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Nero a Metà 3 – La Recensione delle puntate 9 e 10: un’infinità di colpi di scena (forse troppi)

Nero a Metà 3 è tornata il 2 maggio con il penultimo appuntamento in cui, purtroppo, si sono concretizzati i nostri sospetti. La settima e ottava puntata sono state all’insegna della suspense, ma anche di tanta (troppa) carne al fuoco. La verve comica che ci aveva promesso Claudio Amendola, ormai, ha lasciato il posto a dei toni sempre più cupi e seriosi. L’appuntamento del 25 aprile si è concentrato sulla vicenda di Clara Soldani (Margherita Laterza), sebbene si continuino a intrecciare tante, troppe, sottotrame. C’è tanto da dire e poco tempo per farlo: la ricerca della figlia di Suleyman, i casi paralleli, l’affido di Alex, i nuovi amori e le promozioni, il giro della coca rosa e i nuovi personaggi; come quelli interpretati da Caterina Guzzanti, Eduardo Valdarnini, Giorgia Salari e Gianluca Gobbi, i quali ci hanno agguantato con delle premesse entusiasmanti, ma in ogni puntata ci dicono sempre troppo poco. Ad ogni modo, anche la serata dell’Anniversario della liberazione d’Italia è stata un trionfo. La serie crime di Rai 1, ideata da Giampaolo Simi e Vittorino Testa, ha conquistato 4.484.000 spettatori (share 19,28%) con il primo episodio e 4.210.000 spettatori (share 21,10%) con il secondo, stracciando sia la concorrenza, L’isola dei famosi su Canale 5, che la proposta di Rai 2, Made in sud, che ha coinvolto poco più di 1 milione di spettatori (share 5,99%). La miscela di pathos e crime unita all’ultimo, triste, colpo di scena ha conquistato e sconvolto ancora una volta il pubblico di Rai 1. La terza stagione di Nero a Metà, composta da 12 episodi, si avvicina al gran finale, ma ormai ha dimostrato di essere una delle proposte più seguite della rete, anche nel 2022. Tuttavia la Rai ancora tace su una possibile quarta stagione. La tensione, già alle stelle, raddoppia nel penultimo appuntamento di lunedì 2 maggio con la nona e decima puntata, andate in onda sul primo canale e in streaming su RaiPlay.

Colpevoli omissioni 03×09

Nero a metà

La nona puntata, intitolata Colpevoli omissioni, è un susseguirsi di passi falsi, di se e di forse. Federico è già sotto casa di Alba, ma ormai non siamo più tanto sicuri di poterci fidare di lui. Il marito di Clara, Bruno, ha commesso degli errori, sebbene in buona fede, ma si dimostra pentito. Il penultimo appuntamento ci accoglie con una triste conferma. Carlo e Malik hanno rinvenuto un corpo nel capannone abbandonato: è Clara. Alba e Alice, sua sorella, sono distrutte. Da una prima perizia sembra che le abbiano sparato alle spalle, poi qualcuno deve averla trascinata. L’unica cosa che resta di lei è il biglietto di addio in cui chiede perdono alle sue due figlie. Carlo, preoccupato, non vuole che sia Alba a fare l’autopsia. Non ne siamo sicuri, ma crediamo che un caro non possa eseguire una procedura del genere in un’indagine per omicidio, tantomeno toccare il corpo, ancora sulla scena del crimine, senza guanti. Del resto sono tutti sconvolti. Clara potrebbe essere stata uccisa qualche giorno prima, dopo un periodo di reclusione in una casa lì vicino.

Intanto un uomo arriva al commissariato del Rione Monti in stato confusionale, poi si accascia al suolo e muore, davanti a Bragadin. L’uomo era Michele Crispi, 23 anni, scomparso da 5 anni. Ma ormai i nuovi casi in Nero a Metà 3 sono una distrazione, che interrompe il flusso narrativo principale: Clara, Pugliani e la coca rosa. Del caso pare occuparsene solo Bragadin, il quale è talmente in gamba che può lavorare da solo. La vicenda di Michele offrirà anche uno spunto di riflessione sui rider e sul mondo del lavoro precario e disperato. La richiesta per il trasferimento a Brescia di Elisa è stata accettata e Bragadin è sempre più misterioso a riguardo. Carlo, intanto, continua a cercare la figlia di Suleyman tramite Ottavia. Federico, invece, ha addirittura preso un permesso per stare con Alba. E così, rimasto solo con il computer della figlia di Guerrieri, i sospetti di Malik acquistano senso.

