Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » News » 7 pessime notizie sulle Serie Tv

7 pessime notizie sulle Serie Tv

Brutte settimana per lautore della serie Netflix The Crown che, dopo l’annuncio della separazione dalla sua compagna Gillian Anderson, è stato accusato di auto-plagio. Inoltre nessuna terza stagione in vista per la serie horror antologica The Haunting of (qui potete trovare la classifica delle 5 migliori serie horror del 2020) e un tentativo di boicottaggio nei confronti di The Stand, la nuova serie tratta da un romanzo di Stephen King. Andiamo dunque a chiudere questo 2020 con le peggiori notizie che concludono anche quest’anno ricco di serie tv.

THE CROWN: IL CREATORE DELLA SERIE NETFLIX È ACCUSATO DI AUTOPLAGIO

Peter Morgan, autore di The Crown, è stato accusato di auto-plagio da Sally Bedell Smith, storica ed ex collaboratrice di Morgan nello spettacolo teatrale The Audience. Quest’opera racconta in particolare gli incontri tra la regina Elisabetta II (interpretata da Helen Mirren) e i suoi primi ministri.

Sally Bedell Smith ha riconosciuto nella serie Netflix alcuni dialoghi di The Audience, in particolare, nell’incontro tra la Regina e il primo ministro Margaret Thatcher, avvenuto dopo la pubblicazione di un articolo in cui si allude al fatto che la Regina non concordi con la condotta della Thatcher.

“Penso che questa sia una cosa molto seria, le persone devono sapere. Dire che sono stupita è un eufemismo. L’intera scena – più di 500 parole – in The Crown è presa da The Audience, con poche aggiunte e cambi di parole. Questa cosa non è accidentale. Forse a causa della pressione, o per mancanza d’ immaginazione, o per pura pigrizia, Peter Morgan ha scelto di prendere una scorciatoia poco professionale, utilizzando parole che ha modificato in minima parte per il grande pubblico di The Crown. Non voglio suonare presuntuosa, ma per quanto la biografa/storica che c’è in me sia offesa dalle interpretazioni errate e dalle invenzioni spesso crudeli di Peter Morgan, questo è un inganno professionale che potrebbe mettere in dubbio altre scene della serie”.

Netflix

THE STAND: SCOPPIA LA POLEMICA A CAUSA DI UN ATTORE UDENTE SCELTO PER INTERPRETARE UN PERSONAGGIO SORDO

The Stand, l’adattamento seriale de L’Ombra dello scorpione di Stephen King, è finito al centro di una polemica a causa di un membro del cast.

Per interpretare Nick Andros, personaggio sordo, è stato infatti scelto Henry Zaga, attore udente. Questa scelta ha offeso la comunità dei non udenti che ha raccolto 70 firme e annunciato che boicotterà lo show. Jade Bryan, scrittrice per la tv e portavoce della comunità dei non udenti, ha diffuso un comunicato in cui spiega perché la scelta di far interpretare un personaggio sordo a un attore normodotato è sbagliata.

“Non sosterremo, guarderemo o inviteremo a guardare la miniserie The Stand su CBS All Access. Condivideremo il nostro dispiacere per la decisione sul casting e la messa in onda della miniserie su CBS All Access con la comunità di non udenti, la comunità dei firmatari, gli amici e le famiglie delle persone non udenti; insieme raggiungiamo 466 milioni in tutto il mondo. Nessun attore professionista Non Udente è stato chiamato l’audizione del ruolo di Nick Andros. La decisione è stata presa senza rispetto per i professionisti Non Udenti iscritti o meno al sindacato”.

THE HAUNTING OF: PER MIKE FLANAGAN LA TERZA STAGIONE NON È IN PROGRAMMA

Sembra che per il momento non ci sarà un terzo capitolo per la serie horror antologica The Haunting of, prodotta da Netflix.

Mike Flanagan, autore sia di The Haunting of Hill House che di Bly Manor, ha dichiarato che per il momento non è in programma la lavorazione di una terza stagione.

Rispondendo a un fan su Twitter, Flanagan ha ammesso di star lavorando ad altri progetti e che nel prossimo futuro non è previsto nessun altro capitolo:

Al momento non ci sono progetti per altri capitoli. Mai dire mai, ovviamente, ma attualmente siamo concentrati su un intero gruppo di altri progetti di Intrepid Pictures nel 2021 e oltre. Se le cose cambiano ve lo faremo assolutamente sapere.

