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Avete mai fantasticato da piccoli su un possibile crossover delle vostre fiabe preferite? Immaginando magari Biancaneve spalla spalla con chessò, Mulan –che è il mio cartone animato preferito-. Nella mia testa è sempre stata una figata colossale pensare a Malefica e alla Regina Cattiva uscire insieme architettando piani malvagi, sorseggiando con calma un caffè accompagnandolo con una fetta di torta di mele.

Quando ho scoperto l’esistenza di Once upon a time ero un po’ sconcertata perché a quanto pare qualcuno aveva le mie stesse fantasie improbabili con l’unica differenza che le aveva materializzate.

regina“C’era una volta” è appunto un crossover letterario rappresentato in una serie tv: i personaggi delle fiabe, abitanti originari della Foresta Incantata, vengono di colpo catapultati nel mondo reale a causa di un sortilegio lanciato dalla Regina Cattiva –intenzionata a distruggere Biancaneve- e Tremotino. L’unica chance che hanno i nuovi abitanti di Storybrooke è figurata nella Salvatrice, nonché il frutto del vero amore e quindi chi se non la figlia di Biancaneve e il Principe Azzurro? Ed infatti è proprio Emma Swan che riuscirà a spezzare il sortilegio dando la possibilità a tutti di ricordare chi davvero essi sono. Sì, perché il sortilegio oltre che a sfrattarli dal loro mondo gli ha anche impedito di sapere chi sono in realtà: Biancaneve è Mary Margaret, Cappuccetto Rosso è Ruby, il Principe Azzurro è David, Tremotino è il Signor Gold,ecc. Insomma, ognuno ha una nuova identità senza però conoscere la loro vera natura.

“Risolto” il problema del sortilegio –sono però intrappolati nella cittadina, se andassero oltre il confine della città tornerebbero senza memoria-, cominciano con la seconda stagione altri drammi da risolvere, altre avventure e altri malvagi da combattere. La prima è Cora, la madre di Regina, che insieme a Capitan Uncino, approda a Storybrooke. Ma questi sono solo i primi di tanti altri villain da combattere!

Le storie di Once Upon A Time si snodano e intrecciano su diversi piani: oltre a quello avventuroso, quindi lo sconfiggere il male, si ha anche quello personale dei singoli. Ognuno di loro affronterà un cambiamento importante durante il percorso delle quattro stagioni, ognuno di loro maturerà e raggiungerà obbiettivi significativi: Emma

emma swan
emma swan

pian piano accetterà se stessa, il suo ruolo nel mondo e la sua importanza; Regina inizierà a voltare pagina, cominciando lentamente ad illuminare il suo animo tetro; Gold e Uncino come la precedente cambieranno rotta –il primo sollecitato da Belle e dalla perdita di suo figlio, il secondo dall’amore per Emma-.

Personaggio chiave è Henry, figlio naturale di Emma e figlio adottivo di Regina –che casualità! Da lui è partito tutto: amareggiato per il rapporto non troppo soddisfacente con la sua madre adottiva, decide di ricercare quella naturale. Lui già sa tutto, lui è il Vero Credente –come direbbe quel furfante di Peter Pan!- lui ha cambiato il destino di Storybrooke e dei suoi abitanti, ha cambiato la vita di Emma.

Once upon a time non si può raccontare perché banalizzerebbe la genialità dell’intreccio, Once upon a time è da seguire per appassionarvi come con una storia classica. Cambierà davvero il vostro modo di vedere le favole e ogni tanto vi farà pensare “MA WTF?” però sempre e comunque tutto fila.

Mulan che si è presa una cotta per Aurora, eh vabbè tutto fila.

Tremotino che ha più ruoli di Tatiana Maslany in Orphan Black, eh vabbè tutto fila.

Alcune cose sono diverse dalla realtà della fiaba originale ma non c’è nessun problema: noi accettiamo comunque perché è davvero intrigante accorgersi di come alla fine davvero tutto combacia, anche la cosa che magari secondo noi non centra nulla fa parte di un piano più grande che alla fine si realizza e ci lascia stupefatti.

Oltre ad appassionarci facendoci viaggiare tra i mondi magici, Once Upon A Time ci lascia anche un messaggio morale: i buoni vincono sempre, l’amore vince su tutto. Grazie David e Mary Margaret.