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Siamo stati invitati alla conferenza stampa di LOL: Chi ride è fuori – Le nostre impressioni

Avete bisogno di ridere a crepapelle e volete farlo comodamente seduti sul vostro divano? Dal 1° aprile potrete con LOL: Chi ride è fuori, uno show comico italiano che sarà disponibile per la visione su Amazon Prime Video. Dopo l’anteprima di Scatola Nera, la prima crime comedy italiana, martedì mattina siamo stati invitati dalla piattaforma di streaming online alla conferenza stampa di presentazione di questo prodotto di Endemol Shine Italy e abbiamo avuto modo di curiosare dietro le quinte e tra i rapporti che si sono creati tra i concorrenti nel corso delle riprese.

Attraverso una videoconferenza, siamo stati accolti in un ambiente dall’aspetto familiare, un salotto capace di mettere comici e spettatori a proprio agio. Uno scenario all’interno del quale i 10 concorrenti dello show, tratto da un format originale giapponese, hanno risposto ad alcune domande poste dagli intervistatori e hanno rilasciato qualche dettaglio in più sulle loro esperienze.

Ospiti della videoconferenza sono stati Elio, Caterina Guzzanti, Lillo, Angelo Pintus, Frank Matano, Katia Follesa, Ciro e Fru dei The Jackal, Michela Giraud e Luca Ravenna, comici professionisti che si sono sfidati tra loro a rimanere seri per 6 ore consecutive, tentando al tempo stesso di far ridere gli avversari per aggiudicarsi il premio finale, la cui cifra verrà devoluta completamente in beneficienza.

LOL chi ride è fuori

Ma a osservare la sfida tra i concorrenti, non potevano che essere messi due conduttori la cui complicità è ormai nota a tutti.

Dopo il successo avuto con Celebrity Hunted, Fedez è tornato a collaborare con Amazon Prime Video, anche se questa volta come giudice, accompagnato dalla sua co-host Mara Maionchi. Nel corso della conferenza stampa, il famoso rapper ha concesso agli intervistatori solo pochi minuti di collegamento in diretta dall’Ospedale di Milano, dove si era recato per stare vicino a sua moglie Chiara Ferragni che aveva appena dato alla luce la piccola Vittoria. Anche in sua assenza, però, è stato possibile cogliere la bella atmosfera che si è creata tra i comici in gara che la Maionchi, nell’intervista, ha definito “divertenti e decisamente folli“.

Anche Fedez che, a quanto pare è stato quello che ha riso di più durante lo show, ha definito la sua esperienza in LOL davvero divertente e lo show in sé “un bel progetto, qualcosa di nuovo dal punto di vista dei format in un periodo in cui le novità dei palinsesti sono abbastanza impolverate. Una ventata d’aria fresca“. Allo stesso modo anche Frank Matano ha voluto dedicare un paio di parole di apprezzamento per LOL e per i suoi colleghi, confessando di aver vissuto “un’esperienza pazzesca“.

Insomma, da quanto abbiamo avuto modo di vedere, ci sarà di che divertirsi nel corso dei 6 episodi da 30 minuti che compongono questa breve serie tv.

LOL: chi ride è fuori

LOL: Chi ride è fuori non poteva che portare un po’ di spensieratezza per il pubblico di tutto il mondo e la conferenza stampa ce ne ha dato solo un piccolo assaggio.

La potenza della risata è tale che alcuni dei concorrenti (non vi diciamo quali!) hanno finito con il ridere da soli alle proprie battute, autoeliminandosi dalla competizione. Difficile, dunque, non è solo rimanere seri di fronte allo stile comico ormai consolidato di alcuni fra i nomi più conosciuti in Italia per questo genere, ma anche resistere a una sfida con se stessi. Fra interessanti riflessioni sul significato della risata per un comico, sulla battuta che più li ha fatti divertire, su quante e quali forme di comicità possano esserci, sulla sensibilità che un comico deve avere e su questioni riguardanti il sodalizio che si è venuto a creare fra comici di “vecchia” e “nuova generazione” all’interno di questo show, noi di Hall of Series abbiamo avuto modo di porre una domanda ai concorrenti e di ascoltare con attenzione le loro parole.

“Senza spoiler, potete dirci se sono risultati più efficaci i vostri metodi di comicità più rodati o se al contrario vi siete dovuti ingegnare in nuovi espedienti?”

Michela Giraud: “Alla fine secondo me le cose rodate sono quelle che, nel momento in cui sei lì da tanto tempo, vanno meglio. Però non lo so, in realtà un po’ e un po’. Mi hanno steso più le cose rodate di alcuni dopo tanto tempo, piuttosto che quelle improvvisate.

Katia Follesa: “Secondo me no, le cose rodate sono quelle che hanno fatto meno ridere di tutte. Io dopo cinque minuti o dieci che ero lì volevo smettere di fare questo mestiere. Ho detto ‘Non lo voglio più fare questo mestiere’. Secondo me le cose più belle sono state quelle improvvisate tutti insieme, quando abbiamo cercato di fare delle cose corali.

Frank Matano: “Ma poi è un esperimento assurdo chiudere in una stanza dieci persone che nella vita tutti i giorni cercano di colmare quel vuoto dentro con l’approvazione degli altri. È veramente incredibile perché ti senti a disagio. Poi già il meccanismo ‘Devo far ridere delle persone che devono farmi ridere’ è stranissimo e quindi te le inventi tutte. Come diceva Katia, se fai cose rodate sono tutti segugi, lo annusano che stai facendo una cosa del genere. Se sembra spontaneo o se lo è davvero è molto meglio e infatti così è stato.

amazon prime video fedez

Da questa domanda e dalle risposte che ci hanno dato i concorrenti è possibile individuare il senso e le difficoltà di un programma come LOL.

Lasciando trapelare anche chi fra i concorrenti in gara si è rivelato più “disciplinato” e più capace di trattenere la risata (come Caterina Guzzanti), gli ospiti della conferenza stampa hanno anche evidenziato come ciascuno di loro abbia tenuto fede al proprio tipo di comicità, utilizzando non solo battute ma anche travestimenti come mezzo per arrivare alla vittoria. Tra questi ultimi Lillo è stato senz’altro il concorrente che più si è guadagnato il rispetto e la risata dei suoi colleghi, dando vita a quello che la Guzzanti ha definito il tormentone di questa edizione di LOL: Chi ride è fuori, ovvero la frase “Ahò, so Lillo“.

Ma alla fine, questa conferenza ha avuto l’effetto sperato e ha saputo trasmetterci la complicità nata sul set e l’importanza di un po’ di sano umorismo, senza per questo rinunciare a qualche momento di serietà. In conclusione possiamo dire che, come ci ha tenuto a specificare anche Michela Giraud nell’intervista, “l’unica grande regola è non prendersi mai troppo sul serio“, perché altrimenti si finisce per attribuire troppo peso alle parole, anche quando queste non dovrebbero averne.

Non ci resta quindi che attendere con impazienza il 1° aprile, per recuperare un po’ di buon umore e iniziare le vacanze di Pasqua in ottima compagnia.

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