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LOL – Chi ride è fuori: Lillo risponde alle accuse che gli sketch sono copiati: «Era dichiarato»

LOL – Chi ride è fuori è sulla bocca di moltissimi spettatori italiani: il game show di Amazon Prime Video condotto da Fedez e Mara Maionchi ha riscosso un grande successo di pubblico, riempiendo i social di meme e battute presi dagli episodi. LOL ci ha conquistato con momenti e sketch divertenti (qui trovi i 5 momenti più esilaranti). Noi di Hall of Series siamo stati invitati alla conferenza stampa, abbiamo scritto la nostra recensione delle serie e abbiamo dato le Pagelle a tutti i protagonisti del comedy show.

Alcuni spettatori, però, hanno messo in dubbio l’autenticità del game show; infatti già Frank Matano, uno dei protagonisti, aveva risposto alle accuse che lo show fosse tutta una montatura.

Sui social, però, sono sorte nuove accuse: gli sketch che abbiamo visto nel comedy show sarebbero stati copiati da altre versioni del programma, in particolare dalla versione tedesca. Lillo, altro grande protagonista, ha risposto a queste accuse in un’intervista con il Corriere della Sera.

LOL – Chi ride è fuori: gli sketch sono copiati dalla versione tedesca?

In LOL – Chi ride è fuori dieci comici sono rinchiusi in una casa-teatro per sei ore consecutive. L’obiettivo di ogni partecipante è far ridere gli altri con qualsiasi mezzo (battute, gag, oggetti) e allo stesso tempo evitare di ridere per non essere prima ammonito e poi espulso. Il vincitore conquista un premio di 100.000 euro, da devolvere in beneficienza.

Protagonisti dei sei episodi del comedy show in Italia sono i comici Elio, Katia Follesa, Gianluca Fru e Ciro Priello dei The Jackal, Michela Giraud, Caterina Guzzanti (che ricordiamo per il ruolo di Arianna in Boris), Lillo, Frank Matano, Angelo Pintus e Luca Ravenna.

LOL – Chi ride è fuori, il cui titolo originale è LOL: Last One Laughing, è un format diffuso a livello internazionale da Prime Video. Infatti è stato adattato anche in Australia (qui la conduttrice è la famosa attrice e comica Rebel Wilson), Francia, Germania, Spagna e Messico. Le varie versioni sono presenti sulla piattaforma streaming di Amazon.

È proprio dal confronto tra la versione italiana e quella tedesca che nascono perplessità sugli sketch. Anche in Germania un comico si è vestito da Gioconda così come ha fatto Elio; un altro ha proposto gli stessi trucchi che abbiamo visto fare a Lillo: far stare in piedi il righello metallico di un metro e togliere numerosi fazzoletti da una confezione di Kleenex.

Intervistato dal Corriere della Sera, proprio Lillo ha risposto alle accuse dicendo:

«Perché quel numero [del metro e dei fazzoletti, ndr] non è mio e nemmeno del concorrente tedesco, ma del mago Lioz, come dichiaro anche all’inizio dello sketch, mostrando anche un finto biglietto che mi avrebbe consegnato lui, in quanto suo adepto. Insomma, ho subito dichiarato l’autore. Ad ogni modo, il concetto di LOL è far ridere gli altri, non necessariamente con cose del proprio repertorio».

Lillo continua:

«Ci sono stati [numeri personali], ovvio. Ma se devi far ridere gli altri usi anche cose che fanno tanto ridere te per primo. Sempre dichiarando la fonte. Anche le barzellette non le ho inventate io. Ma mi facevano ridere. Posaman o la frase “so Lillo” è chiaro che vengono da me, ma è un gioco, una sfida in cui ognuno usa le armi che gli fanno più ridere. Forse se uno si basa sugli sketch estrapolati dalla puntata non sa che avevo citato la mia fonte».

Il Corriere ha poi chiesto a Lillo se davvero gli autori non hanno suggerito nulla e il comico ha risposto:

«No, gli autori ci hanno solo messi in condizione di fare tutto quello che volevamo per far ridere. E quindi, dicendo che volevo fare Posaman, mi hanno fatto trovare il costume. È stato naturale parlare delle cose che avremmo voluto proporre e loro hanno fatto il possibile per assecondarci. Ma sono stati i primi a dirci che non dovevamo fossilizzarci sulla questione che fosse tutto repertorio nostro. Davvero, è un gioco, non una esibizione personale. Io, ad esempio, avrei voluto fare anche le pose di Zoolander, non ci vedo niente di strano».

Sketch autentici o meno, dunque, lo scopo è stato quello di divertirsi e far divertire gli altri partecipanti e gli spettatori, scopo egregiamente raggiunto: noi abbiamo riso molto con LOL – Chi ride è fuori.