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La classifica dei 5 attori che hanno interpretato meglio il proprio personaggio in Peaky Blinders

Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di Peaky Blinders

Peaky Blinders è una delle Serie Tv più amate dal pubblico e allo stesso tempo più acclamate dalla critica. È uno di quei rari casi in cui la qualità coincide con la giusta fama e il giusto riconoscimento. Effettivamente, Peaky Blinders è caratterizzata da una narrazione diretta e funzionale alla storia che la rende una delle Serie meglio scritte in assoluto. Parte del suo successo è sicuramente dovuto ai suoi attori, che hanno l’arduo compito di interpretare dei personaggi scritti in maniera accurata e precisa e che spiccano per essere veri e complessi. Attori del calibro di Cillian Murphy e Tom Hardy, passando per Adrien Brody e Helen McCrory, impersonano i protagonisti di una Serie che punta molto sulla performance e che non delude in fatto di realismo. Eppure, oltre ad attori già conosciuti soprattutto sul grande schermo cinematografico in Peaky Blinders vediamo anche molti interpreti meno famosi ma che portano a casa una performance degna di una grande carriera. Tutto questo rende Peaky Blinders una Serie magistralmente scritta e magistralmente interpretata che vince grazie al focus sugli attori. È davvero difficile stilare una classifica, soprattutto in virtù del fatto che la narrazione di Peaky Blinders punta molto sui suoi personaggi e ognuno di loro è perfetto nel ruolo che interpreta. Ma proviamo a mettere i nostri attori in una classifica che tiene conto sicuramente della loro interpretazione professionale ma anche e soprattutto dell’aderenza con il proprio personaggio:

5. Sophie Rundle – Ada Thorne

Nasce Ada Shelby e diventa Ada Thorne, unica sorella Shelby, braccio destro di Polly, donna coraggiosissima e tenace. Un personaggio tutt’altro che scontato in una Serie ambientata nei primi anni Venti dei Novecento. Sophie Rundle sembra fare suoi tutti gli ideali che il suo personaggio incarna: passione, lotta, voglia di rivalsa, amore, sfrontatezza. Rundle fa un lavoro straordinario sulla personificazione di una donna quasi mai compresa, costretta il più delle volte a fare un passo indietro senza mai, però, tirarsi indietro davvero. La dedizione che il personaggio di Ada mette in ogni cosa che fa sembra ritrovarsi nel corpo di Sophie Rundle, che non molla un colpo e fino alla fine rimane fedele alla sua Ada. Come se la Rundle conoscesse Ada, come se fosse stata una sua idea, come se si rispecchiasse nelle fattezze di una donna bellissima e lungimirante tanto quanto scaltra e passionale. Nelle prime puntate Ada Shelby è quasi marginale, come fosse relegata in un angolo. Ma quell’angolo le è subito scomodo e Sophie Rundle la tira fuori da lì e la rende qualcuno in grado di conquistarsi la propria libertà. Ultima in questa classifica solo ed esclusivamente per motivi di narrazione, che la vede co-protagonista, oscurata da figure più imponenti. Eppure, nonostante questo, Sophie Rundle spicca e rende Ada un personaggio fuori dal comune che, seppur legata ad un contesto scomodo, emerge come una figura essenziale alla storia.

4. Paul Anderson – Arthur Shelby

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A differenza di molti altri attori di Peaky Blinders, Paul Anderson si gioca il ruolo della vita nella Serie. Non proviene dal grande schermo, non ha una carriera milionaria alle spalle, non è conosciuto agli occhi del grande pubblico. E proprio per questo sorprende nella sua perfezione. In Peaky Blinders interpreta Arthur Shelby, secondo di Tommy anche se più grande, uomo dalle mille sfaccettature e dalle mille incomprensioni. Il personaggio di Arthur è forse il più complesso, delineato da innumerevoli difficoltà legate soprattutto all’accettazione di se stesso. Per questo è forse il personaggio più profondo della Serie e la scelta di Paul Anderson cade a pennello su un protagonista completamente oscurato da se stesso. Anderson fa un lavoro su Arthur che sconvolge dalle prime scene e che esce fuori in maniera preponderante con il susseguirsi delle stagioni. Arthur è un uomo fragile, che ha accettato il suo destino ma che non riesce ad accettare la sua sorte. E allora si affida all’alcol, a sua moglie, alla fede. Le prova tutte e non riesce mai nell’impresa. Arthur è la personificazione della sconfitta e allo stesso tempo l’incarnazione della fragilità. Paul Anderson fa un lavoro magistrale su un personaggio tanto complesso quanto completo. Gli sembra cucito addosso, sembra essere stato scritto per lui, sembra essere il ruolo della sua vita. La passione che Anderson mette nell’interpretare Arthur traspare tanto da farci quasi dimenticare che dietro al personaggio c’è un attore, portandoci ad illuderci che siano la stessa persona.

