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Il successo di Lost spiegato in 5 punti

Sono ormai passati 8 anni dalla fine di Lost eppure è difficile stancarsi di parlare di questa incredibile e rivoluzionaria Serie Tv. Si è a lungo discusso sul significato del finale, sul fatto che la coerenza narrativa con il passare delle stagioni sia presumibilmente venuta meno; se c’è però una cosa su cui tutti coloro che hanno visto la serie ABC sono d’accordo è questa: raramente si è assistito ad una tale caratterizzazione dei personaggi e, conseguentemente, ad un’empatia così elevata con gli spettatori. Questo significa che nessuno che abbia visto Lost può dire di essere rimasto indifferente alle vicende narrate, al passato, presente e futuro dei protagonisti. Su questo punto di partenza, dunque, cerchiamo di capire quali siano i motivi alla base del successo di questa serie, non solo nel periodo in cui andava in onda, ma anche negli anni a venire.

1) La costruzione dei personaggi

lost

Un aspetto riguardo il quale Lost ha dimostrato di essere quasi ineguagliabile è proprio quello relativo alla scrittura e all’inserimento dei personaggi nelle diverse storie narrate. Se da un lato è innegabile la bravura di alcuni attori in particolare (Evangeline Lilly, Terry O’Quinn, Michael Emerson, giusto per fare qualche nome), pensiamo, d’altro canto, che ci troviamo di fronte a un cast corale. Se è vero che sono individuabili dei protagonisti, è anche vero che non c’è un solo protagonista. L’idea di dedicare singole puntate al punto di vista di uno o più personaggi, in modo da poter raccontare i suoi flashback prima e flashforward dopo, è geniale. In questo modo, infatti, empatizziamo non solo con Jack e Kate, ma anche con Sayid e Locke, con Sawyer e Jin, con Desmond e Juliet e molti altri. Inoltre, altro aspetto quasi unico nel panorama televisivo dell’epoca e anche attuale, i vari villain non sono considerabili detestabili proprio perché sappiamo il motivo per il quale hanno fatto le scelte che li hanno portati a diventare così. Esempio tangibile è Benjamin Linus, decisamente il villain della storia ma non automaticamente personaggio negativo.

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