GLEE: HEATHER MORRIS SOMMERSA DI CRITICHE PER AVER “DIFESO” MARK SALLING

Heather Morris, interprete di Brittany in Glee, è finita al centro di una polemica social per aver difeso l’ex collega Mark Salling, attore morto suicida dopo che era stato trovato in possesso di materiale pedopornografico. Morris ha retwittato un post del collega Kevin McHale, Artie nella serie, definendolo “offensivo” nei confronti di Salling dato che la sua faccia è stata coperta con l’emoticon che vomita. Le risposte da parte degli fan non si sono fatte attendere, alcune in sostegno, altre decisamente contro.

“Sono d’accordo con Heather, anche io trovo questo gesto irrispettoso. Nonostante ciò che è accaduto, si tratta sempre di un membro della famiglia di Glee. Gli attori e i personaggi di Glee vanno amati e la loro vita privata va separata da quella artistica. Chi non attua questo ragionamento non è un vero Gleek”.

“Tu hai figli piccoli e difendi Mark, un uomo che è stato in carcere con accuse pesantissime suffragate dal possesso evidente di materiale compromettente? Non era solo un rumor. Era tutto vero. Amo il personaggio ma l’attore è indifendibile”.

Glee

FEAR THE WALKING DEAD: ALEXA NISENSON HA RICEVUTO MINACCE DI MORTE A CAUSA DEL SUO RUOLO NELLA SERIE

Alexa Nisenson, attrice quattordicenne che interpreta Charlie in Fear The Walking Dead, ha rivelato di aver ricevuto minacce di morte quando il suo personaggio uccise Nick Clark nella quarta stagione della serie. La giovane attrice aveva all’epoca 11 anni e ha raccontato di essersi aspettata una reazione pesante da parte dei fan, ma non fino al punto di augurarle la morte.

“All’epoca avevo solo 11 anni, quindi quando stavo su Instagram o Twitter, vedevo solo centinaia o forse migliaia di commenti che dicevano semplicemente: “Ti odio! Hai ucciso Nick!“. E ho sempre detto: “Capisco perfettamente. È stato devastante anche per me“. Capisco perché si sentivano in quel modo e si sentono come si sentono. Penso che per me sia stato decisamente impegnativo quando è diventato personale e le persone mi stavano minacciando. Qualcuno ha trovato il mio indirizzo e ha detto che sarebbero venuti a casa mia e mi avrebbero ucciso. È diventato decisamente personale per un po’, ed è stato spaventoso. È stato spaventoso per me e la mia famiglia. Non me lo aspettavo assolutamente”.

IL PROBLEMA DEI TRE CORPI: IL PRODUTTORE LIN QI È MORTO A 39 ANNI DOPO ESSERE STATO AVVELENATO

Lin Qi, co-produttore del prossimo adattamento sci-fi Netflix tratto dalla trilogia de Il problema dei tre corpi di Cixin Liu, è morto ieri all’età di 39 anni, mentre si trovava in ospedale a causa di un avvelenamento. L’uomo era il fondatore del gigante cinese dei videogiochi Yoozoo, azienda che possiede anche i diritti del romanzo fantascientifico.

Dalle prime indagini della polizia, scattate subito dopo il ricovero del produttore, sembra che Qi sia stato avvelenato da Yao Xu, un collega e produttore cinematografico, anch’esso impegnato con la serie annunciata da Netflix. Secondo i media locali, il movente dietro al crimine sarebbe quello di una scissione all’interno di Yoozoo e, stando alle ricostruzioni, l’omicidio sarebbe stato compiuto versando del veleno in una tazza di tè.

NETFLIX “FA FUORI” JOHNNY DEPP DAL SUO CATALOGO

Non è un buon momento per Johnny Deep che, dopo aver perso la causa contro il The Sun ed essere stato licenziato dal ruolo di Gellert Grindelwald in Animali fantastici, adesso vede cancellati dal catalogo Netflix americano e australiano molti film in cui è presente.

L’annuncio della rimozione ha scatenato nuovamente l’ira dei fan, che hanno tempestato i social di proteste e accuse di persecuzione ai danni di un uomo che non è stato ancora nemmeno a processo per le accuse rivolte dall’ex moglie.

Per esempio:

“Il fatto che Netflix USA abbia rimosso tutti i film di Johnny Depp è sinceramente disgustoso, soprattutto considerando la montagna di prove che dimostrano che lui era la vittima degli abusi e non il carnefice. #JusticeForJohnnyDepp”.