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Peaky Blinders: come fare un bel discorso chiaro alla famiglia

In Peaky Blinders Tommy deve schivare un paio di camerieri per arrivare al centro della stanza, che il diavolo se li porti. C’è un chiasso infernale nella cucina, sembra di essere a Birmingham. Anche meglio, magari gli altri si sentiranno più a loro agio e finiranno addirittura per ascoltarlo. Si toglie la giacca, dà un’occhiata in giro, ma manca quella testa bacata di Arthur. L’ha mandato a cercare e sicuramente si è perso lui. Ah, eccolo. Sta arrivando e si lamenta che la casa è troppo grande. Tanto non ci deve abitare lui.

Tommy guarda i suoi, disposti ora in cerchio e basta un’occhiata a quelle facce da strada per capire che se non mette in chiaro le cose da subito non sarà una giornata facile. Un tiro di sigaretta, per prima cosa bisogna calmarsi. Già ne ha viste di cose per cui se li dovrebbe i******e uno ad uno, ma poi finirebbe in rissa come al solito, come sempre. Speriamo non siano troppo fatti o ubriachi, o le sue saranno tutte parole sprecate.

Andrà tutto liscio” – esordisce Tommy. In realtà è una specie di ordine. Gli sta dicendo che DEVE andare tutto liscio e che oggi non è aria per certe cose,dovete farlo per Grace.” O meglio: non me ne frega proprio niente se Grace non vi piace, lo dovete fare per lei perché ve lo dico io. Il che vuol dire che lo dovete fare per me, o vi rimando nel buco merdo*o da cui siete usciti. “Quei bastardi nel salone sono la sua famiglia.” Sì, ragazzi, non piacciono nemmeno a me quei sacchi di mer*a che si stanno godendo la mia casa e i miei soldi, ma stanno con lei e quindi non rompete le palle.

E se qualche c******e oserà sgarrare e metterla in imbarazzo…“. Una leggera pausa e uno sguardo eloquente a quei piantagrane dei suoi amici e familiari: “Se voi, i vostri parenti, i vostri cavalli o i vostri figli di mer*a“. Su “figli di mer*a” Tommy alza la voce, se deve insultare i suoi meglio farlo per bene, un insulto poco condito scivola addosso a questi qua “Se solo vi azzarderete…

tommy

Tom!” Ecco l’imbecille di turno che lo interrompe. Tom deve fare un respiro profondo per non andare a rompergli la faccia. Poi pensa a Grace, il suo angolo di pace in questo mondo ingrato, lo guarda fisso e si limita a un: “Che cosa vuoi?

Ma un po di neve?” Dice quello, poi incoraggiato da quell’altro scemo di JohnA quelli lì piace spassarsela, eh?

Neve. Ci mancava la neve, ora. Non bastava che quelle teste vuote fossero marce fino al midollo, dovevano anche giocarsi quanto rimane dei loro tre o quattro neuroni con quella roba. Tommy stavolta non si concede un respiro, bisogna stroncare sul nascere questo genere di cose.

No, no, no, no… niente cocaina…“. Poi ancora, più deciso: “Niente cocaina.” ma forse è meglio dire in faccia a ciascuno che la sua specialità oggi non è gradita. Va da John. “Niente spasso. Niente lettura del futuro.” E poi c’è Arthur, e Arthur più che gestito e limitato va proprio fermatoNiente corse.” Visto che ci siamo, è meglio dire qualcosa a quel ragazzino di Finn, che per poco non si è fatto beccare prima. Gli prende quella mandibola da bimbo che puzza di latte e gliela scuote guardandolo negli occhi “E nessun figlio di t***a che ruba benzina dalle loro c***o di macchine, è chiaro?” Tommy dirige su Charlie, che fa il vago e fuma l’ennesima dannata sigaretta della giornataQuanto a te Charlie… non raccontare più storie su di me.“. Oppure è la volta buona che mi buttano dentro e gettano via la chiave.

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E dai…” Risponde Charlie. Risponde sempre questo idiota, non ha mai imparato a starsi zitto. Che pazienza ci vuole. “Ti sto solo facendo pubblicità.

Tommy non gli risponde, fa un tiro dalla sua maledetta sigaretta. Ecco il momento di arrivare al sodo e dire loro quanto aveva da raccomandargli: “Ma la cosa più importante, branco di c******i“, Tommy allarga le braccia e fa un giro su se stesso, guardando fisse quelle facce da ritardati, “è ignorare le provocazioni della cavalleria.“. Una leggera pausa, per controllare che lo stiano ascoltando o abbiano ripreso a pensare a donne, droga e scommesse “Niente risse.

Un altro sguardo veloce su tutti, sembra che la parola “rissa” abbia attivato i famosi tre o quattro neuroni rimasti. Poi uno a uno: “Ehi…Niente risse. Niente risse.“. Su Arthur e John si sofferma qualche secondo in più, poichè il concetto “Non voglio risse in casa mia il giorno del matrimonio” sicuramente risulterà osticoNiente risse. Tommy torna al centro di quel branco di cani rabbiosi e urla, in modo da essere chiaro e da far capire che oggi non ammette eccezioni “Niente, f*****e, c***o di risse!

Li guarda un’ultima volta. Sembra abbiano capito, ma non ci giurerebbe comunque. Il discorso è andato e ha la forte sensazione che l’unico obiettivo ottenuto sia quello di innervosirsi ancora di più. Va a prendere la giacca che ha lasciato sul tavolo. “Bene” dice, sottovoce, ma… chi è questo qua che lo urta? Ma che… Un cameriere! Lo spinge con furia, facendolo volare a terra con tutti i bicchieri e i piatti che portava, urlandogli:

“Che c***o fai?!”

la gang dei peaky

Peaky Blinders torna oggi con la sua quarta stagione, e abbiamo voluto ricordare uno dei momenti più iconici della serie, il discorso fatto alla famiglia da Tommy Shelby il giorno del proprio matrimonio. Sicuri che, in questa nuova stagione, ce ne saranno tanti altri.

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