Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Narcos » Narcos, aspettando la terza stagione: dove eravamo rimasti

Narcos, aspettando la terza stagione: dove eravamo rimasti

Beffardo e sicuro che la sua gente non lo tradirebbe mai, Escobar decide di fare una passeggiata per il quartiere, come un cittadino qualunque. Sedendosi a una panchina inizia un dialogo immaginario con il compianto Gustavo, che oltre a ricordargli i bei tempi, gli suggerisce di seguire il consiglio della moglie. Il nostro protagonista torna a casa più risoluto che mai con in mente un piano ben preciso che condivide con la sua amata. Il suo progetto è quello di raccontare la sua storia a tutti i giornalisti, per poi scappare per darsi alla macchia. Anche questa telefonata viene localizzata dal Colonnelo Martinez che riesce a scoprire l’abitazione dove è nascosta. Proprio quando  il super-ricercato è intento in un suo monologo farneticante, la DEA fa irruzione finalmente nella casa.

Pablo e Lìmon tentano la fuga sui tetti, ma quest’ultimo viene subito freddato. Pablo cerca goffamente e senza possibilità di scampo di salvarsi, ma viene raggiunto dai colpi di Murphy e dei suoi uomini. Il poliziotto riesce nell’impresa che inseguiva da anni e che era diventato lo scopo della sua vita in Narcos, ma con rammarico deve constatare che “Quando guardi il demonio, è una vera delusione“. Grasso, goffo perché scalzo, con la barba lunga e disarmato, sembra solo un uomo senza più speranza, un reietto che non incute più paura.

La sua morte, tanto attesa, non potrebbe essere meno epica e più banale di così. Senza opporre resistenza, Pablo viene ucciso dal colpo di grazia, lì su quel tetto.

Narcos

La notizia ben presto fa il giro del mondo, provocando reazioni diverse. Felicità da parte della DEA, nostalgia e rammarico per Javier, sospiro di sollievo per il Presidente. Le uniche in preda alla disperazione sono Tata e la madre del narcotrafficante, che apprendono la notizia dai media. Qui iniziano a susseguirsi foto e video reali dell’epoca. Vediamo immortalata la vera foto della DEA che festeggia dinanzi al corpo crivellato di Pablo, il filmato del cadavere che viene portato via e quello di sua madre che sconvolta racconta ai giornalisti della bontà del figlio.

Alla signora Escobar non resta che eseguire l’ultimo volere del marito. Si reca da Gilberto Orejuela e invoca il suo perdono, al fine di ottenere il suo aiuto per lasciare il Paese con i figli. Lui acconsente, in cambio di tutti i beni rimasti alla famiglia Escobar.

Ci allontaniamo dalla Colombia e ci troviamo negli USA, dove Peña viene interrogato da quella che all’inizio sembra essere la Disciplinare, certo di essere nei guai sino al collo. Da una parte i componenti del Cartello di Cali festeggiano per la strada spianata ora che il nemico è morto. Dall’altra al poliziotto indirettamente viene proposto di collaborare per la cattura di questi narcotrafficanti rimasti, non meno pericolosi.

Insomma in Narcos il nemico è cambiato, ma la guerra è sempre la stessa.

Questa è stata l’emozionante conclusione della seconda stagione di Narcos, con la dipartita di un personaggio così complesso come quello di Pablo Escobar. Proprio l’ultima scena, che vede l’agente Peña protagonista, fa da apripista a questa nuova e terza stagione. Voi ricordavate perfettamente com’era terminato l’ultimo episodio? Sperando in questo caso di esservi stati d’aiuto, ribadiamo che il countdown è terminato e la Serie Tv con nuovi protagonisti e nuove vicende, vi aspetta!

Leggi anche –  Il tempo in Narcos: la lunga caduta di Pablo Escobar

Pagine: 1 2