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From – Finalmente una serie che fa paura sul serio

Siete pronti ad avere veramente paura? From – disponibile su Paramount+ – è una serie drammatica che mescola sapientemente horror e fantascienza spruzzandoci sopra ampie dosi di tensione claustrofobica. Articolata (per ora) in due stagioni, From immagina una città dove è impossibile sfuggire mentre le creature notturne che la minacciano sono implacabili. Una piccola e sconosciuta cittadina nel mezzo degli Stati Uniti è una vera e propria trappola per chi ci arriva. Per tutti coloro che vi entrano è impossibile uscire ma diventa sempre più difficile sopravvivere visto che è assediata da terribili creature notturne che arrivano dalla foresta circostante. Ma è la stessa città a nascondere dei segreti che per i visitatori si rivelano mortali.

Se qualcuno ha subito pensato a Lost fa bene: il punto è che a distanza di vent’anni dalla geniale creatura di Lindelof e Abrams non si tratta più di plagio ma di ispirazione, un po’ come succede per l’Odissea o i Promessi Sposi. Il mistero c’è e non si vede, e sembra che noi spettatori non aspettiamo altro: si intravede in controluce qualcosa che va oltre quello che si narra, ma solo dopo dieci episodi è chiaro cosa ci sia. O almeno, che qualcosa ci sia. Certo, c’è Lost così come c’è Wayward Pines, ma anche Twin Peaks e i suoi numerosi figli: ma c’è anche analisi sociale, voglia di addentrarsi dentro e fuori i comportamenti, lucide disamine di gruppo e uno psicologismo che non vuole diventare spicciolo ma solo riuscire a coinvolgere anche lo spettatore più distratto.

From (640x360)
From (640×360)

Paura e inquietudine

From è un buon esemplare di serie high concept, incentrata su un mistero intricato e astruso che tiene in scacco gli abitanti di un villaggio isolato. I suoi residenti sono passanti che sono rimasti intrappolati lì, che qualcosa di magico e sinistro ha impedito di allontanarsi dal perimetro della cittadina. Lo show ha originariamente attirato l’attenzione degli amanti della serialità – e non necessariamente anche dell’horror – perché i produttori sono fratelli Anthony e Joe Russo, per intendersi, quelli della saga Marvel degli Avengers. Di supporto alla storia – un soggetto originale – di John Griffin, un nutrito gruppetto di attori capitanati da Harold Perrineau (guarda un po’ proprio ex attore di Lost) finalmente in un ruolo da protagonista.

Nei panni di Boyd è uno dei personaggi sviluppati meglio di questo thriller psicologico corale che indaga l’influenza della paura e della claustrofobia sui piccoli gruppi, minati dalla paranoia, dalla diffidenza e dalla disperazione. E nel caso di From i motivi per soffrirne sono tutti giustificati: tra le creature che terrorizzano i cittadini e la legge del taglione che vige in paese c’è davvero da tremare. Gli autori mettono molta cura nella costruzione dell’atmosfera e soprattutto indugiano nel gore con innegabile gusto. Il paesino è spoglio e desolato, i dintorni boscosi fitti e disabitati, i cadaveri orribilmente mutilati abbondano e la telecamera si sofferma generosamente su corpi sventrati e maciullati. E i mostri, che sembrano semplici ritornanti, assumono le fattezze di fantasmi raccapriccianti quando si lanciano sulle vittime da divorare.

From (640×360)

From: oltre la paura c’è molto altro

From bilancia perfettamente la paura generata dall’attesa, dall’impotenza e da una tensione sommessa con i jumpscare da splatterfest che volentieri si concede. Lo show lascia allo spettatore quella drammatica sensazione, alla fine di ogni episodio, di rimanere all’asciutto, di aver sfiorato una svolta o la risposta a un mistero solo per vederselo sottratto all’ultimo secondo. È senz’altro intrigante, e la serie adotta questo espediente molto meglio di svariate altre storie ambientate in paesini attanagliati da un mistero dai quali non si può sfuggire. Spesso infatti nel caso dei small town mystery alla Wayward Pines l’interesse del pubblico si sgonfia tanto in fretta quanto si era formato l’hype iniziale.

Quando siamo messi di fronte all’horror noir americano di provincia abbiamo sempre il timore di imbatterci in una boiata: è la sindrome di Lost. Per fortuna i creatori di From hanno costruito la storia meticolosamente, donando ai personaggi spessore e un passato che ne avvalora scelte e azioni. Insomma, From sta qui a dimostrare che si può ancora oggi creare qualcosa di nuovo e appassionante ibridando i generi e i sottogeneri e riecheggiando storie già sentite, con la forza dell’intelligenza e dell’inventiva: perché si affiancano le caratteristiche narrative generaliste alle paure più profonde dell’uomo, ma in maniera mai banale e sempre estremamente, assolutamente sincera.

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