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Le 5 migliori Serie Tv di sempre tratte da un film

I film sono un lago di storie da cui si attinge ben volentieri per dare vita a serie tv più o meno ispirate. Questo lago è pieno zeppo di racconti da adattare, modificare o ritrasformare attraverso una chiave di volta diversa e unica. Nel corso degli anni ci sono stati numerosi tentativi falliti ma anche parecchi successi e i titoli che abbiamo deciso di inserire in questa lista rappresentano il meglio del meglio. Siamo però molto curiosi di sapere cosa, a vostro parere, manca e cosa magari non avreste inserito. Insomma, dopo la lettura di questo articolo passiamo a voi la palla.

Ecco quindi le 5 migliori serie tv ispirate a un film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita!

1) Fargo

fargo
Fargo (640×360)

I fratelli Coen sono, ormai da parecchi anni, sinonimo di una cinematografia d’autore in grado di coniugare sapientemente il genere commedia a quello thriller. Ciò che ne viene sempre fuori sono pellicole dalla potenza espressiva in grado di trasmettere messaggi in maniera sottile ma efficace. Se un film come Non è un paese per vecchi rappresenta uno dei punti più alti della drammaturgia cinematografica moderna, Fargo è l’emblema di una dark comedy senza eguali. La serie tv, creata da Noah Hawley, può muoversi lungo strade decisamente diverse, ma l’ironia grottesca dell’opera originale vive più che mai. Anche nello show ci troviamo di fronte a uomini inetti, incapaci di accettare la loro inferiorità e, per questo motivo, frustrati e in lotta contro il mondo. Nel film del 1996 era il venditore d’auto di nome Jerry l’artefice del suo stesso tragicomico destino. Nella serie antologica sono diversi i protagonisti che, a ogni stagione, si passano il testimone. Da Lester, che assolda involontariamente un sicario, ai gemelli Ray e Emmit Stussy, divisi per carattere e stili di vita ma uniti da una uguale minaccia.

Gli eventi raccontati nella serie tv, così come nella pellicola, sono roba seria, eppure non si riesce a non riderne. Il susseguirsi delle vicende che si intrecciano le une con le altre è così assurdo da sembrare incredibile, un po’ come la trama di Burn After Reading altra dark comedy brillante firmata da fratelli Coen. Molto interessante notare poi come, parallelamente allo spirito del film, anche nella serie tv ogni stagione si chiude su una sorta di lezione morale. Una massima non scritta che aleggia nell’aria e rimane nella testa dello spettatore anche molto tempo dopo la visione.

2) Cobra Kai

Cobra Kai (640×360)

Karate Kid è stato uno dei grandi cult anni Ottanta. Uno di quei film capaci di raggruppare attorno a sé un nutrito numero di appassionati grazie a una trama semplice e a tematiche universali che, si spera, non passeranno mai di moda. Karate Kid affrontava temi universali come l’adattamento a un nuovo ambiente, la lotta contro l’ingiustizia, la perseveranza e la crescita personale. Nella rivalità tra il giovane Daniel e i cattivi ragazzi della Cobra Kai, guidati da Johnny Lawrence, veniva raccontata la storia di un ragazzino che cercava solo di trovare il proprio posto nel mondo e di farsi valere contro i bulli di turno. In questo viaggio di formazione, un ruolo fondamentale era giocato da Mr. Miyagi, simbolo del maestro di karate per eccellenza che è passato alla storia del cinema con la sua frase cult “metti la cera, togli la cera”.

Nel 2018 viene quindi prodotta una serie tv ispirata proprio a quel film cult, in cui ritroviamo i giovani protagonisti ormai cresciuti. I “vecchi” Johnny Lawrence e Daniel Larusso fanno da maestri a una nuova generazione di ragazzi che ha bisogno del karate per trovare la propria voce e farsi ascoltare. In questa commistione tra passato e presente, Cobra Kai riesce a rendere lo stile dello show anni Ottanta di nuovo alla moda. La nostalgia gioca qui in casa ma senza per questo perdere di vista il nuovo pubblico al quale vuole rivolgersi. Un pubblico che rimane comunque figlio di una cultura, di una società e di un periodo storico in continua trasformazione.

