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Lizzie Shelby, una vita vissuta con la consapevolezza di non poter essere mai nulla più che un ripiego

Il seguente articolo contiene SPOILER su Peaky Blinders.

Nelle serie tv, ancora più che al cinema, c’è spazio per tanti personaggi secondari che sviluppano un proprio percorso all’interno della trama, e il fatto che la collettività sia sempre più centrale all’interno delle narrazioni ha permesso che si creassero tanti nuovi archetipi o simili; un personaggio esemplare in questo senso è Lizzie Shelby, che in Peaky Blinders affronta uno dei percorsi più particolari e complessi: Lizzie parte dal basso, dal fondo del barile della Birmingham più oscura e velenosa, ed è proprio per questo che è quanto di più simile ci sia agli stessi membri della gang.

Con le unghie e con i denti resta aggrappata a ciò in cui crede, e l’amore per Thomas la porta a sopportare qualsiasi cosa pur di ritagliarsi uno spazio da comprimaria nella sua vita, ma come nella maggior parte dei casi, ciò che si desidera così tanto può rivelarsi una pericolosa arma a doppio taglio. Lizzie Shelby è un personaggio fondamentale per Peaky Blinders: al di là di qualunque opinione è stata il collante che ha permesso a Thomas Shelby di rinascere, o meglio, di non perdersi del tutto nell’oscurità che lo aveva intrappolato.

È per personaggi come Lizzie Shelby, spesso, che le serie riescono a trovare nuova linfa, e nel caso di Peaky Blinders la sua crescita ha offerto al pubblico un inedito punto di vista.

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Lizzie Shelby in Peaky Blinders

Lizzie Shelby è forse il personaggio di Peaky Blinders che, durante l’arco temporale delle sei stagioni della serie, ha fatto il salto più lungo di tutti, passando dall’essere un personaggio a mala pena secondario all’essere uno dei protagonisti del nucleo narrativo centrale. Certo, l’assenza di Polly nell’ultima stagione, la morte di Grace e la gestione quanto meno turbolenta di Ada hanno contribuito a farla risaltare tra i personaggi femminili della serie, ma la storia di Lizzie ha un fascino diverso dalle altre e, come abbiamo anticipato, il fatto che anch’ella partisse da una condizione sociale bassissima l’ha resa quanto di più simile alla natura dei Peaky Blinders intesi come fazione, come gruppo d’appartenenza.

Lizzie è stata accettata senza problemi all’interno della famiglia proprio perché lei stessa è stata in grado di comprenderne le dinamiche fin dal suo iniziale ruolo di semplice segretaria di Thomas.

Un personaggio che si è ritrovato all’interno di un macchinario complicato e, in totale autonomia, ha deciso di accettare la propria condizione e di lavorare su se stessa per crescere, sia professionalmente che a livello gerarchico all’interno della famiglia, tutto per poter stare di fianco a Thomas, l’unico amore della sua vita, o forse per necessità, quella di sentirsi realizzata, un giorno, in una vita che l’ha vista sempre relegata ad accontentarsi senza poter avere mai la facoltà di scegliere davvero.

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Lizzie Shelby in Peaky Blinders

La gestione di Lizzie è stata sorprendente, ma anche frustrante da alcuni punti di vista: Lizzie Shelby è stata trattata come un oggetto dallo stesso protagonista, che di fatto ha impedito il suo matrimonio con John opponendosi all’idea che suo fratello potesse affidare la sua famiglia a una prostituta, ma la realtà dei fatti, con ogni probabilità, è che Thomas l’ha sempre desiderata tutta per sé, condannandola così a una condizione di incertezza e di enorme disagio personale. La natura di Thomas Shelby è sempre stata quella dell’apparenza: far credere a tutti di essere un buon samaritano, giocando più e più volte con i sentimenti e le vite di tutti i suoi familiari come il più astuto e spregevole dei burattinai, quasi sempre per un tornaconto economico, per quanto potesse essere una decisione in favore dell’intera famiglia.

Ma c’è da dire che Lizzie, dal canto suo, ha sempre accettato la propria condizione, facendosi andare bene tutto: è stata la segretaria innamorata del suo capo, lo stesso che si approfittava del suo amore per lui ogni volta che voleva, ed è finita a essere la nuova amante di Thomas, fino ad arrivare all’altare e una nuova famiglia insieme a lui.

Da un lato c’è la strumentalizzazione di una donna colpevole di amare, ma dall’altro c’è la sua volontà di aggrapparsi a tutto pur di non allontanarsi dal suo obiettivo.

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Lizzie Shelby in Peaky Blinders

Essere la seconda scelta di qualcuno è uno dei mali peggiori che esistano, quando si parla di amore, ma perseverare nell’accettazione di tale condizione, per Lizzie, è stata una vera e propria condanna a morte. Il drammatico destino di Ruby, forse, era già segnato fin dall’inizio: figlia di un amore a metà, lo stesso che ha portato Lizzie Shelby in cima alla piramide dei Peaky Blinders, condizione in cui è stata capace di mettere in mostra tutte le sue abilità strategiche e non solo, perché non dimentichiamoci mai che, soprattutto nell’ultimo capitolo della serie, la moglie di Tommy ha dovuto sorreggere praticamente da sola l’intero peso di una famiglia che cadeva a pezzi, complice l’intermittente presenza di Thomas, sia mentale che fisica, e la perdita di alcuni dei personaggi chiave della serie tra cui Polly, che aveva svolto tale compito fino alla sua dipartita.

In tutto ciò, Lizzie l’ha sempre saputo, probabilmente.

Ha sempre saputo che Thomas non l’avrebbe mai amata quanto aveva amato Grace, ha sempre saputo che non avrebbe mai potuto costruire una famiglia felice insieme a quell’uomo, e lo stesso discorso vale per la sua felicità personale, completamente effimera e episodica, in cui i soli momenti di gioia, di pace, erano quelli in cui Thomas si “rilassava” e smetteva temporaneamente di pensare a come proseguire la sua scalata al successo. Anche dopo il matrimonio le cose non sono cambiate, anzi: il legame con Lizzie ha trasformato il protagonista di Peaky Blinders, che per sposare Grace aveva accettato di prendersi delle responsabilità che un gangster del suo calibro non avrebbe mai potuto prendersi, visto l’ampio margine di rischio, ma che invece con Lizzie non doveva necessariamente affrontare.

Per Thomas Shelby, prendere in sposa Lizzie significava poter contare su una donna fidata e amorevole, capace di gestire la sua famiglia e di gestire lui nei momenti di follia, ma gli dava anche la possibilità di infilarsi nel letto delle donne giuste per terminare la sua complessa opera politica. E Lizzie, ancora una volta, ha accettato tutto, ingoiando il rospo fino all’ultimo e lasciandosi cadere volontariamente in un oblio che ha portato anche lei, come tutti i membri della famiglia, a perdere l’anima nel tentativo di inseguire Thomas Shelby.