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Hall of Series INTERVISTA gli eliminati dell’8a serata di MasterChef 12

L’ottava serata di MasterChef Italia 12, il cooking show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy, è giunta al termine e ci avviciniamo sempre di più alla finalissima, in cui scopriremo chi sarà incoronato dodicesimo MasterChef d’Italia. In questa puntata abbiamo visto gli aspiranti chef fare i conti con insidiosi amuse-bouche e con un agguerrito Skill Test, con ospite lo chef pluristellato Enrico Crippa.

A togliersi il grembiule sono stati Lavinia e Francescone, il quale si è tirato la zappa sui piedi dopo essere uscito vincitore dalla Mistery Box, in cui aveva ammaliato i giudici con le sue Nuvole Romane. La ventiduenne piemontese, invece, è caduta sulla replica del difficilissimo piatto dello chef Crippa nell’ultimo livello degli Skill Test.

Anche questa volta, come ogni settimana, abbiamo intervistato i due concorrenti eliminati di MasterChef Italia 12

MasterChef Italia (640×427)

MasterChef è un programma divertente ma anche tanto complesso, in cui i concorrenti sono chiamati a fronteggiare le proprie debolezze e smussare alcuni lati del proprio carattere.

Lavinia: “Io sono entrata in MasterClass con un vestito diverso rispetto a quello che è venuto fuori alla fine. All’inizio tutti pensavano che fossi una persona arrogante, e penso che con il mio percorso abbiano capito che, in realtà, era solo la paura dell’inizio dell’esperienza. Un’esperienza comunque nuova e molto emozionante, in cui hai tanto stress. Non è sempre facile, ma quando ho capito che la chiave di lettura era divertirsi e far finta che tutto il resto non ci fosse, penso che sia venuto furoi il mio personaggio. Ho imparato a convivere anche con le mie fragilità. MasterChef mi ha insegnato tanto su questi temi qua. Sono molto contenta anche di essere riuscita a sbloccarmi e di aver mostrato la mia sensibilità al cento percento quando sono uscita.”

Francesco: “Io non ho filtri, le mie emozioni vengono sempre fuori. Tutto quello che provo lo esterno, non mi tengo niente dentro. Tutto quello che si è visto nel programma è tutto ciò che pensavo in quel momento. Le mie fragilità fanno parte di me, magari tante volte con il sorriso le nascondo ma alla fine escono sempre fuori.

Spesso chi partecipa a MasterChef non ha mai avuto a che fare con programmi televisivi, anche l’esperienza del rivedersi in televisione a distanza di qualche mese dalle registrazioni può fare qualche effetto e mostrare aspetti del proprio carattere che non si conoscevano in precedenza.

Lavinia: “Vedermi in televisione ieri mi ha emozionato esattamente allo stesso modo di quando l’ho vissuta in MasterClass, mi sono rimessa a piangere lo confesso. La parte migliore che è venuta fuori di me in MasterClass è stata la mia autenticità, nel senso che penso mi abbia premiato questo mio lato caratteriale. La parte peggiore è tutto l’insieme di debolezze che vengono fuori nel momento in cui devi cucinare. Sicuramente la parte peggiore che è uscita di me ieri sera è che non sono riuscita a estraniarmi dal fatto di star cucinando davanti allo Chef Enrico Crippa. Mentre con tutti gli altri ospiti sono riuscita a estraniarmi, ieri sera ho visto anche dalle espressioni che facevo che ero agitata, emozionatissima, tremavo mentre cucinavo con lui, quindi questo è stato il mio punto debole“.

Francesco: “Da spettatore mi sono visto come se fossi uno spettatore all’interno del programma. I commenti a bruciapelo sono come quando a casa vedi lo chef ospite e lo cerchi su Google. Mi sono sentito più uno spettatore che un concorrente in tante occasioni, come se fossi a casa. ”

Ovviamente non potevamo fare a meno di parlare dell’aspetto umano e relazionale a MasterChef, soprattutto in questa edizione che ha visto alcuni gruppetti affiatati e alcuni spiacevoli antipatie.

MasterChef
MasterChef Italia (640×427)

Lavinia: “Per me i rapporti umani in MasterClass sono serviti tantissimo, nel senso che al di fuori della gara si passa tanto tempo insieme. Riuscire a trovare delle persone che ti supportano e ti capiscono, perché stanno vivendo la tua stessa esperienza, secondo me in quel momento lì è solo un vantaggi che una persona può avere. Ovviamente si parla sempre di una gara individuale, ognuno pensa ad arrivare alla finale, però sono comunque riuscita a trovare delle persone che mi volessero bene, che capissero le mie fragilità, mi aiutassero a superare i miei limiti e che fossero lì presenti. Con ognuno si è instaurato un rapporto diverso, speciale, unico e sono rapporti che sono sicura verranno coltivati anche al di fuori della MasterClass. Posso affermare che sono tutti rapporti veri e autentici, sicuramente a me sono serviti tanto. Anche perché essendo un gruppo eterogeneo, in cui c’era tanta differenza di età, ognuno dava il suo apporto. Non c’era mai nessuno che voleva prevalere sull’altro, era un confronto sincero che ti aiuta ancor di più a crescere. Io ho visto la differenza tra la prima puntata e l’ultima. I miei compagni mi hanno aiutata a prendere più consapevolezza di me stessa e di quello che so fare. Essendo tutti molto sinceri l’uno con l’altro ci siamo sempre detti in faccia quello che pensavamo.

