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Come Ann Burgess ha ispirato il personaggio di Wendy Carr in Mindhunter

Quando si parla di Mindhunter ci si focalizza spesso sul ruolo di Bill Tench e Holden Ford. La Serie è infatti basata sulla vera storia di Robert Ressler e John Douglas, agenti dell’FBI che hanno ispirato i due personaggi sul piccolo schermo. I due possono essere considerati i pionieri del profiling criminale, soprattutto per quanto riguarda i serial killer. Quello che non tutti sanno è che anche un altro personaggio ha preso ispirazione da una persona realmente esistita e operante nel settore forense. Si tratta di Wendy Carr.

Wendy Carr è un personaggio essenziale in Mindhunter. Per quanto la sua presenza possa sembrare marginale, se confrontata con quella dei due agenti dell’FBI, la figura professionale che ricopre è fondamentale nella Serie. Il progetto portato avanti dai tre riguarda l’innovazione del sistema burocratico dell’FBI attraverso la ricerca. L’obiettivo è quello di dimostrare che le informazioni raccolte studiando i vecchi casi e interrogando serial killer già incarcerati possono essere utili per le indagini future. Da questa ricerca innovativa emerge quindi la novità della comprensione e delle motivazioni che spingono i serial killer all’azione.

Wendy Carr è la voce costante che ricorda a Tench e Ford di considerare la scienza all’interno del progetto e di non farsi condizionare dallo schema burocratico a cui sono abituati.

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Il personaggio di Wendy Carr è in parte basato sulla figura di Ann Burgess. La sua carriera è iniziata facendo l’infermiera forense, per poi diventare co-fondatrice di uno tra i primi programmi di counseling per le vittime di violenza. Ha successivamente lavorato per l’FBI, svolgendo una ricerca sullo studio dei serial killer. Ricordata nel settore come una leggenda vivente, nel corso della sua vita ha ricevuto diversi riconoscimenti. Uno dei più recenti è proprio quello di aver ispirato lo sviluppo di uno dei personaggi di Mindhunter.

Ann Burgess ha studiato medicina presso la Boston University, conseguendo successivamente un master e un dottorato. All’inizio della sua carriera non aveva alcuna conoscenza in merito alle ricerche sullo stupro, in quanto pochi ricercatori avevano pubblicato saggi sulla violenza sessuale. È stata quindi affiancata dalla sociologa Lynda Holmstrom per iniziare una nuova ricerca con lo scopo di aiutare le vittime femminili di stupro. Il passato da infermiera della Burgess è stato molto utile. Avendo accesso ai dati delle pazienti ricoverate come vittime di abusi, le due ricercatrici hanno potuto effettuare diverse interviste. È stata proprio la possibilità di parlare direttamente con le vittime che ha permesso allo studio di Burgess e Holmstrom di avere successo.

Questo lavoro ha fornito le basi per lo sviluppo di un metodo universale per l’assistenza delle vittime di abusi. Al giorno d’oggi, la polizia e i medici sono in grado di determinare in modo più accurato la gravità del trauma della vittima e, di conseguenza, proporre la risposta migliore. La studiosa, dopo essersi concentrata sulle vittime di violenza, ha deciso di dedicare parte della sua ricerca a coloro che commettevano questi crimini orrendi.

Lo spostamento del mirino dalla vittima al colpevole ha fatto sì che l’FBI si interessasse al lavoro di Ann Burgess.

La studiosa, insieme a una squadra dell’FBI, ha quindi iniziato una nuova ricerca. Lo scopo era quello di individuare i tratti della personalità del colpevole partendo dall’analisi della scena del crimine. Al tempo, infatti, ci si basava molto sulle prove fisiche (tracce di sangue, impronte). Per quanto importanti, a volte, potevano portare l’indagine in una direzione diversa. Ciò che importava alla Burgess era scoprire il motivo delle tendenze di alcuni colpevoli, come la scelta delle loro vittime. Il suo obiettivo, proprio come quello di Wendy Carr in Mindhunter, era quello di andare oltre l’apparenza e scavare più a fondo nella mente dei serial killer.

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È stato proprio questo interesse a ispirare lo sviluppo di Mindhunter e, di conseguenza, il personaggio di Wendy Carr. La ricerca della Burgess è stata effettuata tramite interviste e studi di casi archiviati, proprio come si vede nella Serie. La Burgess ha riconosciuto un’accuratezza particolare nel modo in cui i casi sono stati presentati nella Serie. Infatti, le storie dei serial killer narrate in Mindhunter sono reali (clicca qui per leggere la loro storia).

Bisogna tuttavia menzionare alcuni cambiamenti che la produzione ha voluto effettuare sul personaggio. In Mindhunter Wendy Carr è una psicologa, ha una relazione con una donna e si trasferisce a Quantico. Ann Burges, invece, è un’infermiera forense, è sposata con un uomo con il quale ha dei figli e ha sempre fornito consulenza da Boston.

Non sorprende il fatto che la produzione di Mindhunter abbia deciso di utilizzare Ann Burgess come fonte di ispirazione per la Serie. L’aggiunta di Wendy Carr a fianco di Tench e Ford è essenziale. La figura di questa donna forte e indipendente è in grado di rompere diversi taboo esistenti nel periodo in cui la Serie è ambientata (gli anni ’70).

Wendy Carr dimostra come una donna, munita di determinazione, può prendere piede in modo determinante in un mondo dominato dagli uomini: il sistema dell’FBI.

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