Ah, l’amore, l’amore (03×10)

Nero a metà

Alba si sente pronta per tornare a casa sua. Anche la ricerca della figlia segreta di Suleyman avanza grazie a un misterioso bambino (o forse una bambina?) che lascia qualcosa sullo scuter di Ottavia. Tutto potrebbe essere connesso. Come suggerisce il titolo della decima puntata, Ah, l’amore, l’amore, nel commissariato tutti hanno la testa tra le nuvole. Elisa è distratta perché è in procinto di ripartire per Brescia. A quanto pare Lorenzo la sta allontanando per amore perché crede che i suoi tormenti interiori rovinerebbero la vita di Elisa. Ma la parentesi leggerezza viene subito chiusa. Non c’è spazio per i sentimenti: Spartaco e Ottavia vengono a conoscenza di un piano terribile ideato da Pugliani che ha pensato di impiegare dei bambini per il trasporto di stupefacenti. Gemma Rioli è il nuovo caso della decima puntata: il suo cadavere è stato rinvenuto dentro un armadio, dove è stato ritrovato da suo fratello dopo diversi giorni. Ma, anche questa volta, il caso di truffa online e omicidio sembra essere marginale rispetto al resto. Tanto Bragadin che fa da sé, vale per tre.

Cinzia Repola (Margherita Vicario) e Marco Cantabella (Alessandro Sperduti), con il permesso del questore, riescono a vedersi, seppure in videochiamata. Nonostante le apparenze burbere, Carlo Guerrieri è proprio un capo e un amico amorevole. Anche il rapporto con Malik diventa sempre più complice e intimo, malgrado Soprani faccia di testa sua. Questa volta però i suoi sospetti sono leciti (anche se mossi dalla gelosia). L’educatore del carcere, Federico Viessi (Luca Cesa) ha la brutta abitudine di fare le improvvisate. Il suo atteggiamento è troppo sospetto, spunta ovunque come il prezzemolo. Il poliziesco con Claudio Amendola e Miguel Gobbo Diaz ci ha abituato ormai a dei colpi di scena terribili, e quello che potrebbe coinvolgere il nuovo amico di Alba non sarà da meno. Intanto Alice è sparita, ma Alba la ritrova subito nella vecchia casa di Clara mentre Federico, finalmente, viene convocato per rispondere ad alcune domande. L’educatore ha un alibi, ma Carlo e Malik non si fidano. Proprio quando Federico dà lezioni ad Alice su come farla franca durante un interrogatorio, Alba chiama Malik allarmata e conferma i suoi sospetti.

Il mio commissariato sta diventando un’agenzia matrimoniale.

In effetti Carlo non ha torto: triangoli, gelosie, sospetti, Elisa e Lorenzo, Federico e Alba, Alba e Malik (che si ritrovano a letto insieme), Malik e Monica (in crisi), Spartaco e Ottavia, la prima cena + sesso + tisana tra Trevi e Guerrieri… insomma tanto di tutto. Il penultimo doppio appuntamento di Nero a Metà 3, diretto da Enrico Rosati, è cupo e intricato, ma viene alleggerito, tra un colpo di scena e un altro, dalle molteplici sottotrame sentimentali. Tante cose, brutte e belle, sono accadute, ma forse non abbiamo avuto il tempo di gustarcele al meglio, come si fa con un buon caffè. Perché, in effetti, il protagonista assoluto della nona e decima puntata pare essere il caffè; e il digestivo maltese di Bragadin. Ma anche il suo exploit di rabbia e il bacio appassionato (e tanto atteso) con Elisa, che perde così il treno delle 19:30, non sono da meno.

Nelle ultime due puntate, finalmente, Spartaco individuerà il luogo dove gli uomini di Pugliani smistano la droga mentre Carlo troverà Maryam, la figlia di Suleyman. Alba, invece, sarà sempre più sospettosa di Federico e la situazione precipiterà. Il gran finale di Nero a Metà 3 ci aspetta quindi lunedì 9 maggio alle 21:25 in prima serata su Rai 1 e in streaming su RaiPlay.

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