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La classifica delle 10 scene più drammatiche di Attack on Titan

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Attack on Titan

Che Shingeki no Kyojin – Attack on Titan nella sua trasposizione occidentale – sia diventato noto al grande pubblico per la crudeltà e la violenza delle sue scene, è cosa ben risaputa. La morte, il lutto e la disperazione sono senza dubbio tra i principali protagonisti di un’opera dalla risonanza mondiale, e anzi costringono lo spettatore a fare i conti con una serie di scene dall’altissimo impatto emotivo, nonché con scene particolarmente disturbanti sia per cosa viene mostrato, sia per il come.

Con una incredibile rapidità, Attack on Titan si è conquistato il titolo di uno tra i migliori anime dell’ultimo ventennio. Il capolavoro di Hajime Isayama ha infatti il pregio di conciliare una struttura tipicamente shōnen, con particolare attenzione per i combattimenti, con tematiche etiche e sociali particolarmente rilevanti sia in occidente che in Giappone. La struttura delle mura concentriche di Shiganshina, ispirata alla città tedesca di Nördlingen, solo per fare un esempio, rappresenta perfettamente la netta separazione tra classi sociali, nonché la crudeltà con cui i potenti schiacciano i più deboli. Con la minaccia di un attacco da parte dei giganti fuori dalle mura sempre presente, la popolazione a ridosso del Wall Maria – il muro più esterno – è infatti considerata come sacrificabile, se questo può permettere agli abitanti dei muri più interni di mantenere il proprio status privilegiato. Di fatto, è innegabile come i giganti non siano gli unici nemici dell’umanità all’interno del mondo distopico architettato di Isayama.

La prima apparizione del Gigante Colossale e del Gigante Corazzato mettono ulteriormente in mostra questa disuguaglianza: rifugiatisi in massa all’interno del Wall Rose – il muro intermedio – i profughi riusciti a fuggire dall’attacco dei giganti sono costretti a lottare per un pezzo di pane, a mettersi l’uno contro l’altro pur di sopravvivere. Tutto questo, mentre all’interno del Wall Sina l’aristocrazia continua a riempirsi la pancia.

Le tematiche etiche e sociali si fanno sempre più presenti man mano che la storia si dipana, fino a raggiungere il loro apice nel rapporto che vede protagonisti da un lato i Marleyani e gli Eldiani dall’altro, chiaro riferimento al periodo della Germania Nazista e alla sottomissione del popolo ebraico.

Con la classifica che segue, abbiamo deciso di passare in rassegna alcune delle scene più drammatiche dell’opera, scene che per il loro impatto emotivo o visivo hanno segnato lo spettatore, contribuendo a rendere L’Attacco dei Giganti una serie cult a pieno titolo.

Perciò, senza ulteriori indugi,

Vediamo la classifica delle dieci scene più drammatiche di Attack on Titan:

1. La morte della madre di Eren

Cominciamo dall’inizio. Non passa molto prima che Isayama comunichi al suo pubblico la vera faccia del mondo che ha deciso di rappresentare: un mondo crudo, violento, senza pietà. Un mondo senza giustizia. È proprio per questo che, sin dal primo episodio della prima stagione, tanto Eren quanto lo spettatore vengono colpiti da una scena dall’incredibile impatto emotivo: il Gigante Colossale e il Gigante Corazzato hanno da poco aperto una breccia sul Wall Maria, permettendo ai giganti di varcare le mura e mietere così migliaia e migliaia di vittime tra la popolazione. È in mezzo a questo caos che Eren, paralizzato dalla paura – e noi con lui, incapaci di distogliere lo sguardo – non può fare altro che assistere inerme al momento in cui un gigante decide di cibarsi della madre, in una delle scene più strazianti dell’intera opera.

Attack on Titan
Episodio 1×01

2. L’annientamento del Team Eren

Durante la battaglia per la liberazione del distretto di Trost, Eren e il suo team sono costretti a dover affrontare diversi giganti sparsi per la città. Impreparato al combattimento, privo di lucidità e mosso unicamente dalla rabbia e dall’odio, Eren decide di separarsi dal gruppo per caricare ciecamente contro uno dei giganti, renstando però gravemente ferito e lasciando scoperto il resto della sua squadra. È a questo punto che la situazione sfugge di mano: Armin viene preso da un gigante e quasi interamente divorato quando Eren, in un impeto di volontà, decide di sacrificarsi gettandosi nelle fauci del gigante e salvando così Armin.

Attack on Titan
Episodio 1×05

3. La morte di Marco

Facciamo un salto in avanti all’episodio 52, La venuta. Eren, sostenuto dal corpo di ricerca, sta cercando di richiudere la breccia all’interno del Wall Maria in modo tale da riconquistare tutti i distretti ormai abbandonati. È nel momento di massima tensione che Marco origlia, per caso, una discussione tra Reiner e Bertholdt, venendo a sapere della loro vera identità. È a questo punto che i tre infiltrati – Annie, Bertholdt e Reiner – condannano Marco a morte certa, privandolo del suo dispositivo di manovra tridimensionale e lasciandolo in balia dei giganti. Il climax emotivo è però raggiunto quando Eren riesce finalmente, con fatica e dopo un’enorme perdita in termini di uomini, a richiudere la breccia all’interno del Wall Maria. È Jean a trovare il corpo senza vita di Marco: la scena è resa ancora più drammatica dalla breve conversazione tra Jean e l’infermiera che si occupa di contare le vittime e segnare, quando possibile, i loro nomi. Entrambi sono paralizzati dalla paura e dalla disperazione, e i loro occhi vitrei, spenti e scavati non possono che essere un diretto rimando a quelli, senza vita, delle vittime.

Attack on Titan
Episodio 1×13

4. Il sacrificio di Erwin per l’umanità

Forse tra le scene più commoventi e concitate in assoluto, al cui centro troviamo uno dei personaggi più amati e meglio studiati dell’intera opera (qui una nostra analisi da non perdere del personaggio), il sacrificio di Erwin è senza dubbio una delle scnee più significative dell’anime. Per fermare l’avanzata del Gigante Bestia, il capitano del corpo di ricerca si trova costretto a prendere una scelta senza precedenti: condurre i suoi compagni a morte certa, nella speranza che il loro sacrificio possa non dimostrarsi vano. Particolarmente significativo è in questo senso il discorso che Erwin pronuncia davanti ai suoi uomini:

È vero, nulla ha più senso. La morte prescinde dai nostri sogni. Prescinde dalla vita felice che noi abbiamo vissuto, o dalle pietre che ci massacreranno. Tutti prima o poi moriremo. Ma credi che la vita sia priva di valore? Che essere venuti al mondo non abbia alcun significato? Pensi lo stesso dei nostri compagni? Che il loro sacrificio non abbia avuto un senso? Non è così. Saremo noi a dare un significato alla loro morte, ai nostri sfortunati e valorosi caduti. Solo i vivi possono ricordarli. Noi moriremo qui, e affideremo il nostro significato a coloro che resteranno in vita. È l’unico modo che abbiamo per opporci e lottare contro questo mondo crudele. Soldati, infuriatevi! Soldati, gridate! Soldati, combattete!

Attack on Titan
Episodio 3×04 seconda parte di stagione

5. La morte di Hannes

Seconda stagione. Disarcionati da cavallo e senza possibilità di riparo, il gruppo di ricerca si trova costretto a fronteggiare giganti senza sosta. È in questa disperata situazione che Eren fa il suo secondo incontro con uno dei giganti che più lo hanno segnato, ovvero il Gigante sorridente, che aveva divorato sua madre proprio all’inizio della storia. In quella occasione, Hannes non era riuscito a fare nulla, paralizzato dalla paura. Con Eren impossibilitato a trasformarsi e Mikasa fuori dai giochi, è però proprio Hannes a scagliarsi contro il gigante, intenzionato a difendere i due. È a questo punto che, davanti ai loro occhi, si para una scena tristemente familiare: bloccato nella morsa del gigante, Hannes viene divorato senza pietà. La scena acquisisce ancora più drammaticità proprio alla luce di tutti i parallelismi che possono essere individuati tra la morte della madre di Eren e quella di Hannes per mano dello stesso gigante. In questo senso, particolarmente intense e significative sono le parole che Eren rivolge a sé stesso in un grido straziato:

Niente! La verità è che non sei cambiato per niente! La verità è che non sei in grado di fare niente! Niente! Mamma… Io, come sempre, non sono in grado di fare niente.

L'Attacco dei Giganti
Episodio 2×12

6. Lo straziante urlo di Bertholdt e la nascita del nuovo Gigante Colossale

Episodio 55, Sole di Mezzanotte. La scena in question è solo il climax di una serie di eventi uno più drammatico dell’altro. Levi ha deciso di sacrificare Erwin per salvare Armin, riponendo le speranze dell’unmanità nelle mani della nuova generazione del corpo di ricerca. È a questo punto che assistiamo all’urlo di Bertholdt che, ormai sfinito e impossibilitato a trasformarsi nuovamente, viene dato in pasto ad Armin in modo tale che lui possa diventare il nuovo possessore del gigante colossale.

In questo caso, la scena è resa ancora più straziante dalle urla di disperazione di Bertholdt, dalle sue lacrime. Come se non fosse già abbastanza straziante, assistiamo anche alle ultime parole che Levi rivolge al suo capitano, ormai privo di vita. Da questo momento in poi, Levi dedicherà tutto sé stesso per mantenere fede alla sua promessa e annientare definitivamente il gigante bestia.

L'attacco dei giganti
Episodio 3×06 seconda parte di stagione

7. Faye Yeager viene data in pasto ai cani

L’episodio 57, Quel Giorno, riprende il flashback sull’infanzia di Grisha, il padre di Eren. Ci viene mostrata la sua infanzia e quella di sua sorella Faye, entrambi eldiani e solo per questa ragione malmenati, discriminati e costretti a vivere in distretti d’internamento come quello di Liberio. La scena in questione ci mostra il momento in cui i due decidono di fuggire dal campo d’internamento senza permesso di uscita per andare a vedere il dirigibile in città – insomma, per mantenere una parvenza di umanità. È a questo punto che due guardie del Dipartimento di Sicurezza di Marley decidono di punire il giovane Grisha per la sua trasgressione, malmenandolo e allontanando sua sorella da lui. Nel flashback subito successivo veniamo a scoprire della morte di Faye, a detta delle guardie trovata morta in riva al fiume il giorno dopo. È però solamente anni dopo che Grisha viene a sapere della vera causa di morte della sorella, data in pasto ai cani.

L'attacco dei giganti
Episodio 3×08 seconda parte di stagione

8. La morte di Zofia e Udo

Facciamo ancora una volta un salto in avanti e arriviamo alla quarta stagione de L’Attacco dei Giganti, e più precisamente al momento in cui Eren decide di attaccare Marley per appropriarsi dei poteri del Gigante Martello. La scena in questione ci mostra il caos generale: la gente fugge in ogni direzione, scatenando il panico e cercando riparo dalla furia distruttiva del Gigante d’Attacco. È in questo caos che Colt, Gabi e Udo scorgono il corpo di Zofia schiacciato dalle macerie.

La scena che segue, tra le più drammatiche ed intense, ci mostra il momento in cui Udo, cercando disperatamente di spostare il masso che aveva schiacciato Zofia, viene calpestato a morte dalla folla in fuga, nella totale incapacità di agire di Gabi e Colt, completamente paralizzati dalla paura.   

L'attacco dei giganti
Episodio 4×06

9. La morte di Sasha

La morte di Sasha è senza alcun dubbio una delle scene più importanti, drammatiche e toccanti all’interno di Attack on Titan. L’assalto di Marley si è ormai concluso e il corpo di ricerca sta tornando indietro a bordo dei loro dirigibili: è a questo punto che Gabi, seguita da Falco e spinta da un forte e incontrollabile senso di vendetta, decide di infiltrarsi all’interno del dirigibile in cui si trovano, tra gli altri, Connie, Jean e proprio Sasha. Impugnando il fucile, Gabi spara a bruciapelo colpendo Sasha direttamente al petto e uccidendola sul colpo. La scena successiva ci mostra il gruppo di ricerca avventarsi su Falco e Gabi e colpirli ripetutamente con calci e pugni. Intanto, vediamo la disperazione crescere nei volti di Connie e Jean, che si ritrovano così costretti a piangere la perdita dell’ennesimo compagno.

Attack on Titan
Episodio 4×08

10. La storia di Ymir

L’ultima scena di cui vogliamo parlare è forse quella più straziante e drammatica dell’intera serie, ovvero quella relativa al flashback sull’infanzia e adolescenza di Ymir, schiava personale di Re Fritz, madre dei suoi figli Rose, Sina e Maria e fondatrice dei giganti di Eldia. Frieda, la sorellastra maggiore di Historia, descrive Ymir come una donna estremamente coraggiosa e altruista, sempre disposta ad anteporre gli altri a sé stessa.

La sua storia è quella di una bambina nata schiava: così come tutti gli altri schiavi, per fare in modo che non parlasse, le era stata tagliata la lingua. Accusata di aver lasciato fuggire un maiale, Ymir viene cacciata fuori dal villaggio, dove trova riparo all’interno di un enorme albero. È proprio lì dentro che entra in contatto con il parassita che le avrebbe donato i poteri del gigante fondatore.

Costretta a lottare per conto del Re Fritz e a mettere i suoi poteri al servizio del Re, Ymir dedica la sua intera vita al suo padrone, arrivando a sacrificarsi per lui.

La drammaticità della sua storia raggiunge il suo apice nella scena in cui Re Fritz obbliga i suoi figli a mangiare il corpo di Ymir, allo scopo di ereditare il suo potere e trasmetterlo di generazione in generazione.

Attack on titan
Episodio 4×05 seconda parte di stagione

Di momenti, scene, frame ma anche interi episodi dalla carica drammatica elevatissima, Attack on Titan ne è pieno.

È un anime che colpisce direttamente allo stomaco, senza trattenersi. Isayama, con rara bravura, è riuscito a mettere in scena la brutalità, la bestialità e la crudeltà dell’uomo verso i propri simili, verso i più deboli. È riuscito a rappresentare, senza filtri e senza censure, la brama di potere dell’uomo, la sua innata tendenza a schiacchiare e prevalere sull’altro. Questa classifica vuole perciò rappresentare solamente una minima parte della complessità che caratterizza l’opera e che l’ha resa una pietra miliare del genere tanto in Occidente quanto in Giappone.

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