3) Bates Motel tra le migliori serie tv di sempre ispirate a un film

Bates Motel (640×360)

Ispirata alla vicenda di Norman Bates, il protagonista di Psycho, la serie tv si configura soltanto come un prequel vagamente collegato, e con il progredire delle stagioni emerge chiaramente come siano due narrazioni radicalmente distinte, ognuna con una propria vita e identità distintiva. Se Psycho, seguendo lo stile distintivo di Alfred Hitchcock, si basa interamente sull’effetto sorpresa con la sua rivelazione finale che sconvolge gli spettatori ed è così divenuta leggendaria, Bates Motel si focalizza sull’interiorità dei suoi personaggi e sul loro sviluppo emotivo. La narrazione procede a tratti con una lentezza che potrebbe apparire inizialmente poco coinvolgente. La trama di Bates Motel segue le vicende di Norma e Norman Bates, madre e figlio che decidono di iniziare una nuova vita nella cittadina di White Pine Bay, nell’Oregon. Assumono la gestione di un motel tutto loro, con l’obiettivo di cancellare gli orrori del passato. Tuttavia, Norma e Norman non sono persone comuni e il loro nuovo inizio si trasforma gradualmente in un lento declino verso un destino già scritto.

Il legame tra Norma e suo figlio è distorto, e la sua costante smania di proteggerlo dal mondo ha un effetto controproducente, impedendo al ragazzo di connettersi e comprenderlo. Norman si trova intrappolato in una sorta di campana di vetro, accuratamente costruita dalla madre, in cui ogni cosa rimane immutata. Con il passare delle stagioni, Norma si rende conto del suo errore, ma quando cerca di allentare i legami con il figlio è ormai troppo tardi.

4) 12 Monkeys

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12 Monkeys (640×360)

Si tratta di una delle migliori serie tv ambientate nel futuro, oltre che di uno show sfortunatamente davvero poco conosciuto ma che farà innamorare tutti gli appassionati del genere. La storia ruota attorno al viaggio di Cole, venuto da un futuro post-apocalittico per fermare la distruzione che si è abbattuta sul suo presente. Utilizzando un pericoloso e mai testato metodo per viaggiare nel tempo, Cole arriva ai giorni nostri, la sua missione è localizzare e distruggere la fonte di una piaga mortale che decimerà l’umanità del 93.6%. Ma il nostro protagonista riuscirà a salvare l’umanità o questa è condannata per volontà del destino? 12 Monkeys, come già avvenuto nel film originale di Terry Gilliam, si svolge tra il presente ed il 2043 esplorando i temi del fato, dell’amore e delle seconde possibilità. 

La maggior parte della trama rimane pressoché identica, se si escludono eventuali approfondimenti riguardanti i viaggi nel tempo e i suoi paradossi. A cambiare notevolmente è invece lo stile dello show rispetto a film. Se la pellicola di Terry Gilliam si contraddistingueva per l’estetica originale del resista, sempre molto eccentrica e caotica, la serie tv ha sviluppato il suo approccio visivo distintivo anche se con alcuni richiami al film. L’uso di effetti visivi più sofisticati, la cura per i dettagli nella rappresentazione di diversi periodi temporali e l’evoluzione del design di alcuni personaggi sono aspetti che differenziano il suo stile da quello del film originale.

5) Westworld

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Westworld (640×360)

Westworld sfugge all’etichetta di semplice adattamento e tra le serie tv più ispirate a film rimane un caso unico. Malgrado il declino avuto durante la terza stagione (di cui vi abbiamo parlato in questa lista come uno dei motivi per cui, purtroppo, non ci manca più)

Si tratta di una vera e propria saga televisiva ambientata in un parco a tema (e, successivamente, non solo) dove i milionari indulgono nei loro istinti più bassi, mentre i robot acquisiscono consapevolezza di sé. Un intreccio narrativo complesso, avvolto da misteri, offre lo sfondo a una storia che esplora il concetto di libero arbitrio e il valore della vita, sia essa quella degli umani o dei robot. È evidente come la serie tv creata da Jonathan Nolan e Lisa Joy sia radicalmente diversa dal film del 1973. Nel primo caso, si trattava di un film di intrattenimento adatto al vasto pubblico. L’umorismo presente nel film di Crichton è quasi completamente assente nella serie tv, che si distingue, anche a livello della fotografia, per toni notevolmente più oscuri e freddi.

L’opera del 1973 si conforma alle esigenze della sua epoca e del suo pubblico, focalizzandosi sull’intrattenimento e sull’entusiasmo del momento. Westworld, come serie tv, nasce in un’era in cui la serialità diventa più cinematografica e allo stesso tempo più approfondita e introspettiva. Nel film, la rivolta delle macchine non ha origini filosofiche, ma piuttosto è il risultato del passare del tempo, con la gestione del parco che ha permesso ai computer stessi di assumersi il controllo della programmazione degli host. Nessun umano comprende completamente il loro funzionamento, e allo spettatore non viene fornita una chiara spiegazione su come inizi la ribellione.