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7 curiosità su L’Attacco dei Giganti, il colossale capolavoro di Hajime Isayama

Attack on Titan, uno dei migliori anime shonen di sempre, sta per volgere al termine. I fan del manga hanno già salutato i protagonisti che tanto ci hanno regalato in termini di incredibili emozioni, insegnamenti, riflessioni sulla vita e sulla libertà, sull’umanità. Mentre aspettiamo di vedere anche gli ultimi episodi della serie animata, celebriamo la colossale opera di Hajime Isayama.

Le curiosità evitano rigorosamente gli spoiler sull’ultima stagione e sul finale del manga.

1) C’è uno spoiler nei primi secondi del primo episodio

attack on titan

Nei primi secondi del primissimo episodio di Attack on Titan A Te, tra duemila anni, Eren vede volare un uccello. È il cormorano, un volatile che vive in prossimità dell’oceano o di laghi di grandi dimensioni. Un dettaglio apparentemente insignificante, ma che rivela la verità che scopriremo solo alla fine della terza stagione: i protagonisti non abitano su un continente, ma su un’isola, l’isola di Paradise. E il mare, che Armin, Eren e Mikasa avevano tanto sognato, assume così un significato diverso.

Questi animali ricorrono nel corso della serie in molteplici occasioni tra scene vere e proprie e sigle. Rappresentano la libertà di volare via, superare le barriere. Per il piccolo Eren, all’inizio della storia, gli uccelli hanno la possibilità di sfuggire all’opprimente realtà delle mura, scoprire cosa si cela all’esterno. Per il giovane Falco, all’inizio della quarta stagione, l’uccello che vola sul campo di battaglia può e deve allontanarsi dalla sconfortante realtà della guerra.

2) La città di Shinganshina esiste davvero

Dalla loro comparsa i giganti hanno divorato quasi i tre quarti della popolazione mondiale. Per scampare alla loro minaccia, i pochi superstiti si sono rifugiati all’interno di tre cinta murarie così alte da impedire ai titani di scavalcarle.

La città di Shiganshina, come anche l’intera ambientazione dell’opera, si ispira a un luogo realmente esistente: la città tedesca di Nordlingen, il cui centro storico è circondato da una cinta muraria. L’antica cittadina ha oltre mille anni ed è una delle tre città della Germania ad aver conservato le sue strutture medievali: i bastioni sono in ottime condizioni e si può accedere al centro da cinque ingressi. Perfino le case e il campanile in stile gotico, alto 90 metri, ricordano in maniera inconfondibile l’architettura del distretto di Shiganshina.

La curiosità di Eren e Armin, il senso di oppressione e il sogno di scoprire cosa vi sia al di là delle mura, invece, nascono dall’esperienza personale dell’autore. Isayama è cresciuto immaginando il mondo esterno al villaggio di Hita, un piccolo paesino circondato dalle montagne, paragonate alle mura del manga.

3) E ancora… uno spoiler nell’episodio 3 della prima stagione di Attack on Titan

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A ripensarci adesso ci viene una stretta al cuore. Ma facciamo un balzo indietro: torniamo all’inizio dell’avventura di Attack on Titan, al terzo episodio. A quando i protagonisti si stanno allenando per diventare dei soldati e sono alle prese con il dispositivo di manovra tridimensionale. Pieni speranze e di rancore, i tre protagonisti si affanno per superare gli allenamenti. Nonostante l’impegno e l’ardore, Eren proprio non riesce a restare in equilibrio. Alla fine dalla puntata, scopriamo che l’istruttore Shadis aveva manomesso di proposito il dispositivo di Eren, come ultimo riguardo per Carla.

In uno dei numerosi tentativi, il protagonista cozza la testa per terra. Qualche scena dopo, lo vediamo seduto al tavolo con la testa letteralmente fumante. All’epoca pensammo semplicemente che si trattasse di uno dei numerosi effetti che vediamo negli anime: tale la rabbia, che gli esce il fumo dal cervello. E invece era un piccolo indizio che ci ha regalato Isayama (uno dei tanti): era l’effetto provocato dalla rigenerazione di Giganti.

