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Gossip Girl 1×10, 11, 12 – La Recensione: xoxo e felice anno nuovo

Hello, followers! Gossip Girl here.
Your one and only source for the truth behind the scandalous lies of New York’s elite. Been a minute. Did you miss me? I know I’ve missed you. Though you’re probably going to wish I’d stayed away when I’m done. Because I can see you. Not the you you’ve oh-so-carefully curated. The real you. The one hiding just outside the edge of frame. Well, it’s time to reframe that picture. You’ve gotten away with everything a little too long. Now that I’m back, I’m gonna feature your finstas, surface those subtweets, and crack your caches. You can’t hide from me. Never could. And to prove it, there’s a big secret amongst the ruling class at Constance Billard. And as you will soon come to know, no good secret goes unpublished. Watch this space. Or don’t. You’ll hear about it soon enough either way.
Till the, XOXO Gossip Girl

Eccoci arrivati al rush finale! Dopo dodici episodi, è arrivato il momento di tirare le somme su questa prima stagione di un reboot che è stato accolto tra gioie e perplessità. Gossip Girl è tornato quest’anno con nuovi personaggi, nuovi drammi e, appunto, una nuova blogger misteriosa. Insomma, perché misteriosa come abbiamo visto dal primissimo episodio non lo è poi così tanto, almeno per noi spettatori. Partendo da premesse alquanto opinabili, Gossip Girl 2.0 assume i volti dei professori della Constance, stanchi di venire osteggiati e surclassati e pronti a dare una lezione ai giovani viziati dell’Upper East Side. L’illuminazione arriva in particolare alla Keller, docente di letteratura inglese, che decide di creare un nuovo profilo (non più il blog ma IG) per rispolverare una presenza familiare ma dimenticata da tempo. Inizia così una nuova storia e protagonisti sono cinque amici di lunga data più una sorella venuta da Buffalo.

ATTENZIONE! Se non avete visto il settimo, ottavo e nono episodio di questo nuovo Gossip Girl vi consiglio di tornare più tardi.

Gossip Girl

Nello scorso episodio (qui potete trovare la recensione) abbiamo lasciato il gruppo alle prese con lo scandalo riguardante Julien che, nel decimo episodio, deve proprio fare i conti con una notorietà irrimediabilmente distrutta. Per quanti sforzi faccia per riabilitare il proprio nome, Julien vede il mondo attorno a sé sgretolarsi lentamente tra bugie e cospirazioni. Il rapporto con Zoya è sempre più altalenante, una costante abbastanza noiosa che ci ha tenuto compagnia per dodici episodi. Persino il rapporto con Obie e Audrey perde di importanza e verve: il primo proclama amore eterno, salvo poi ricredersi dopo aver frequentato una nuova ragazza per dieci giorni (sudista e con problemi alcolici tra l’altro); la seconda è troppo presa dalla triade che vuole formare a tutti i costi con Aki e Max per comportarsi realmente da amica.

Qualcuno ha paragonato il rapporto tra Julien e Audrey a quello tra Blair e Serena, io vorrei vivamente che quel qualcuno si riguardasse la serie tv originale.

Gossip Girl era trash, lo era davvero anche se in maniera decisamente più intelligente di questo show farcito di fan service e politicamente corretto. Eppure, un elemento ha sempre rappresentato il cuore pulsante dello show e non è mai venuto meno alla propria morale: l’amicizia tra Serena e Blair. Anche nei momenti più oscuri, le due hanno difeso strenuamente la propria amicizia. Si, anche quando volevano uccidersi. Di quel rapporto viscerale in questo nuovo show non c’è traccia. Né nella sorellanza tra Zoya e Juliem né nell’amicizia paventata tra quest’ultima e Audrey. Perché, in un’ultima analisi sono giunta alla conclusione che in questo Gossip Girl non esista nessun personaggio positivo.

Gossip Girl

Ognuno agisce in maniera totalmente arbitaria ed egoista, portando avanti un progetto personale in cui il gruppo è solo il paravento dietro cui nascondere un egocentrismo sconfinato.

Ed è questo elemento costante, noioso e fastidioso che rappresenta il più grande deterrente dello show. Non esiste un gruppo al quale affezionarsi, un’amicizia da portare avanti o, persino, un amore per cui tifare. Ogni singola scelta narrativa viene portata avanti e accantonata nell’arco dello stesso episodio, come un bambino capriccioso che voglia giocare con più giocattoli contemporaneamente. Il pathos che potrebbe suscitare la triade manca di costruzione, il rapporto tra Zoya e Julien è stato schizofrenico per tutto il tempo, l’endgame tra Julien e Obi è stato abbozzato come un omino stilizzato e anche la relazione tra il ragazzo e Zoya è stata facilmente dimenticata. Ricordiamoci, però, che quello al quale abbiamo assistito per dodici episodi avviene, all’incirca, in meno di un anno.

Le idee sono interessanti, i personaggi posseggono un margine di approfondimento che vorremmo vedere esplorato ma manca la volontà. Julien e Max si ergono come migliori personaggi di questa prima stagione, gli unici che risultino un tantino più coerenti e comprensibili nella loro costruzione, anche se non lo prenderei come un complimento. Risulta deleterio che i momenti più alti di una serie sia quando viene fatto riferimento alla sua controparte originale.

Questa Gossip Girl si protrae stanca, affidandosi sulla strada facile del citazionismo e della pop culture ma il pubblico non abbocca così facilmente. Quello che possiamo augurarci per la seconda stagione è più dramma consapevole.

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