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Le 5 cose più geniali che mi hanno fatto perdere la testa nell’ultima stagione di Mr. Robot

3) Gli indizi

Mr. Robot

La verità dell’abuso dei fratelli Alderson è sempre stata davanti ai nostri occhi. Da quel “non mi toccare” detto da Elliot al ragazzo di Angela al nome in codice di Darlene. Nella terza stagione c’è un flashback. Elliot e suo padre sono al cinema. Il primo è arrabbiato, il secondo si scusa.“Sei malato e non vuoi ammetterlo” dice Elliot. Quella malattia non è il cancro. È qualcosa di più oscuro, pericoloso e incontrollabile.

Gli indizi sono ovunque, compresi quelli riguardanti il Mastermind. E non ce ne siamo mai resi conto. Esemplare è la scena di Angela in abito da sposa nella prima stagione. Sfida Elliot, gli dice che non riuscirà a salvare il mondo. Del resto è nato solo un mese fa. E non è Elliot. È qualcun altro. Ma la sua battuta viene tagliata. Riuscirà a completarla solo nel finale di serie, rivelandoci chi è veramente l’Elliot che abbiamo imparato a conoscere. O ancora, nel finale della seconda stagione, il protagonista dello show non si ricorda del piano con Tyrell. Non è lui l’autore, è Mastermind che afferma:

“Sono l’unico che esiste. È tempo di riprendere finalmente il controllo”

Ecco che tutto ritorna, che gli indizi disseminati nel corso di Mr Robot si uniscono per svelare soluzioni sconvolgenti, quesiti rimasti in sospeso. Esmail è semplicemente un genio.

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