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Ripassando Game of Thrones: le sei stagioni a confronto

#4 La vendetta è un piatto che va servito freddo

Ripassando Game of Thrones: le sei stagioni a confronto

Ebbene, abbiamo capito che le prime cinque stagioni sono state un disastro per la famiglia di Grande Inverno, ma come preannunciato più e più volte la ruota gira per tutti.

Nella sesta stagione ci è stato concesso un tripudio di gioie e piccole e non troppo devastanti perdite. L’ascesa dei Lannister si è conclusa, mentre gli Stark sono solo al principio. Sono tanti i torti da vendicare, a partire dalla decapitazione di Ned.

Per esempio potrebbe non essere del tutto casuale il fatto che il defunto re Joffrey Baratheon sia morto soffocato tenendosi convulsamente il collo, proprio quel collo che fece tagliare al povero Ned. Mentre Jon Snow che punisce i suoi traditori, come probabilmente avrebbe fatto molto volentieri anche Giulio Cesare avesse avuto una Melisandre a sua disposizione, è soltanto un assaggio della vendetta nella sesta stagione.

110 giorni dall'inizio della settima stagione di Game of Thrones è forse il caso di cominciare il nostro complicato ripasso attraverso tutti i sessanta episodi

Di seguito abbiamo infatti il meraviglioso parallelismo che ci dona Ramsay Bolton. Il nostro sadico eviratore seriale preferito pugnala il padre esattamente come quest’ultimo aveva pugnalato Robb Stark, ed io ammetto di aver sussultato nel vedere il contrappasso dantesco realizzarsi tanto perfettamente, ma ancora non sapevo che il meglio doveva ancora venire.

Arya Stark è la vendicatrice per eccellenza, la Batman di Westeros, il Darth Vader femminile con tutti gli arti inclusi. Era nessuno, ma poi è tornata e con lei la nostra sete di vendetta.

Arya uccide Walder Frey con un’arte tale da farci godere fisicamente del dolore di uno dei personaggi più abietti della serie. Il meraviglioso parallelismo con cui gli taglia la gola ci riporta alla memoria le Nozze Rosse. La devastazione, il trauma, il dolore. E poi la vendetta che mai è stata più dolce in Game of Thrones.

Ripassando Game of Thrones: le sei stagioni a confronto

Il grido di battaglia degli Stark riecheggia nelle nostre menti. Quando verrà l’Inverno non ci saranno rose, né leoni o cervi, ma saranno gli ululati dei lupi ad echeggiare nelle tenebre. E così il momento in cui Jon Snow viene acclamato King in the North chiude perfettamente quest’ascesa meravigliosa, ma un’ombra si allunga verso Jon e Sansa.

L’ultima volta che qualcuno era stato acclamato Re del Nord era morta mezza famiglia, per cui incrociamo le dita e speriamo che Sansa sappia davvero avere a che fare con Ditocorto.

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