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Il film più imbarazzante di 10 grandi attori delle Serie Tv

Non sempre la carriera di un attore può essere composta da soli film encomiabili. Capita anche alle grandi star di prendere qualche scivolone, soprattutto se si è agli inizi. Alcuni sono imbarazzanti per i ruoli interpretati, altri per scandali legati alla produzione, ma molti lo sono soprattutto per una sceneggiatura e una regia talmente pessime da essersi aggiudicati in molti casi il titolo di Film Peggiore dell’Anno. Nulla ci vieta anche di apprezzarne un paio, che potremmo ritenere godibili se non si hanno alte aspettative. Ma con un occhio attento, tutti i difetti saltano bene all’occhio. Da Jennifer Aniston di Friends a Jason Momoa di Game of Thrones, ecco i film più imbarazzanti di 10 grandi attori delle Serie Tv.

1) Matthew McConaughey – Sahara

Sahara è un film di avventura del 2005 che vede protagonista Dirk Pitt, un novello Indiana Jones alla ricerca di tesori perduti per la NUMA, la Società Marina e Sottomarina Nazionale. Dirk Pitt è interpretato proprio da Matthew McConaughey, il celebre Rustin Cohle della serie tv True Detective. Sahara è sicuramente il film più imbarazzante dell’attore, sia per la trama scadente che per lo scandalo che seguì. La critica l’ha definito “un film di avventura senza impegno, con una trama assurda”. Pensate che ha recuperato appena la metà dei soldi spesi per la produzione! E proprio dagli incassi e dalle spese del film sono venute fuori delle irregolarità.

Pare infatti che nel conto spese vi siano cifre decisamente ingenti e indicazioni piuttosto contraddittorie. Per l’hairstylist e l’insegnate di lingua di Penelope Cruz sono stati spesi più di 250.000 dollari, mentre intanto la produzione si rifaceva con la manodopera marocchina sottopagata. Senza contare le tangenti versate illegamente a degli ufficiali del posto.

2) Steve Carell – Bewitched

Steve Carell ha una carriera ricca e molto varia. Nel mondo delle serie tv è conosciuto soprattutto per il ruolo di Michael Scott nella comedy The Office. Ma purtroppo anche lui ha toppato con un paio di film. Quello che è stato maggiormente criticato è Vita da Strega (in originale Bewitched) che soffriva già in partenza del confronto con l’originale serie omonima degli anni ’60. Steve Carell interpreta lo zio Arthur. Mentre per il ruolo di Samantha era stata presa in considerazione anche Jennifer Aniston, ma alla fine venne scelta Nicole Kidman, al fianco di Will Ferrell.

Vorrebbe far ridere, ma non vi riesce totalmente, e soprattutto soffre una direzione carente. Eppure, il nome Nora Ephron dovrebbe essere sinonimo di garanzia quando si tratta di commedie romantiche. Ma è proprio questo il problema: il film è stucchevole, finto, trito e ritrito. Non solo i personaggi appaiono insipidi rispetto all’originale, ma la trama stessa ha un effetto soporifero. Ha addirittura ricevuto la nomination come Peggior sceneggiatura e Peggior remake!

3) Emma Stone – Movie 43

Jennifer Aniston

Comic Movie (Movie 43) è stato definito “il Peggior Film di tutti i tempi”. Sulla falsa riga di American Pie, è una commedia così becera che può essere apprezzata solo dai ragazzini delle medie. Donne nude, battute su evacuazioni imbarazzanti, folletti e gag così grossolane da suscitare disgusto più che riso. Una serie di scenette raffazzonate, tutte accumunate da umorismo infantile e grossolano. Esempio: un uomo con uno scroto che gli penzola dal mento e un altro che defeca durante un rapporto sessuale.