3. Helen McCrory – Polly Shelby

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Matrona degli Shelby, il vero capo, la vera mente dietro a tutto. Polly Shelby è uno dei personaggi meglio scritti di tutta la Serie. Cattiveria e dolcezza convivono nella zia Polly e grazie ad Helen McCrory prendono vita in un meraviglioso personaggio. La McCrory non è di certo al suo debutto con Peaky Blinders, eppure sembra ricominciare da zero, come se Polly l’avesse fatta tornare chi era. Helen McCrory tira le fila del suo personaggio esattamente come Polly tira le fila della sua famiglia: con saggezza, coraggio e franchezza, senza tralasciare un pizzico di spietatezza e spirito combattivo. Polly è un personaggio incredibile che ha in mano un’intera Serie e l’interpretazione di Helen McCrory è assolutamente all’altezza di un compito del genere. Dalla sua prima scena in Peaky Blinders ci scordiamo di Narcissa Malfoy (madre di Draco nella saga di Harry Potter, che l’ha portata alla fama del grande pubblico mainstream) e del suo tenero attaccamento al figlio nonostante tutto. Polly sa essere amorevole e dolce (con chi vuole lei) ma di certo non è tenera. Helen McCrory riesce nuovamente a reinventarsi e a rendere indimenticabile il suo personaggio, che non si lascia oscurare da niente e da nessuno. La tenerezza che ad un certo punto vediamo nei confronti di Michael è un tipo di tenerezza completamente diverso da ogni sentimento simile: la McCrory è in grado di inventarsi delle nuove emozioni e di rendere il personaggio di Polly qualcosa di unico.

2. Tom Hardy – Alfie Solomons

È incredibile come Tom Hardy sia riuscito a regalarci un’interpretazione impeccabile di Alfie Solomons con così poche battute e così poche apparizioni sulla scena. Il suo personaggio può considerarsi quasi marginale rispetto alla storia di base, nonostante abbia spesso un ruolo chiave nelle vicende della famiglia Shelby e soprattutto di Tommy. Eppure, Tom Hardy riesce a farsi ricordare come fosse uno dei protagonisti, come se apparisse in ogni puntata. La sua interpretazione è sicuramente frutto di anni di carriera, spesso delineata da ruolo analoghi. Ma un dettaglio che forse non si coglie subito è l’alchimia con Cillian Murphy che rende la performance di entrambi strepitosa. I due hanno infatti vari trascorsi sul grande schermo, dalla trilogia del Cavaliere Oscuro passando per Inception fino a Durkirk (Nolan sembra davvero amare la coppia di attori). E anche in questa collaborazione sul piccolo schermo, Tom Hardy affianca Cillan Murphy e lo fa in modo egregio, creando un rapporto di amore e odio, di condivisione e di vendetta che ci tiene incollati allo schermo.  La bravura di Tom Hardy in Peaky Blinders sta nel saper restare nelle retrovie lasciando comunque un segno indelebile nella storia e nella narrazione. Anche stavolta Alfie sembra scritto per lui, sembra essere il ruolo che aspettava per confermare la sua carriera. La coerenza con cui lo interpreta è sconvolgente e la bravura con cui lo porta avanti convince fino in fondo. Gli bastano due battute, e siamo tutti innamorati di Alfie.

1. Cillian Murphy – Tommy Shelby

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Impossibile non mettere in testa il protagonista, colui che porta avanti l’intera Serie e che dirige in silenzio l’intera narrazione. Cillian Murphy non ha di certo bisogno di presentazioni; nella sua carriera conta diverse collaborazioni con registi di fama internazionale come Christopher Nolan, Danny Boyle, Ron Howard. Il ruolo di Tommy, capo famiglia degli Shelby, sembra essere stato scritto per lui, nonostante sia il suo primo lavoro nell’ambito della serialità televisiva (o almeno il suo primo lavoro di successo, secondo in ordine temporale solo a The Way We Live Now, miniserie semisconosciuta). Cillian Murphy non si limita ad interpretare Tommy Shelby ma lo rende suo, lo impersona fino all’osso, ne prende l’anima e il corpo rendendolo un vero protagonista. Più volte Cillian Murphy ha infatti dichiarato di aver avuto difficoltà nel separare la sua vita privata da quella del set di Peaky Blinders, tanto il personaggio di Tommy lo coinvolgeva come attore. Murphy dichiara di aver dovuto prestare molta attenzione a non portare nella sua vita quotidiana gli atteggiamenti di Tommy, spesso malsani e irosi. Il travolgimento di Murphy nel vestire i panni di Tommy Shelby è palese agli occhi di chiunque guardi Peaky Blinders ed è questo trasporto che fa sì che il protagonista riesca, spesso anche da solo, a portare avanti un’intera Serie per sei stagioni.