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Mindhunter 2×06 – Quando lavoro e famiglia si intrecciano

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Holden, il suo istinto e le sue opinioni sono sempre state sminuite. Tutti a Quantico pensavano che fosse un pazzo per essere interessato ai serial killer e al loro modus operandi. Ritenevano che le sue interviste con i criminali più pericolosi non avrebbero portato a nulla. Eppure, da zimbello dell’FBI, il dipartimento di Scienze Comportamentali è diventato uno tra i più importanti del Bureau. Il dipartimento di cui i piani alti si possono vantare, quello che svolge il lavoro più discusso e interessante di tutti. Lo stesso però non è accaduto ad Atlanta, lì nessuno ha mai dato peso alle opinioni dell’Agente Ford, nonostante queste potessero rivelarsi utili. La situazione non è diversa in Mindhunter 2×06, nemmeno quando l’FBI viene ufficialmente incaricato di occuparsi del caso degli omicidi di ben 18 bambini.

mindhunter 2x06

La frustrazione, l’ansia, il desiderio di chiudere il caso offusca la mente della polizia locale, che farebbe di tutto pur di dare sollievo alle famiglie dei bambini scomparsi. La situazione si aggrava ulteriormente quando cominciano a esserci pressioni anche da parte della stampa, che acquisisce un ruolo importante nelle indagini dopo che il mondo è venuto a sapere di quello che stava accadendo nella città della Georgia.

Ancora una volta però la ricerca condotta da Holden e Bill su David Berkowitz, conosciuto anche come Figlio di Sam, riesce ad accelerare i tempi. Una delle caratteristiche che accomuna i serial killer che abbiamo conosciuto è proprio quella di avere il desiderio di tornare sulla scena del crimine per rivivere le emozioni provate nel momento degli omicidi. Solo in quel modo è stato possibile infatti recuperare altri corpi di bambini scomparsi.

In Mindhunter 2×06, inoltre, veniamo faccia a faccia con il primo vero sospettato degli omicidi. Certo, questo solo perché, ancora una volta, l’opinione di Holden non viene presa in considerazione. I suoi dubbi sull’arresto di Pickett Yarborough hanno perso nuovamente importanza nella fretta di porre fine alla disgrazia.

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E voi sapete dove sono i vostri figli?

Questo è quello che la presentatrice del telegiornale di Atlanta chiede a tutti i genitori dopo aver terminato di riportare le notizie. Il fatto che ormai il caso sia diventato di importanza mediatica, come suggerito prima, non fa altro che ostacolare le indagini e impedire che sia propriamente fatta giustizia. La realtà è che la domanda nasconde molto di più di quello che sembra. Vuole essere un avvertimento, una sorta di allarme. Sapere esattamente dove siano i propri figli e cosa stiano facendo in un preciso momento è diventato di importanza fondamentale. Soprattutto se l’ipotesi di prostituzione minorile suggerita da Tanya a Holden, dovesse rivelarsi vera.

È proprio questa la stessa domanda che si pone anche Bill in Mindhunter 2×06.

Ormai la sua situazione familiare è diventata un incubo. Tutto quello che credeva di sapere si è rivelato falso. Il rapporto con sua moglie si sta via via deteriorando perché, nella situazione in cui si ritrovano, cercare di conciliare il lavoro e la famiglia è molto difficile. Non è sempre possibile che lui sia d’aiuto come gli viene richiesto esplicitamente da Nancy.

mindhunter 2x06 brian

Questo è però il momento in cui lei ha più bisogno che lui sia presente: ormai Brian è sempre più chiuso in sé stesso. Il suo comportamento, già molto difficile da decifrare, per un passato mai svelato, peggiora sempre di più, facendo suonare campanelli d’allarme da tutte le parti. Il suo sguardo agghiacciante fisso su una bambina che gioca sull’altalena al parco non è un segnale da sottovalutare. Ma come agire? Come comportarsi?

La preoccupazione di Bill cresce sempre di più durante una serata con il capo dell’FBI in persona, quando questi dimostra interesse per il lavoro sui serial killer.

Ho avuto a che fare con i criminali, come giudice. Molti erano cattivi dall’inizio, da bambini. Fuggiaschi, solitari che non si integravano. L’ho sempre detto quando ne avevo uno giovane e sapevo che era malvagio, avrei voluto dargli l’ergastolo. Glielo leggevo negli occhi.

E così lavoro e famiglia si sono intrecciati, con il costante dubbio che Brian possa diventare come un soggetto della ricerca del padre. La domanda a cui ancora sembra non esserci una risposta definitiva, quella che si chiede se criminali si nasce o si diventa, sembra acquisire più significato in Mindhunter 2×06. Dopotutto è questo lo scopo dell’unità comportamentale dell’FBI: quello di scoprire come prevenire che soggetti disturbati compiano dei crimini.

Se è vero che, fino ad ora, la maggior parte dei criminali intervistati hanno avuto problemi con i genitori da piccoli, cosa potrebbe aver scatenato certi pensieri in Brian? Quanto è stato influente il lavoro del padre?

Il caso di Atlanta e quello di casa Tench hanno finito per prendere il sopravvento in Mindhunter 2×06, episodio che di Wendy e Gregg ha fatto vedere ben poco. Tuttavia, per il momento, ancora su un piano secondario, abbiamo potuto vedere un altro spezzone della vita del BTK. Abbiamo assistito al primo vero momento in cui l’assassino ha, involontariamente, commesso un passo falso. E di certo non sarà il suo ultimo.

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