Emma Stone – vincitrice di un premio Oscar come migliore attrice e confermatasi eccellente interprete drammatica nella miniserie Maniac – ha condiviso la scena con Hugh Jackman, Kate Winslet, Halle Barry ed Elizabeth Banks, ma nessuno di loro è stato in grado di salvare questa volgare commedia dalla critica. Anzi, resta un mistero come tante stelle del cinema affermate abbiano deciso di prenderne parte.

4) Jennifer Aniston – Leprechaun

Jennifer Aniston

Jennifer Aniston debutta al cinema nel 1993 con Leprechaun, primo film della saga horror che trovate anche su Amazon Prime Video. A dirla tutta, la pellicola è passabile, anche se il sequel batte l’originale. Il vero problema è proprio che un’attrice talentuosa come Jennifer Aniston stona in una pellicola dal budget così basso. L’idea è anche originale: esasperare l’immagine del folletto dispettoso rendendolo l’incarnazione del maligno. I personaggi appaiono sempre fuori luogo e tra i vari interpreti spicca solo Jennifer Aniston per la sua bravura, complice anche un ruolo piuttosto convenzionale.

Ma il difetto principale è che il film non prende una posizione ben definita, costantemente a metà strada tra la fiaba macabra l’horror vero e proprio. Finendo per essere troppo infantile per gli adulti, ma disturbante per i più piccoli. Senza contante le numerose gag comiche finiscono per infastidire lo spettatore più che divertirlo.

5) Paul Rudd – Gen-Y Cops

Che Paul Rudd sia un eccellente attore comico l’ha dimostrato in più di un’occasione. Come che possieda l’abilità di caratterizzare brillantemente personaggi un po’ sopra le righe. Ma Gen-Y Cops li supera tutti, meritandosi il premio di film più assurdo (oltre che imbarazzante) a cui l’attore abbia mai preso parte. Paul Rudd (che abbiamo apprezzato anche nella serie Netflix Living with Yourself) è stato protagonista di questo capolavoro del genere azione e fantascienza di Hong Kong del 2000. Sequel di Gen-X Cops, è un mix di esplosioni, ironia e in buona parte momenti al limite dell’inverosimile. Paul Rudd indossa vestiti di una taglia di troppo, parla cantonese e condivide la scena con tre pop star cinesi. E soprattutto: ha una chioma bionda scarmigliata!

La visione è altamente consigliata a tutti coloro che prediligono il paradosso rispetto al bello e che non hanno paura di sprecare una serata per cercare di seguire un film che non ha un filo logico.

6) Blake Lively – Simon Says

Jennifer Aniston

Come la collega Jennifer Aniston, anche il film di Blake Lively appartiene al genere horror e vi assicuro che vi farà rabbrividire non tanto per la paura, ma per l’oscenità della rappresentazione. I cliché abbondano, a cominciare proprio dall’idea di base: l’ennesimo psicopatico di turno obbliga i protagonisti a giocare per salvarsi la vita. La violenza estrema, la palpabile misoginia, la trama e la risoluzione insignificanti e prive di senso rendono Simon Says il film più imbarazzante della Lively.

L’attrice (che insieme al marito Ryan Reynolds ci ha aiutato a credere nell’amore) viene relegata a poche scene, soprattutto nel finale, tanto che alcuni l’hanno definito ironicamente un cameo. Sebbene sia ricordata principalmente per la parte di Serena in Gossip Girl, il suo talento come attrice viene senza dubbio oscurato, se non bistrattato in questo horror. Il film è stato un vero flop, poco apprezzato anche dagli amanti del genere.

