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Le 7 migliori Serie Tv di genere thriller politico da vedere su Netflix

Le Serie Tv da vedere su Netflix non si riducono a essere soltanto family drama, thriller psicologici o teen drama. In mezzo a tutto questo c’è di più, e questo lo sanno bene gli appassionati al genere thriller politico. Utilizzando espedienti come intrighi e lotte al potere, i thriller politici riescono a mantenere alta la tensione dando vita a una storia che non risparmia nessuno: né chi il potere lo possiede, né chi lo subisce. Parlando della politica, nella maggior parte dei casi, queste produzioni parlano della società, dei dimenticati e dei farabutti, disposti a tutto pur di raggiungere il punto più alto del mondo.

La piattaforma streaming Netflix in questo senso presenta grandissime produzioni, titoli di spessore come House of Cards e non solo. E, se amate il genere, ognuno di questi potrà soddisfarvi con delle lotte al potere costruite ad hoc, sempre pronte a mischiare le carte in tavola e a regalarci colpi di scena che cambieranno il destino di tutti i personaggi.

Da The Night Agent a Borgen: ecco le 7 migliori Serie Tv da vedere su Netflix a tema thriller politico

1) House of Cards, una Serie Tv da vedere su Netflix sempre e comunque

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House of Cards

E’ una delle migliori Serie Tv del genere, e non solo tra le serie tv da vedere su Netflix. Un capolavoro politico in cui, alla fine, ci si ritroverà a odiare e amare i personaggi nello stesso modo. House of Cards è, dopo The West Wing, la Serie Tv sulla politica per antonomasia. Con uno straordinario Kevin Spacey, House of Cards racconta la parte più cupa e oscura della politica, che qui viene rappresentata come una partita a scacchi in cui perde sempre il più morale. Non esistono infatti limiti per raggiungere il potere in questa ambiziosissima Serie Tv, e questo lo dimostrano bene Frank e Claire. La coppia, sposata da tempo, è disposta a tutto pur di raggiungere le vette più alte. L’obiettivo è chiaro: la presidenza degli Stati Uniti d’America.

Un traguardo del genere non è semplice. Ma i due coniugi decidono di ambire a questa posizione con stratagemmi che li vedranno operare sempre a proprio favore, organizzando piani ben elaborati e moralmente discutibili. Nella corsa verso la Casa Bianca, Frank si sporcherà le mani indirettamente, diventando il burattinaio di Washington D.C. In questa corsa al potere, House of Cards abbatte la quarta parete generando un dialogo diretto tra Frank e il telespettatore. Chi guarda sarà infatti sempre a conoscenza dei piani del protagonista, dei suoi pensieri più nascosti. Conoscerà la sua parte più cruda, e anche tutti quei pensieri che lo renderebbero, per chiunque, la persona peggiore da mettere al potere. Ma sempre secondo questo espediente, il telespettatore conoscerà anche la parte più intima del protagonista. Quella più nascosta che, forse, rappresenta anche l’ultima traccia di umanità rimasta in lui.

I personaggi di House of Cards, d’altronde, non agiscono mai per il bene di terzi. Ogni loro azione è ben misurata, mirata soltanto alla vittoria definitiva. Puntata dopo puntata, diventeremo così spettatori di piani diabolici, di trionfi macchiati di sangue e, soprattutto, saremo complici di un villain che ci guarda dritto in faccia. Con cliffhanger e i colpi di scena che mantengono alta la tensione, House of Cards ci porta con sé in un gioco spietato in cui non bisogna per forza amare il genere per amare la Serie Tv. House of Cards è molto di più di un thriller politico: è capolavoro di regia, scrittura e sceneggiatura. Una produzione che non si accontenta mai e che regala, episodio dopo episodio, una storia raffinata fatta di personaggi sporchi, spigolosi e narcisisti.

2) The Night Agent

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The Night Agent

Proseguiamo adesso con The Night Agent, una Serie Tv da vedere su Netflix creata da Shawn Ryan, un nome che di per sé non avrebbe bisogno di presentazioni. E’ proprio lui, infatti, il fautore dell’eterno cult The Shield, ma anche di altre importantissime produzioni come Lie to Me e S.W.A.T. Insomma, The Night Agent è stata una scommessa vinta fin da quando abbiamo saputo chi ci fosse dietro, perché quando si tratta di intrighi e cospirazioni, Ryan sa sempre come fare. E lo ha saputo fare anche adesso, con un thriller politico che non lascia briciole. Al centro della narrazione in questo caso troviamo Peter Sutherland, un agente dell’FBI chiamato a svolgere il ruolo di sorvegliante notturno nel seminterrato della Casa Bianca. Accanto a lui, c’è sempre un telefono che non suona mai.

Una notte, però, tutto cambia. Il telefono suona, e quel che viene fuori da questa chiamata darà vita uno spietato complotto. Dall’altra parte del telefono, infatti, c’è Rose Larkin, un’ex proprietaria del CEO e di una start-up appena fallita che ha appena visto morire lo zio. E’ terrorizzata, non sa cosa fare, come agire. Insiema a Peter, i due prenderanno parte così a un complotto che vedrà il coinvolgimento degli apparati statali più importati. I rischi, in questa cosa, sono elevatissimi. Inseguiti da serial killer indistruttibili, i due dovranno vedersela anche con agenti segreti senza scrupoli.

Quel che colpisce di The Night Agent è il perfetto equilibrio tra azione e storia. Non aspettatevi, dunque, troppe scene action. Questa produzione tiene molto alla psicologia dei personaggi, elemento che diviene presto il fulcro di tutta la storia. Rose e Peter non riescono immediatamente a fidarsi dell’altro. I segreti sono tanti, e i dubbi lo sono altrettanto. Soltanto con il tempo, i due, riusciranno a capire che non hanno altra scelta che fidarsi dell’altro. Attraverso questo espediente, cominciamo a conoscere anche il passato burrascoso di Peter, ma anche la storia di Rose, che non riesce a capire cosa sia successo nella sua vita.

In The Night Agent non esistono sviluppi buonisti. Per questa ragione, non esiste redenzione nei protagonisti. Tutti fanno quel che devono, cercando di tirarsi fuori da quello schema complottista che minaccia di ucciderli fin da quando il telefono ha iniziato a suonare. Farla franca, stavolta, sarà molto difficile del previsto.

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