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Phoebe Buffay ci ha preso in giro per dieci anni?

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Friends

Una grande comedy non è mai solo una comedy. È, soprattutto, una grande avventura da vivere con leggerezza, senza perdere di vista i mille volti di una storia. È stato così in tantissimi casi, e non può non essere così se si parla di Friends. Ne avevamo parlato qualche tempo fa in un articolo dedicato alle “conseguenze” che ha avuto su un’intera generazione e su quelle successive, fino a diventarne il manifesto più sincero. Ma non basta. Perché Friends fa parlare di sé ancora oggi. Con svariate teorie che mirano a stravolgere, più o meno legittimamente, il punto di vista che abbiamo in relazione a personaggi e avvenimenti. Si cerca, ad ogni costo, un lato oscuro, più vivo nelle storie raccontate successivamente che nei 236 episodi andati in onda. Succede, soprattutto, se si prende in esame l’anima più misteriosa della serie, Phoebe Buffay.

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Se ne sono dette tante, strappandoci spesso una risata. Si è teorizzato davvero di tutto. Certe volte seriamente, certe altre no. Si pensa per esempio che Phoebe fosse in realtà un alieno dotato di teletrasporto perché sarebbe comparsa contemporaneamente a casa di Monica e al Central Perk nel corso del primo episodio della prima stagione, e in fondo è divertente immaginarlo anche solo per un secondo. Così come sognare che abbia fatto sesso di nascosto con Joey per dieci anni, salvo poi scoprire che l’idea fosse figlia di una proposta di Matt LeBlanc. Ma c’è chi ha fatto sul serio e ha fatto un tentativo per sostituire le risate con le lacrime.

Qualche tempo fa, per esempio, Marta Kauffman, autrice di Friends, era stata interpellata per parlare della teoria più dark riguardante la sua creatura. Qualcuno aveva ipotizzato infatti che Phoebe fosse in realtà una senzatetto tossicodipendente e che le vicende narrate non fossero altro che il frutto di una fervida immaginazione, mentre la povera homeless guardava i clienti del Central Perk dalla finestra. La Kauffman smentì indignata, e non è difficile comprendere il motivo. Ma un quesito resta, a prescindere dalle premesse: Phoebe Buffay è davvero il personaggio che abbiamo amato follemente in Friends? Oppure ci ha preso in giro per tutto il tempo?

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Se l’è domandato un utente su Reddit, scatenando un interessante confronto. Con una tesi di fondo: Phoebe non era la ragazza svampita e fuori dal mondo che abbiamo conosciuto. In realtà era un genio. Forse non ha tutti i torti. Pur avendo avuto un’infanzia più che tormentata che l’ha portata a dover sopravvivere per strada in compagnia della sorella Ursula, l’assenza di un buon grado di istruzione non le ha impedito di diventare una ragazza brillante con cui poter affrontare ogni argomento, seppur spesso in modo assurdo. Phoebe parla correttamente italiano e francese e una volta è persino riuscita a mettere in discussione le convinzioni di Ross sull’evoluzionismo.

L’utente si concentra soprattutto su questo aspetto: una persona che porta avanti delle argomentazioni talmente convincenti da scalfire le sicurezze di un rinomato paleontologo sull’argomento principe dei suoi studi ha un’intelligenza fuori dal comune? Una risposta è d’obbligo: Phoebe non ha confutato le tesi di Darwin e non aveva intenzione di farlo. Voleva solo divertirsi e instillare un flebile dubbio in una persona che non aveva mai affrontato la questione da un punto di vista originale. Ma in fondo la sostanza non cambia, anche se avvalora una tesi diversa da quella portata avanti su Reddit.

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Probabilmente Phoebe Buffay non era un genio rilassato senza ambizioni che mirava unicamente a prendersi gioco del prossimo. Era geniale, senza pensare al senso letterale del termine. Il suo essere così assurda le ha permesso di divertirsi alle nostre spalle per dieci anni, e ci ha fatto divertire a sua volta. Quindi sì, ci ha preso in giro. Eppure le teorie, in questo caso, non servono. Phoebe è sempre stata davanti ai nostri occhi, e il nostro punto di vista non cambierà in relazione ad un presunto quoziente intellettivo straordinario. Non è necessario. Perché questo articolo evidenzia il vero lato oscuro di un personaggio con pochi eguali, a modo suo unico. Capace di prenderci in giro, non solo per dieci anni. Lo fa ancora oggi, ogni volta che le sue stranezze evocano le ipotesi più strampalate.

Antonio Casu 

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