4) Sasha sarebbe dovuta morire nel volume 9

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La nostra Ragazza Patata avrebbe dovuto avere vita breve. Il mangaka aveva infatti deciso che sarebbe scomparsa nel volume 9. La sua morte, estremamente brutale, è stata poi scartata. Pare che l’editore, scioccato e provato dopo aver letto la bozza, sia andato in bagno a piangere! Non stentiamo a credere che l’autore avesse ideato una scena massacrante, fisicamente e soprattutto psicologicamente.

Sasha Braus è uno di quei personaggi capaci di portare il buon umore per la sua leggerezza e spontaneità. Dobbiamo ringraziare l’editore di Isayama per averla salvata e averci così permesso di conoscerla meglio, di vederla crescere e maturare. Sasha è il primo personaggio a sopravvivere all’attacco di un gigante senza avere indosso il dispositivo di manovra tridimensionale. Il momento in cui torna al suo villaggio natale e salva la piccola Kaya è fondamentale per la storia in sé e per l’evoluzione di Sasha stessa.

5) Esiste un crossover tra Attack on Titan e gli Avengers

Cosa succederebbe se Captain America si trovasse a dover respingere i titani? Ecco Attack on Avengers, l’originale crossover tra la Marvel e l’universo di Attack on Titan. L’opera è una one-shot di sole otto pagine che ci deliziano con spettacolari immagini degli Avengers impegnati a combattere contro i protagonisti de L’Attacco dei Giganti. Il Titano Corazzato, il Titano Colossale e il Titano Femmina, insieme a un’orda di famelici giganti, si sono lanciati in un’invasione di Manhattan, gettando la popolazione nel panico. Quasi senza successo, i Vendicatori cercano di difendere la città. A soccorrerli giungeranno perfino i Guardiani della Galassia. I supereroi si uniscono per combattere dei nemici sorprendentemente invincibili e che rischiano di radere al suolo l’intera città di New York.

La storia è scritta da Hajime isayama e da Gerardo Sandoval (disegnatore e grafico della Disney/Marvel) ed è il primo manga ufficiale della Marvel.

6) Chi sono il comandate Pyxis e il comandate Erwin?

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Vi siete mai chiesti chi fossero Pyxis ed Erwin quando non ricoprivano il ruolo di comandanti dei due corpi di Guarnigione e di Ricerca? Il primo si scopre essere sposato e avere un figlio. Pyxis fa il suo ingresso trionfale all’inizio della prima stagione, poco dopo che Troast è stata attaccata e che Eren ha scoperto di potersi trasformare in Gigante. E diventa un punto di riferimento. Sembra prendere i ragazzi sotto la sua ala protettiva, si fida di loro quando nessuno lo fa, e decide di rischiare. Sembra che, con lui al comando, non ci sia nulla da temere. E questo perché Pyxis è estremamente umano, comprende la paura e la disperazione.

Il comandate Erwin non è sposato, ma viene anche definito “non single” (secondo l’accezione data al termine dagli occidentali) perché è come se fosse sposato con la causa. E non potrebbe essere diversamente: lui ha offerto tutto per la libertà. Ha sacrificato il suo sogno: Erwin è un essere umano, ma con un animo gigante.

7) Inaspettati riferimenti a Breaking Bad e Game of Thrones

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Ogni rifermento a fatti o persone NON è puramente casuale. Se avete letto il manga di Attack on Titan, o anche solo sfogliato qualche volume, potrebbe esservi capitato di imbattervi in un volto noto, familiare. Magari avere voltato pagina, dando la colpa alla vostra mente che vi tira brutti scherzi, o alla vostra ossessione per quel determinato personaggio. Niente di più sbagliato! L’autore Hajime Isayama ha inserito davvero dei personaggi tratti da alcune serie tv. Nella fattispecie parliamo di alcuni protagonisti di Breaking Bad e Game of Thrones. Come sono apparsi tra le pagine dell’opera cartacea? Nella mastodontica forma di giganti!

Impossibile non distinguere subito Saul Goodman, Tyrion, Jorah, Davos e Arya Stark tra i vari titani. Un omaggio dell’autore, fan delle due serie. Isayama ha anche rivelato che il personaggio di Falco Grice è modellato su quello di Jesse Pinkman (Aaron Paul).

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