolutamente autonomo, ma andiamo per gradi.

Nel dettaglio, Caleidoscopio racconta la storia di una rapina attraverso otto episodi che ricoprono ben 25 anni di storia. La serie decide di narrare gli eventi che anticiparono e suceddetero la rapina attraverso la prospettiva di un gruppo di ladri rapinatori guidati da Leo Pap, un uomo combattutto e misterioso che ha sempre vissuto nel caos e nel mondo del crimine. Avere una famiglia lo ha allontanato per un po’ di tempo dal mondo oscuro delle rapine, ma la pace sarà solo momentanea. Ben presto cadrà di nuovo all’interno di questo tunnel da cui non saprà più tirarsi fuori e che lo porterà a ideare il piano per una delle rapine più forti della storia. In questo modo Caleidoscopio racconterà le contraddizioni e le crisi di un uomo che non riesce ad andare contro la propria natura, ma che al tempo stesso cerca di fare qualsiasi cosa per essere un uomo migliore per sua figlia. Il dramma prende così piede in questa storia che vede come protagonista una struttura (apparentemente) disordinata che permette al telespettatore di decidere da che parte cominciare.

Come dicevamo gli episodi della serie sono otto, ma come vederli sarà una scelta vostra. Ogni episodio racconta infatti un momento diverso della rapina e avrà un titolo che ricorderà un colore. L’ottavo episodio – dal titolo ‘Bianco’ – è l’unico che andrà guardato obbligatoriamente per ultimo, ma per il resto sentitevi liberi di scegliere in che modo arrivare fino a quel punto. Il primo episodio proposto da Netflix si chiama infatti Giallo, e racconta gli eventi che accaddero 6 settimane prima della rapina. Il secondo Verde, e si focalizza sui 7 anni precedenti, il terzo Blue e racconta i cinque giorni precedenti alla rapina. L’episodio dal titolo Rosso parla della mattina successiva al grande colpo, mentre quello dal titolo Rosa gli eventi futuri lontani sei mesi.

Attraverso questa struttura avrete modo di vivere alla storia conoscendo, episodio dopo episodio, un’altra faccia della banda. Caleidoscopio non cerca infatti di raccontare l’essenza dei suoi personaggi attraverso la legge del tempo ordinario, ma attraverso una lente d’ingrandimento che non racconta l’evoluzione o le conseguenze del tempo, ma i diversi aspetti dei personaggi che – atto dopo atto – tendono a ripresentarsi come in un loop. Nessuno, infatti, può sottrarsi alla sua vera natura, e non importa quanto tempo sia passato o che momento della vita stia vivendo.

Caleidoscopio (640×360)

Caleidoscopio sviluppa così il suo racconto mettendo al centro della storia i valori e la slealtà, la corruzione e l’onestà, l’esser pronti a tutto pur di vincere, l’infedeltà degli animi umani. L’obiettivo della rapina è uno dei più grossi di sempre e riguarda uno dei caveau più inarrivabili della storia, uno di quelli che possiede al proprio interno il bottino che potrebbe cambiare la vita dell’intera banda. In un primo momento Caleidoscopio potrebbe darvi l’impressione di essere una Serie Tv molto simile a La Casa De Papel, ma nella realtà le due serie hanno in comune solo l’obiettivo della rapina. Con solo otto episodi Caleidoscopio ha infatti dimostrato più raffinatezza, consapevolezza e profondità della Serie Tv spagnola, permettendo ai personaggi – e soprattutto al protagonista interpretato da Giancarlo Esposito – di fare un percorso originale, potente e più comunicativo.

La struttura della serie non può infatti per questo essere sottovalutata. Il nostro approccio assolutamente autonomo condizionerà la nostra idea riguardo ai personaggi facendoceli vedere in un modo sempre diverso. Il Leo della puntata dal titolo Viola non sembrerà infatti lo stesso dell’episodio Giallo, e così via per tutto il resto. Caleidoscopio si afferma per questo come una Serie Tv che dimostra quanti fattori riescano a cambiare le nostre percezioni plasmandole in un modo sempre differente e condizionato dalle modalità con cui abbiamo vissuto una determinata storia. Il tempo gioca per questo una parte fondamentale capace di raccontare qualcosa dei protagonisti che trova sempre un incastro in qualsiasi momento della loro vita. Il ritratto della loro essenza viene qui infatti riportato in modo paradossalmente lineare perché non gioca dal punto di vista dell’evoluzione e della crescita come spesso accade ma, al contrario, sceglie di portare all’estremo tutti quei lati negativi o positivi che abbiamo visto in loro. Più si va avanti e più si accentuano, più il tempo scorre più diventano burattini della loro stessa partita. Per questa ragione Caleidoscopio può essere considerato anche un thriller psicologico innovativo che cerca di scavare dentro la mente dei suoi protagonisti con l’intento di afferrare ciò che davvero sono, e non quello che potrebbero diventare, facendo così un’analisi onesta e mai moralista.

Brillante, umana, corrotta, sporca, innovativa e inclusiva: Caleidoscopio è la prima Serie Tv del 2023, ma è anche un esperimento più che riuscito che dimostra ancora una volta come il nostro giudizio sia volubile e condizionabile e come, soprattutto, ciò che lo plasma non sempre sia riconducibile alla sostanza, ma anche ai mezzi con cui una storia viene narrata. Netflix apre l’anno così con un vero colpaccio che segna il ritorno di un grande attore, di un grande cast, e di una grande, grandissima nuova storia che non può essere paragonata a nessun’altra Serie Tv.

In Caleidoscopio ogni cosa è infatti diversa. Perfino il tempo.

Giancarlo Esposito è sempre il villain giusto al posto giusto

Tag: