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Imma Tataranni – Sostituto procuratore – La recensione del finale della seconda stagione

L’ultima puntata della seconda stagione di Imma Tataranni – Sostituto procuratore ha un titolo evocativo: La donna che perse la testa, che vede tra i protagonisti l’attore Gianfelice Imparato (La bellezza del somaro, Enrico IV). Il titolo si riferisce, ovviamente, al tragico caso che il personaggio di Vanessa Scalera dovrà risolvere. Tuttavia anche la nostra Procuratrice sembra essere piuttosto fuori fase. In questo ultimo appuntamento, infatti, oltre ai grattacapi professionali, Imma ha qualche questione personale da risolvere, che porta il nome di Pietro De Ruggeri (Massimiliano Gallo), Ippazio Calogiuri (Alessio Lapice) e Valentina De Ruggeri (Alice Azzariti). Trasmessa in prima serata su Rai 1 e in streaming su RaiPlay il 13 ottobre, l’ottava puntata di una delle fiction più amate del primo canale ci saluta con un finale appeso a un filo (La classifica delle 15 migliori Serie Tv presenti sul catalogo di Rai Play). Proprio come sospettavamo la settimana scorsa (La recensione della 2×07 – Madonne parlanti e raggiri). L’ultimo appuntamento con il poliziesco diretto da Francesco Amato e liberamente tratto dai romanzi di Mariolina Venezia è stato seguito in diretta da ben 4.366.000 spettatori, 24.1% di share, aggiudicandosi ancora una volta la serata. Il pubblico affezionato già ne sente la mancanza, ma a giudicare dal finale, non sarà l’ultima volta che seguiremo le disavventure professionali e personali della Sostituta Procuratrice di Matera. Vanessa Sacalera ha un nuovo caso di omicidio e delle vecchie rogne da risolvere. Dopo un inizio alquanto bizzarro – una sequenza buia nella procura, seguita da un tête-à-tête delle foto segnaletiche di Saverio Romaniello (Cesare Bocci) e Agenore Mazzocca (Gigio Morra) che si accusano delle rispettive malefatte – saltiamo bruscamente al caso di omicidio: la baronesse Giuseppina Antonini De Raho è stata decapitata (non proseguite nella lettura se non volete imbattervi in SPOILER del finale di stagione di Imma Tataranni – Sostituto procuratore).

Imma Tataranni, finale di stagione: “La donna che perse la testa”

Vanessa Scalera Imma Tataranni finale
Vanessa Scalera

Diretta da Francesco Amato e scritta da Salvatore De Mola, Pier Paolo Piciarelli e Francesco Amato, l’ultima puntata dell’amatissima fiction poliziesca di Rai 1 si conclude con un tragico caso di omicidio. Il corpo decapitato della baronesse Giuseppina Antonini De Raho è stato ritrovato nella sua tenuta da alcuni operai. L’ispirazione per l’omicidio viene nientemeno dalla letteratura. La testa è stata decapitata con un filo di nylon teso tra due alberi, analogamente a quanto accade in Musica per camaleonti di Truman Capote. Ovviamente, solo Imma Tataranni poteva scovare il collegamento. La baronessa correva con la sua moto perciò la testa è rimasta nel casco. Strano ma vero: questa è la prima decapitazione della carriera del Dottor Taccardi, che “festeggia” con delle succose ciliegie Ferrovia.

L’amministratore della tenuta, l’elegante e pacato Vincenzo Musillo (Gianfelice Imparato) si dimostra subito collaborativo. La sua pacatezza e disponibilità a cooperate appare però troppo sospetta. Ma passiamo oltre, a Matera ci sono diverse persone che avrebbero voluto eliminare la baronessa. Ad esempio, i suoi figliastri, Paolo e Gualtiero De Raho (Raffaele Esposito e Andrea De Goyzueta), che avrebbero beneficiato dell’eredità della matrigna. Inoltre, in mezzo c’è anche la questione del nuovo termovalorizzatore e degli imprenditori non proprio avvezzi alla legalità, con cui la baronessa stava facendo affari. Sebbene un leggero astio, Gualtiero ha un alibi e poche ragioni per volerla morta. Paolo, un epicureo nullafacente, andava molto d’accordo con la matrigna, e possiede una moto. Forse proprio quella che Musillo ha sentito sfrecciare la sera dell’omicidio?

Come al solito, Imma e Calogiuri saltano da un indizio all’altro. Interessante il punto di vista del sempre più macchietta Domenico La Macchia (Nando Irene), il quale definisce una moda del momento “stalkerare una donna” – seguito dall’immancabile mano avanti del caso “ma io le donne le amo tutte” – e considera un “movente” il fatto di essere comunista, lottare per le minoranze e andare alle marce della pace. I suoi sospetti, mossi dal solo pregiudizio, sono per il vicino di casa della baronessa, un ex professore universitario di nome Bastiano Proietti (Valerio Malorni). Imma, prontamente, lo smentisce in meno di tre secondi. Eppure, nei suoi deliri, La Macchia potrebbe aver imboccato una pista. L’odio di Proietti verso la baronessa è reale. Bastiano lo ammette: le pale eoliche che la baronessa ha fatto installare hanno deturpato quel paradiso, trasformandolo in una “via crucis” metallica, dove gli uccelli trovano la morte. Bastiano la ritiene colpevole di aver trasformato una scelta ecologica in un business che sta distruggendo l’ecosistema. E ora, la baronessa sta per portare in quelle stesse campagne anche un termovalorizzatore, con la complicità della malavita. L’uomo è scosso. Sua moglie l’ha appena lasciato e sua figlia Cecilia (Susanna Amato) è stranamente taciturna. Questa volta, però, è stato Alessandro Vitali (Carlo Buccirosso) a “trovare la macchia sulla tovaglia” e a scovare il collegamento con la malavita: di mezzo c’è niente meno che… Romaniello!

Dottor Taccardi - Carlo De Ruggieri (640x360)
Dottor Taccardi – Carlo De Ruggieri (640×360)

Paolo era diventato uno dei tanti amanti della baronessa (niente da fare, sebbene le intenzioni progressiste di Imma Tataranni, la scrittura continua a dare giudizi morali sulle scelte personali!); ha cercato anche di ricattarla, hanno litigato, ma non l’ha uccisa. Poi, Imma ha un’illuminazione: Musica per camaleonti di Capote! Guada caso, un libro presente nella libreria di Bastiano insieme al filo da pesca compatibile. Proietti nega, per lui la pesca “è troppo borghese”. La procura, però, non può ignorare le prove e lo trattine. Imma si offre di ospitare per una notte la piccola Cecilia. A cena, in un momento di idillio, la bambina chiede a Imma il favore di dare il suo disegno a Musillo che li ritrae a pesca. A quanto pare, Vincenzo andava spesso a casa dei Proietti, a prendere in prestito dei libri. A questo punto sono tante le domande, ma la risposta è una sola. La donna che perse la testa, dunque, è l’ennesima vittima di un delitto passionale. Musillo si rese conto che la baronessa non era quella ragazza che aveva idealizzato, e per la quale aveva perso la testa, lasciando perfino il suo lavoro per starle più vicino. Doveva fare qualcosa, non le piaceva affatto com’era diventata.

Solo grattacapi per Imma, e un breve momento di quiete

Imma Tataranni - Gabriele e Valentina insieme (640x360)
Imma Tataranni – Gabriele e Valentina (640×360)

Tra un indizio e l’altro, Imma deve pelare tutte le gatte. Pietro ormai è un “libro chiuso”; la nonna vive ancora a casa loro; Valentina è diventata una “criminale” e Calogiuri, ingenuamente, le fa notare che ha la stessa età di sua madre. Imma sta per perdere la testa! Al punto che si sfoga con Diana. Un momento d’amicizia tenero, seppur brevissimo, in cui la Procuratrice si lascia sfuggire che il marito ha il mal di schiena “anche davanti!”. Stranamente, però, le dà anche un consiglio sincero: “Diana, balli benissimo da sola”. Valentina si è chiusa in sé stessa. Stava per infrangere le regole per aiutare Gibril, ma è stata scoperta da tutti. Perfino Gabriele Vitali (Marcos Vinicius Piacentini) le ha voltato le spalle.

A casa tutto va a rotoli. Ma le sue preoccupazioni più grandi sono per il suo matrimonio. Da buona sbirra, Imma scopre che il marito vede un analista. In realtà, la gelosia le offusca la mente e la porta inizialmente a sospettare di un’amante. Fa controllare gli indirizzi del palazzo in cui l’ha visto entrare di nascosto (un abuso d’ufficio vero e proprio!) e scopre che là vive l’insegnante di musica. Imma sta facendo un processo sommario senza prove per via della gelosia. Ha perso la testa. Irrompe nell’appartamento della presunta amante, ma scopre che il marito in realtà vede il dottor Sansoni. In quel momento, Imma capisce che i malori di Pietro erano solo una richiesta di aiuto: fatica a ritrovare fiducia in sé stesso. Perfino la suocera l’aveva capito: tra Pietro e Imma si è rotto qualcosa.

L’ottava puntata di Imma Tataranni sta per finire, ma tutto sembra essere stato sistemato. Finché…

Imma Tataranni, finale di stagione

Valentina ha ritrovato il sorriso, e anche il senno. Propone di assumere Gibril come badante della nonna, così lui ottiene il permesso e la nonna, la casa. Gabriele chiede perdono, si spoglia nudo con un cartello “perdonami” sotto casa di Valentina e si baciano. A quanto pare, Pietro risentiva del successo lavorativo di Imma. Con un puzzle e un abbraccio, però, risolvono la crisi. La cotta per Calogiuri sembra essere superata. La passione tra i coniugi è tornata. Imma invita Pietro a cena, ma lui ribatte “pago io, non scambiamo i ruoli, lo dice anche il dottore” (eccolo, il problema!). Insomma tutto sembra essersi risolto per il verso giusto. Come dice Imma: certe volte la soluzione ce l’hai davanti agli occhi, ma non la vedi.

Romaniello sta per essere scortato in carcere. Calogiuri acconsente a fare una sosta per permettergli di salutare sua figlia (Alessandra Di Martino), la quale vive in un istituto. Ci vorrà poco, il tempo di un abbraccio. Invece finiranno in un’imboscata. Finisce con il sangue Imma Tataranni – Sostituto procuratore 2: Calogiuri è sotto i ferri mentre Romaniello è in condizioni gravissime. In accordo con il fil rouge della puntata, il finale ci lascia appesi a un filo. Un colpo davvero troppo basso se si considera che la fiction con Vanessa Scalera è una delle proposte più amate della rete nonché una delle più brevi. L’appuntamento con la Procuratrice di Matera, infatti, è durato troppo poco. La buona notizia è che ci sarà una terza stagione. Le riprese di Imma Tataranni – Sostituto procuratore 3 dovrebbero iniziare nella primavera del 2023.

Calogiuri e Romaniello - finale Imma Tataranni
Calogiuri e Romaniello – finale Imma Tataranni

Vanessa Scalera è promossa a pieni voti. Siamo piuttosto soddisfatti delle trame verticali crime, ma avremmo voluto che la storia osasse di più, sia con quelle orizzontali (Romaniello è solo un figurante), sia personali. Quello che sembrava essere un complicatissimo problema sentimentale si è risolto con un fugace chiarimento mentre l’eliminazione (temporanea) di uno dei “pretendenti” ha ribaltato l’equilibrio raggiunto. Un vizio della serialità Rai, che sconvolge la trama negli ultimi minuti creando più fastidio che hype. Le fibrillazioni per quella che, dunque, era solo una fantasia vengono archiviate come se nulla fosse. I problemi di autostima del marito di Imma come si dovrebbero risolvere? Lasciandogli pagare la cena? I casi sono stati interessanti, ma le sottotrame orizzontali della seconda stagione ci sono apparse troppo deboli, scontate. La fiction vorrebbe osare, ma si ferma sempre sul più bello, bloccata dai luoghi comuni e da dinamiche consumate.

Non c’è dubbio che Imma Tataranni abbia conquistato il pubblico Rai, guadagnandosi quindi un meritato rinnovo. Secondo Vanessa Scalera: “Imma piace perché è vera. Penso che il pubblico femminile si rispecchi in lei perché non è perfetta e ha il coraggio di essere se stessa”. Siamo d’accordo con l’attrice, per questo vorremmo che nel prossimo appuntamento ci siano più risposte e meno cliché.