Francesco: “ Io avevo legato di più con persone che sfortunatamente sono uscite prima. Con le persone che erano rimaste avevo legato di meno e poi in puntata sono emerse un po’ le nostre lontantanze, ma questo mi ha stimolato e mi ha dato ancora più forza. Si è accentuata ancora di più la competizione che penso ci dovrebbe essere in un programma del genere dove vince una sola persona.

Proprio Francescone ha dimostrato di dare il meglio di sé quando si trova sotto pressione, accogliendo a braccia aperte le sfide dei suoi compagni e dimostrando ogni volta di potercela fare. Tranne quando ad avere il vantaggio dell’Invention era proprio lui.

Francesco: “Quando vengo messo in difficoltà e c’è la sfida del “tanto non ce la fai” è proprio lì che mi si aziona il cervello e ci devo riuscire per forza. La prova nella quale sono uscito, in cui teoricamente avevo il vantaggio, semplicemente non era nelle mie corde. Innanzitutto perché non avevo indicazioni: i giudici non è che mi hanno consigliato o suggerito, mi aspettavo di poter essere un po’ più cattivo, invece mi sono ritrovato questo tavolo con tutti questi ingredienti, la maggior parte neanche li conoscevo. Anche la prova lì per lì era complicata, sono stato preso un po’ alla sprovvista, non me lo aspettavo.”

Non poteva mancare una delle domande di rito ai concorrenti eliminati da MasterChef, ossia per chi tifano ora che sono fuori dalla MasterClass.

MasterChef Italia (640×427)

Eravamo particolarmente curiosi di sapere la risposta di Francescone, considerando il misterioso sussurro all’orecchio di Cannavacciuolo. Il mago delle mandrakate, però, si è limitato a dire che non ricorda più il nome fatto. Come è ovvio la cosa ci rende ancora più curiosi di scoprire il mistero.

Lavinia: “Penso che possa essere un trampolino per Bubu che è giovane, ha voglia di studiare, si è messo in discussione, è andato contro i suoi genitori per seguire il suo sogno. Penso che lui se lo meriti. Spero solo che non si faccia intrappolare con le sue stesse mani, perché Bubu è una persona molto emotiva, quello un po’ mi spaventa, ma è assolutamente umano. Tifo per Bubu ed Edo.

Si è parlato anche di futuro, e dello spazio che la cucina occuperà nei progetti dei due concorrenti di MasterChef.

Lavinia: “Io sicuramente ho capito che questa è la mia strada. Ho scoperto che, per quanto io sia à laureata in economia, la magistrale in Professioni Contabili non è il mio futuro. Rimarrò su questa strada, ho scoperto anche grazie a MasterChef qual è il mio talento, grazie a una prova che abbiamo fatto in classe. Ho scoperto la differenza tra fare un lavoro con passione, e fare un lavoro dettato da scelte più razionali.”

Francesco: “Anche per me la strada è questa, i pochi dubbi che avevo non li ho più. Sono molto carico e già sto lavorando per provare ad aprire un ristorante, che è la cosa che mi piacerebbe più di tutte. Per quanto riguarda i menù a metà prezzo ci sto lavorando. Invece di utilizzare i soldi nella ricerca, nei piatti ecc. li provo in altri ristoranti, risparmio tempo nella ricerca provando i loro, magari loro già hanno studiato per realizzare gli accostamenti, io già parto da quella base e devo solo comporre gli accostamenti.”

In conclusione, Francesco e Lavinia ci hanno svelato i difetti e i pregi dei giudici di MasterChef dal loro punto di vista.

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MasterChef (640×427)

Francesco: “Il pregio di Cannavacciuolo è che è una persona che ti fa sentire a casa. Prima di entrare nel programma ero un po’ terrorizzato. Invece Cannavacciuolo è come la persona che sta a casa e ti dà i consigli, gli piace la cucina. Certe volte anche quando parlavamo mi sembrava quasi di parlare con un parente, perché ti fa sentire molto a tuo agio. Difetti non riesco a dirne neanche se mi impegno. Locatelli come pregi ha l’eleganza, può fare la cosa più brutta in cucina e la fa con una classe e con un’eleganza che sembra la cosa più bella del mondo. Il difetto di Locatelli è che magari con il fatto che ha girato tanto, fa piatti più elaborati e usa ingredienti che io per il momento ancora non conosco. Per quanto riguarda lo chef Barbieri, solo con l’espressione ti dice tutto. Io con uno sguardo, prima ancora che parlasse, riuscivo già a capire cosa voleva dirmi. È una persona che ti fa capire le cose, ha molta eleganza e mi piace un sacco. Il difetto Barbieri è che mena come n’ fabbro, cioè quando ti deve rimproverare ci va giù pesante.

Lavinia: “Chef Cannavacciuolo è una persona molto diretta, che ha saputo toccare le mie fragilità. Questo per me ogni tanto era un pregio e ogni tanto potevo vederlo come un difetto. Sicuramente mi ha aiutato a crescere. È stato bravo in questo, lo vedo come una figura paterna. Locatelli è una persona estremamente elegante, con un aplomb invidiabile, molto sensibile e trasmette tutta la passione che ha per la cucina. Anche durante le cucinate cerca sempre di spronarti e fare un piatto che sia all’altezza di quello che lui vede in te. Il difetto di Locatelli beh le orecchie [ndr. ride]. Su Barbieri posso dire che mi ci rivedo molto, per quello che ho conosciuto possono valere i miei stessi, non tutti, pregi e difetti.