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Gli animalisti contro Nicolas Winding Refn: “Ha ucciso un maiale per la sua Serie Tv”

Nicolas Winding Refn, uno dei registi più controversi di Hollywood, è sotto accusa da parte degli animalisti per aver consentito l’uccisione di un maiale durante la realizzazione della sua serie tv per Netflix. La serie si chiamerà Copenhagen Cowboy ed è già candidata ad ingrossare le fila delle 10 Serie Tv più scandalose di sempre: sicuramente questa accusa di maltrattamento di animali avrà una ripercussione sul progetto del regista danese. La Danimarca ha sfornato di recente un bel thriller che vi consigliamo, L’Uomo delle Castagne: la corrente del giallo danese non si arrende, e fa bene (qui trovate la nostra recensione).

Da settimane ormai, come ha fatto in passato con film o serie TV precedenti, il regista e enfante terribile danese Nicolas Winding Refn ha lanciato sul suo Instagram un nuovo progetto chiamato Copenhagen Cowboy. La scorsa settimana il regista ha rivelato che sua figlia adolescente, LizzieLou Winding Refn, famosa per postare molte coreografie di danza sul suo profilo Instagram, sarà la protagonista del progetto. Il regista danese è famoso per la crudezza che caratterizza le sue pellicole, tra cui le più famose sono Only God Forgives e The Neon Demon (che ha causato scandalo al Festival di Cannes in cui fu presentata).

Nicolas Winding Refn è noto anche per il suo sodalizio artistico con Mads Mikkelsen, suo attore feticcio insieme a Ryan Gosling, con il quale ha realizzato la trilogia Pusher, ambientata tra gli spacciatori danesi negli anni Novanta. Ora che è passato a Hollywood il suo stile si è un po’ “imbellettato” ma non ha perso la crudezza che lo caratterizza: forse per questo non è stato troppo attento a ciò che succedeva all’interno del set di Copenhagen Cowboy.

La PETA, associazione che si occupa dei diritti degli animali, ha presentato reclamo a Netflix dopo che un informatore aveva diffuso la notizia che un maiale sarebbe stato ucciso durante la lavorazione del film. Ecco il comunicato diffuso dall’associazione animalista:

“Uccidere un essere senziente e sfruttare quella morte a fini di intrattenimento è inaccettabile e può essere illegale. Nessun animale dovrebbe soffrire o morire per l’intrattenimento umano, e PETA chiede a Netflix di eliminare qualsiasi filmato che possa glorificare il massacro inutile e senza senso di questo maiale”.

Non si sa ancora di cosa parli la serie di Nicholas Winding Refn e le indagini sarebbero in corso; così continua la nota di PETA:

“L’allevatore che ha fornito suini vivi ha ammesso che uno sarebbe stato ucciso appositamente per una scena della serie. Lo zoo di Copenaghen ha confermato di aver ricevuto un maiale morto dalla produzione e la polizia danese sta attualmente indagando”.

Uccidere animali su un set cinematografico è immorale, non necessario e illegale e perciò meritevole di punizione, se si dovesse accertare che effettivamente il regista è colpevole.

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