7) Anne Hathaway – The Hustle

Jennifer Aniston

Diciamo subito che Anne Hathaway cade sempre il piedi per il solo fatto di essere Anne Hathaway. Ma di tutta la sua filmografia, è proprio uno degli ultimi film usciti che ci ha lasciati perplessi. The Hustle (in italiano Attenti a Quelle Due) non è decisamente degno dell’attrice premio Oscar. Ad accompagnarla c’è Rebel Wilson nei panni di Penny Rust che fa da contraltare alla raffinata e seducente Josephine Chesterfield. E la pellicola basa tutta la trama, l’ilarità e l’attrattiva proprio sulla strana coppia da solo composta: ma non basta e non funziona. Già dopo le prime battute, ci stanchiamo delle gag ripetitive, troppo lunghe, poco originali. È la sceneggiatura che viene meno e si vede che la regia puntava tutto sulla bravura delle due attrici, finendo però per eclissarla.

La commedia rimane passabile, ma la critica l’ha pesantemente stroncata. E anche noi ci saremmo aspettati qualcosa di più.

8) Mila Kunis – Moving McAllister

Jennifer Aniston

Sul sito di ranking Rotten Tomatoes, Moving McAllister ha ottenuto un punteggio estremamente basso: 10%. Una commedia anche questa, priva di qualunque forma di sentimentalismo, ma anche di senso logico e brio. Per l’intera durata del film siamo abbastanza annoiati dai personaggi e dalle dinamiche trite e ritrite. L’unica cosa che venne apprezzata all’uscita del film fu proprio Mila Kunis, nel fiore degli anni, ma che nonostante la bellezza e la bravura non è riuscita a salvare Moving McAllister dal disastroso insuccesso.

Il motivo del viaggio itinerante sembra essere ripreso a piè pari dal piccolo gioiellino Little Miss Sunshine. Aleggia poi una angoscia esistenziale e senza scampo nella quale dovrebbero rivedersi i giovani che hanno appena concluso il college, ma che invece non riescono a rispecchiarvisi. Quest’aspetto, troppo simile a quello che si ritrova ne Il Laureato, non aggiunge nulla sulle problematiche dei millennials.

9) Martin Sheen – The Maid

Martin Sheen è un interprete poliedrico che nel mondo delle serie tv ci ha conquistati con il suo ruolo in Grace and Frankie, ma anche in The West Wing. Eppure, il tuo talento viene completamente affossato in questo film che riduce la sua parte a un personaggio macchiettistico e scontato che poco ci permette di apprezzare quello stesso Martin Sheen che abbiamo visto in Apocalypse Now.

The Maid (in italiano tradotto Mamma, mi compri un papà?) è un film del 1991 del genere rom-com così classico e tradizionale da risultare quasi snervante. La sceneggiatura è banale: è una commedia degli equivoci in cui ogni sviluppo di trama è facilmente pronosticabile da tutti. Questo non vuol dire che non sia un film gradevole, se non avete alcuna pretesa e non riconoscete Sheen per altri ruoli. Ma la prevedibilità, insieme ai numerosi cliché e allo stampo vintage della struttura, lo rendono il film più imbarazzante dell’attore.

10) Jason Momoa – Baywatch: Hawaiian Wedding

Jennifer Aniston

Uno giovanissimo sbarbato Jason Momoa fa il suo ingresso sulla scena nel film Baywatch: Hawaiian Wedding nel 2003. Andato in onda in televisione, il film fa da conclusione agli oltre dieci anni della serie tv, ma purtroppo non fu molto apprezzato. Sicuramente il tributo piacque ai nostalgici fan dello show che aspettavano il ritorno di Mitch, Stephanie, Eddy e soprattutto di C.J. Parker (ossia Pamela Anderson). Per il resto, la trama resta insipida e si concentra su amori passeggeri. Dei protagonisti non indaga né l’evoluzione né tantomeno ci aggiorna su che tipo di vita conducano alle Hawaii.

A differenza di molti colleghi in questa lista, primi tratti Emma Stone e Jennifer Aniston, comprendiamo perché Momoa abbia deciso di prender parte a questo film: Baywatch era, al tempo, una delle serie più seguite e conosciute, con un cast composto da bellezze mozzafiato. Momoa ha trovato terra fertile per lanciare la propria carriera.

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