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Bryan Fuller abbandona anche Amazing Stories. Ma che cos’ha in testa?

Lo sceneggiatore americano Bryan Fuller ultimamente fa fatica ad arrivare alla fine di un progetto. Questa volta è toccato ad Amazing Stories, by Apple .

Da quando Apple ha deciso di entrare nel mondo dello streaming e della produzione seriale non l’ha fatto sottovoce (leggi qui i progetti). Per il reboot di Amazing Stories erano stati decisi 10 episodi da produrre con un budget di 5 milioni di dollari a episodio.

Amazing Stories sarebbe il reboot della storica Serie Tv antologica di Steven Spielberg andata in onda sulla NBC negli anni ’80. Lo stesso Spielberg stava collaborando per la creazione di uno show il più possibile innovativo ma che preservasse le tradizioni.

Lo scopo ufficiale della Serie è appunto quello di “trasportare il pubblico in mondi meravigliosi attraverso la lente dei registi e sceneggiatori odierni più visionari.”

Fuller può essere considerato un visionario nel suo lavoro, conosciuto soprattutto per Pushing Daisies e Hannibal, ma anche per questo suo lato istintivo (chiamiamolo così) che lo porta a buttare all’aria progetti che lo catapulterebbero tra i top sceneggiatori del mondo seriale.

Non è la prima volta (e neanche la seconda) che Fuller abbandona improvvisamente un lavoro!

Il primo caso che citiamo è American Gods, Fuller ha lasciato definitivamente quando le divergenze sia creative che di budget con la STARZ sono diventate insostenibili. Altra Serie, altro abbandono con Star Trek: Discovery da cui si è separato molto prima dell’uscita della prima stagione.

Anche questa volta le motivazioni sembrano essere sempre le stesse: divergenze creative. Pare che Fuller volesse dare un’impronta più adulta ad Amazing Stories, farne una Serie che desse interessanti spunti di riflessione sull’onda di Black Mirror, ma Apple ha un’idea molto diversa, concependola come una Serie per tutta la famiglia.

Al di là del merito di chi ha ragione o torto, tre indizi fanno una prova: Bryan Fuller sta passando da bambino capriccioso, incapace di scendere a compromessi.

Insieme a Fuller anche l’executive producer Hart Hanson, anche creatore di Bones, molla lo show e noi restiamo in attesa di capire cosa ne sarà di Amazing Stories.

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