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The Umbrella Academy: il creatore assicura di non aver commesso gli stessi errori di Game of Thrones

The Umbrella Academy 3 è sbarcata ieri su Netflix e in poche ore ha scalato la classifica delle serie tv più guardate sulla piattaforma di streaming. Dopo l’esaltante trailer dei nuovi episodi che era stato rilasciato appena un mese fa, ora finalmente abbiamo potuto rivedere i fratelli Hargreeves e immergerci nelle loro folli avventure. Una delle grandi novità della nuova stagione riguarda il personaggio interpretato da Elliot Page che, proprio come il suo interprete, è transgender. Vi avevamo già detto che The Umbrella Academy aveva rischiato di ripetere un errore compiuto dalla crew di Game of Thrones: pare che anche nell’inquadratura di una scena della serie distribuita da Netflix fosse capitata una bevanda che non doveva comparire nell’inquadratura e che sia stata prontamente rimossa. Tuttavia, a quanto pare, il team che lavora a The Umbrella Academy si sta impegnando molto per evitare di ripetere anche altri sbagli compiuti dal team della serie della HBO.

Il creatore dello show si è impegnato perché non voleva ripetere gli errori commessi dagli sceneggiatori di Game of Thrones.

The Umbrella Academy è tratta dal famoso fumetto omonimo di Gerard Way e Gabriel Bá e finora la serie aveva seguito pedissequamente la storia creata dai due illustri autori. Come ricorderete nel finale della seconda stagione è stata introdotta la Sparrow Academy, che è comparsa nei fumetti ma la cui storia non era mai stata approfondita. Dato che la terza stagione ruota intorno a questi nuovi personaggi, lo sceneggiatore (e ideatore) della serie si è ritrovato per la prima volta a dover lavorare autonomamente. Ha dovuto affrontare la medesima difficoltà che hanno attraversato gli sceneggiatori di Game of Thrones che hanno dovuto portare avanti la storia oltre i romanzi scritti da George RR Martin. Durante un’intervista rilasciata a Inverse il giornalista ha fatto notare che in molti adattamenti quando ci si allontana dall’opera madre, il livello inizia a calare e ha citato l’esempio della serie della HBO. Steve Blackman però ha detto di essere tranquillo al riguardo e ha assicurato di non aver commesso il medesimo errore degli sceneggiatori di Game of Thrones:

“Non ho avuto nessuna pressione. Gerard Way e Gabriel Bá hanno una grande generosità di spirito. Conoscono i prossimi 10 volumi che scriveranno nell’arco di un decennio. Quindi condividono sempre con me la direzione che vogliono intraprendere. Siamo giunti alla conclusione che la graphic novel e lo show possono coesistere. Ci ispiriamo a vicenda. Delle cose che facciamo nello show, spesso dicono, ‘Hey che bello, le metteremo nella graphic novel'”

Allo stesso tempo il creatore di The Umbrella Academy ha aggiunto che non intende allontanarsi troppo dalla graphic novel, sebbene abbia già delle idee per portare avanti la serie per molti anni. Ecco cosa ha detto:

“Mi piacerebbe non anticipare troppo i fumetti. Non voglio che lo spettacolo prenda una direzione che non corrisponde a quella che loro vogliono prendere. Ho delle idee su come potrebbe essere il Volume 10, ma la strada è lunga. Ci potrebbe volere davvero un decennio. Se solo fossimo abbastanza fortunati da avere così tante stagioni

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