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Dark, l’addio difficile degli sceneggiatori: «È stata una sensazione davvero imbarazzante»

Probabilmente molti di voi saranno ancora impelagati nell’intricato dedalo di vie che si muove dentro l’universo di Dark. Gli ultimi otto episodi della serie ci hanno consentito di avere delle risposte sui tanti dubbi che ci hanno assillato sin dalla prima stagione. Ma tante perplessità sono rimaste, alcuni misteri non sono stati svelati. E dovremo accontentarci, perché Dark è davvero giunta al termine. Gli sceneggiatori ce lo avevano anticipato: tre stagioni per chiudere definitivamente il cerchio.

Ma a distanza di qualche giorno dal rilascio dell’ultima stagione, ancora non siamo riusciti ad abituarci alla fine di questo show. E non siamo i soli.

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Baran bo Odar e Jantje Friese, i creatori della serie, hanno rilasciato di recente un’intervista a Indiewire, nella quale hanno ammesso di aver faticato parecchio a dire addio alla loro creatura. E questo nonostante sapessero dall’inizio come e quando avrebbero portato a conclusione la serie:

Le persone credono che sia facile costruire un’ultima stagione se sai bene dove stai andando a parare. Ma credo sia vero il contrario: se non sai verso che direzione stai andando, puoi scrivere qualsiasi cosa. Ma se sai dove vuoi andare a finire, è ancora più difficile stabilire la struttura degli episodi per arrivarci.

Difficile ancor di più se si ha davanti una trama intricatissima come è quella di Dark, nella quale è davvero complicato orientarsi.

E infatti alcuni nodi non sono stati del tutto sciolti, malgrado il settimo episodio ci fornisca gli elementi per poter comprendere meglio il punto di contatto tra mondi ed epoche differenti.

Abbiamo considerato tutti i personaggi e cercato di capire cosa fosse davvero importante per ciascuno di loro, cosa dovessimo raccontare. […] Dovevamo tagliare alcune scene e allora ci siamo concentrati sulle cose che, secondo noi, aggiungevano davvero qualcosa al mistero generale. […] Abbiamo deciso che alcune cose gli spettatori dovevano capirle da soli. Non c’era bisogno di mostrarle sullo schermo.

Dire addio alla serie è però stato un duro colpo per gli sceneggiatori, che infatti, prima di smantellare definitivamente il set, hanno deciso di concedersi un ultimo contatto con il mondo di Dark.

Odar è tornato alla grotta prima che venisse smontata, fatta a pezzi e portata via.

Sono uscito con la mia fotocamera e ho scattato foto di quei luoghi come farebbe un fan. È stata una sensazione davvero imbarazzante quel giorno.

Per lui la fine di Dark è stata come la fine di una lunga storia d’amore, difficile separarsene del tutto. E infatti gli sceneggiatori hanno portato a casa anche l’impermeabile giallo di Jonas, che è un po’ il simbolo per eccellenza della serie, la medaglietta di San Cristoforo, protettore dei viaggiatori, e “La caduta dei dannati” di Rubens, il dipinto che si trovava nella stanza di Adam.

Chissà che non se ne vadano in giro a scovare qualche passaggio temporale nelle grotte dietro casa…

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