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Friends: vi racconto come (e perché) mi sono innamorata

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Chi non ha mai visto un episodio di Friends?

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La serie è andata in onda per dieci anni, cominciando nel 1994 e concludendosi nel 2004. Dieci anni sono un sacco di tempo per una serie tv, soprattutto per le comedy che rischiano – dopo un po’ di tempo – di diventare noiose, finendo per perdere ascolti perciò cosa ha reso Friends così piacevole e divertente senza finire nel triste abisso del dimenticatoio di serie tv? Ve lo dirò raccontandovi una storia.

Era una calda sera d’estate, come al solito non riuscivo ad addormentarmi. Vegetavo sul divano, muovendo solo la testa per seguire la direzione del ventilatore e il pollice per scorrere le notizie sul mio telefono quando, ad un certo punto, mi imbatto in un articolo che parlava della messa in onda della suddetta serie su Netflix. Al che, incuriosita, ho deciso di incominciare dall’inizio e seriamente Friends.
Fin dal primo istante, mi sono subito appassionata e – sarò sincera – c’ho messo davvero pochissimo per finirlo tutto.
Infatti mi sono subito affezionata ad ognuno dei personaggi, ovviamente prediligendo l’immensa Phoebe Buffay che è senza dubbio il personaggio migliore di tutti i tempi.
Phoebe è genialità. Phobe è ingenuità. Phoebe è cattiveria. Phoebe è spontaneità. Phoebe è divertimento. Phobe è dio.
Tutti vorrebbero avere un’amica come lei, qualcuno che non ha problemi a dirti che il vestito che indossi ti fa sembrare una battona di basso borgo; qualcuno che farebbe di tutto per te (soprattutto se sei Joey Tribbiani); qualcuno che ti vuole sinceramente bene ed è leale con te in qualunque occasione anche se questo significa rischiare di capitare in situazioni un po’ fuori dal comune – come d’altronde è Phoebe.
Poi c’è Joey Tribbiani.
Joey è molto ingenuo, così ingenuo da poter essere considerato stupido. Ok, cercavo di essere gentile perché lo amo, ma Joey è stupido. Ha permesso ad uno sconosciuto di entrare in casa sua e derubarlo, fornendogli anche un modo per farlo. Joey è bellissimo e per questo ha un sacco di donne, motivo per il quale il suo unico rapporto serio lo ha con il cibo, cibo che per lui è sacro. Joey – proprio come Phoebe – è molto leale, soprattutto nei confronti del suo migliore amico Chandler Bing.
Chandler Bing è fantastico, Chandler è meraviglioso. Chandler è sarcastico e quasi sempre fuori logo. Chandler assume delle espressioni che ti fanno scompisciare dalle risate e io ancora aspetto il giorno in cui lo candideranno agli Oscar. Chandler è dolcissimo ed è fedelissimo alla sua Monica.
Monica Geller è la persona più competitiva che esista sulla faccia della terra, ha un’ossessione per la pulizia e una forza sovraumana che le permette di tener testa a tutti. Monica vuole diventare uno chef ed è intenzionata a fare di tutto per poter raggiungere il suo obiettivo. è inoltre la sorella minore di Ross Geller.
Ross Geller è un paleontologo e all’inizio può apparire un po’ strano. E’ sfigato in amore e celebre è la sua cotta per Rachel Green che poi diventerà – grazie a Zeus! – la sua compagna per la vita come tutti saprete e se non lo sapete SHAME ON YOU. Inizialmente  trovavo la sua fissazione per Rachel abbastanza fastidiosa, ma non posso non ammettere che pian piano mi sono ricreduta e infatti li shippo come non so cosa.
Rachel Green all’inizio della serie era il mio mito: scappata dal suo matrimonio ha lasciato tutto e tutti e ha cercato asilo presso una sua amica che non vedeva dai tempi del liceo e che avrebbe potuto benissimo lasciarla col culo per terra.

Rachel è divertente e ambiziosa, è negata a fare qualunque cosa. Rachel è esilarante e un po’ cattivella, è disordinata e un po’ svampita e per questo io la adoro, non quanto Phoebe, ma l’adoro. Ho odiato tutti i suoi fidanzati tranne Ross perché è la sua soulmate e punto, non si discute.
Ho amato questa serie perché è divertente, perché è ironica, perché è piacevole ed istruttiva. Inoltre è molto facile identificarsi con ognuno dei personaggi che ogni giorno cercano di sopravvivere nel mondo degli adulti, pur conservando dentro quella genuinità tipica dei bambini. Assieme ai personaggi io sono cresciuta, diventando sempre più consapevole di essere prossima al mondo degli adulti, mondo che sembrerà meno spaventoso se avrò degli amici che saranno “there for me”.