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Addio ad Akira Toriyama – Gli omaggi degli autori di One Piece e Naruto: «Superavo i momenti difficili con Dragon Ball»

È forte la commozione per la scomparsa di Akira Toriyama, il celebre fumettista giapponese. E dopo l’annuncio, è il momento degli omaggi importanti.

Tra i tanti che sono arrivati nelle ultime ore, riportiamo le parole di Eiichiro Oda, autore di One Piece, e di Masashi Kishimoto, autore di Naruto. Akira Toriyama, scomparso lo scorso 1 marzo a 68 anni (ma è stato comunicato solo nella giornata di ieri), è stato molto più di un maestro: ha segnato intere generazioni di fumettisti offrendo una dimensione inedita ai manga. E ha a suo modo dato vita a una vera e propria rivoluzione.

Le dichiarazioni che seguono, allora, rappresentano una naturale conseguenza di tutto ciò. “Lo ammiravo davvero tanto fin da quando ero bambino”, dice Eiichiro Oda. “È stato uno di quelli che hanno raccolto il testimone nell’epoca in cui leggere i manga veniva ancora visto negativamente. E ha dato inizio a un’era in cui sia gli adulti che i bambini potevano divertirsi leggendoli. Ha dimostrato che i manga possano diventare globali. È stato come vedere un eroe in azione”.

Sentitissimo anche il ricordo di Akira Toriyama offerto da Kishimoto.

“Sono cresciuto con i suoi manga. Dr. Slump alle elementari e Dragon Ball alle superiori. È stato naturale avere i suoi manga come parte della mia vita. Anche quando avevo una brutta giornata, Dragon Ball mi faceva dimenticare tutto. Ero un povero ragazzo di campagna, e per me questo era davvero un sollievo. Mi piaceva davvero tanto Dragon Ball”.

Continua Kishimoto a proposito di Akira Toriyama: “Dragon Ball finì quando ero studente universitario, all’improvviso. Provai un profondo senso di perdita e non sapevo cosa aspettarmi. Ma allo stesso tempo, fu un’opportunità per cogliere la grandezza del maestro che l’aveva creato. Voglio creare opere come lui. Voglio essere come lui. Quando ho seguito le sue orme per diventare un artista di manga, quel senso di perdita è scomparso. Perché mi piaceva fare manga. Seguendo il mio insegnante, sono riuscito a trovare la mia strada”.