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Mr. Robot è tornato. E l’ha fatto alla grande

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sulla 2×01 e la 2×02 di Mr. Robot

Le maschere, i frammenti e le sensazioni. Il caos e l’anarchia. La fsociety e la E Corp. Tutto e niente. Mr. Robot è un grande mosaico nel quale non c’è un solo pezzo al posto giusto. Oppure sì, e noi non l’abbiamo ancora capito. L’unica soluzione al caos è l’illusione, l’unico ordine accettato è l’apparenza. L’unico flusso continuo è un canale di emozioni contrastanti e bipolari.

I primi due episodi della seconda stagione della serie tv creata da Sam Esmail segnano un solco che scinde profondamente le fragili sicurezze dalla violenza dell’anarchia. Ogni personaggio è uno, nessuno e centomila, ogni frammento è un’azione in medias res. Ogni indizio percepibile è un’occasione per comunicare faticosamente con gli autori di una grande farsa.

Vittime e carnefici

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Gideon escluso, unica vera vittima brutalmente eliminata da una mano senza nome alla ricerca di quindici minuti di celebrità, nei primi due episodi della nuova stagione non ci sono vincitori né vinti. Un pareggio sostanziale, nel quale ognuno è convinto allo stesso tempo di aver vinto o perso.

Elliot, in primis. Predomina la realtà che ha creato o quella percepita da chiunque altro? Rivoluzione o restaurazione? Elliot o Mr. Robot? Entrambi, perché l’alternativa è il vuoto cosmico. Il primo degli amici è allo stesso tempo il più pericoloso dei nemici. Mr. Robot è parte e controparte di Elliot. Il nostro protagonista ruota compulsivamente in un vortice dal quale cerca faticosamente di uscire. Non basterà una routine artificiosa. Gli appunti non saranno sufficienti.  E proprio in questo risiede uno dei punti focali che rendono grandiosa Mr. Robot: lo spettatore non si può limitare a una fruizione passiva, ma è costretto a riflettere, ragionare, dare un ordine, offrire un’interpretazione. Dare in pasto a se stesso una visione d’insieme solo apparentemente inesistente.

Gli unici che potrebbero aiutare Elliot siamo noi, ma siamo semplici spettatori e lui ci odia per questo. L’amicizia non è una fruizione passiva di un bagaglio di parole. Stiamo zitti. Lo ascoltiamo. Lui non può sentirci. Elliot è solo e prova a fare ordine. Non ci riesce, ma è vivo e lotta. Sapere di non sapere è una coltellata più violenta di una pallottola in testa. Tuttavia, si intravede una piccola luce in fondo al loop. Una domanda, la più importante, avrà presto una risposta: dov’è finito Tyrell? Ripartiremo da qui e inizierà un’altra storia. 

Vittime e carnefici, si diceva. Come Elliot. Come Angela. L’evoluzione del suo personaggio è indecifrabile e ci regalerà tante sorprese. Chi abbiamo di fronte? La migliore amica di Elliot? Oppure un villain alla ricerca di un posto nel mondo? Domande da un milione di dollari e probabilmente la prima a non avere una risposta è la stessa Angela. Comunque andrà, sarà una rivoluzione. Comunque andrà, sarà importante viaggiare dentro di lei per capire che direzione prenderà il suo personaggio. Una che forse ha le idee un po’ più chiare a riguardo è Antara Nayar:

“Un tipo si avvicina a una donna in un bar. Comincia a flirtare con lei, parla del più e del meno, ma la donna gli dice chiaro e tondo che non andrà a casa con lui. Il tipo le dice: “Se ti offrissi un milione di dollari, verresti a letto con me?”. La donna non ha mai avuto un milione di dollari. Si ferma e prende seriamente in considerazione l’offerta. Il tipo cambia idea e dice: “E se cambiassi la mia offerta e ti offrissi un dollaro?”. La donna inorridisce. “Che genere di donna pensi che sia?”. Il ragazzo dice: “L’abbiamo appena capito. Ora stiamo solo negoziando”.

Staremo a vedere.

Mr. Robot, con e senza Elliot 

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La 2×02 ha evidenziato un altro aspetto, vitale per la buona riuscita del secondo atto di una delle serie tv più sorprendenti degli ultimi anni: non c’è solo Elliot. L’arco narrativo della prima stagione ci ha detto tanto del protagonista, al punto da farci pensare che non possa più reggere l’intera storia.

La prima risposta è estremamente positiva: ogni personaggio ha luci e ombre, posizionamenti e riposizionamenti, intrighi e misteri. Da Tyrell alla moglie, dalle vecchie conoscenze (Darlene e Phillip) alle new entry (Leon e Dom). Ognuno ha qualcosa da raccontare e un ruolo fondamentale all’interno del mosaico che porta avanti più o meno consapevolmente. La rivoluzione di Darlene è la stessa di Elliot, e medesima è la confusione. Agiscono, talvolta senza capire.

Ognuno ha una maschera che sarà costretto a togliere, e a quel punto non rimarrà altro che la nuda realtà. Due mondi contrapposti senza volto e uno spettro cinese che incombe senza avere ancora una forma definita. All’ordine apparente si è sostituito un caos sincero. Al caos si sostituirà un nuovo ordine scaturito da una grande guerra. Vittime e carnefici nuotano nello stesso mare.

Non abbiamo idea della direzione che prenderà questa stagione, ma una cosa è certa: Mr. Robot è tornato è l’ha fatto alla grande. Se queste sono le premesse, prepariamoci a vedere di tutto.

Antonio Casu