Molte volte ci capita di volerci lasciare andare in un mondo di fantasia, per sfuggire alla realtà quotidiana che spesso sa essere soffocante: allora scegliamo di avventurarci nello spazio con un bel film sci-fi oppure ci iscriviamo a una scuola di magia insieme a un gruppetto di maghi e streghe adolescenti guardando un fantasy di successo. Ci sono altri momenti, però, dove avvertiamo la necessità di guardare qualcosa di vero, di confrontarci con fatti realmente accaduti. Che sia per approfondire una questione di cui abbiamo sentito parlare, per riflettere sull’attualità o per avere uno sguardo diverso su ciò che ci circonda, possiamo trovare soddisfacente la visione di un’opera basata su una storia vera. I film Netflix (o anche non originali, ma presenti comunque sulla piattaforma) possono venirci incontro proprio in questi momenti.
Scopriamo 10 film su Netflix tratti da una storia vera
1) Lost Girls
Iniziamo con Lost Girls, un film Netflix del 2020 diretto da Liz Garbus, adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Robert Kolker. Il libro – e di conseguenza il film – è basato su un fatto di cronaca americana del 2010. La questione al centro del film Netflix è quella della scomparsa (e morte) di Shannan Gilbert, una ragazza 23enne, e delle indagini a riguardo che hanno rivelato una serie di omicidi di giovani donne nella zona di Long Island.
L’aspetto interessante della pellicola è quello di non porre il focus sull’omicida e la sua ricerca (il caso è rimasto irrisolto), ma sulle vittime e le loro famiglie. A essere ampiamente criticato è il contesto sociale in cui si è svolta la drammatica vicenda: le carenze e l’inefficienza del sistema giudiziario americano sono portate a galla e reputate come un vero e proprio colpevole.
2) 22 Luglio
22 Luglio, scritto e diretto da Paul Greengrass e uscito nel 2018, è un altro film Netflix basato su un libro Uno di noi – La storia di Anders Breivik (One of Us) di Åsne Seierstad, giornalista e scrittrice norvegese. Il fatto di cronaca preso in esame è quello degli attentati del 22 luglio 2011 in Norvegia, compiuti dall’estremista di destra Anders Breivik, che uccise 77 giovani che stavano partecipando a un campo estivo.
Le vicende vengono ricostruite tramite il punto di vista di uno dei sopravvissuti alla strage, Viljar Hanssen che, come le famiglie delle vittime, chiede giustizia e cerca un modo per superare il dolore. Il film fu presentato alla 75esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 5 settembre 2018. 22 Luglio offre una riflessione sulla pericolosità dell’estremismo, di qualunque natura, e sulle catastrofiche conseguenze che può portare.
3) Blue Miracle – A pesca per un sogno
Una storia ben diversa è quella raccontata in Blue Miracle – A pesca per un sogno, film Netflix del 2021 che guarda a una vicenda del 2014: la storia del Team Casa Hogar, un gruppo di giovani ragazzi di un orfanotrofio messicano intrisa di speranza e perseveranza. Il regista Julio Quintana ha infatti scelto di ripercorrere ciò che è accaduto a questi giovani dopo che il terribile uragano Odile, in nove giorni, ha distrutto Cabo San Lucas, una città del Messico, lasciando il 90% della popolazione senza più niente.
Una gara di pesca in cui viene messo in palio un premio in denaro racimolato da vari sponsor e destinato alla ricostruzione sembra essere la risposta al problema dei ragazzi dell’orfanotrofio, non fosse per un fatto non irrilevante: non sanno niente di pesca. Come è andata a finire? Se non conoscete la storia vera, potrete scoprirla guardando il film.
4) Il diritto di opporsi
Si tratta di una pellicola della Warner Bros del 2019 diretta da Destin Daniel Cretton in cui troviamo il volto noto di Michael B. Jordan nei panni del protagonista Bryan Stevenson, un giovane (ai tempi della narrazione) avvocato americano alle prese con la giustizia e un intricato percorso lavorativo costeggiato da razzismo e manovre politiche non del tutto limpide. Uno dei primi casi di Stevenson (che al momento – nella realtà – ha 62 anni ed è un attivista per la giustizia social) riguardò Walter McMillan, ingiustamente accusato dell’omicidio di una ragazza di 18 anni e condannato a morte.
Ed è proprio questo caso a essere ripercorso nel film basato sul libro dello stesso Stevenson, Just Mercy: A Story of Justice and Redemption (2014). La tematica che fa da sfondo alla vicenda è quella della giustizia che no, non è sempre uguale per tutti. Le disparità, spesso basate su pregiudizi, stereotipi e razzismo, sono all’ordine del giorno e vengono analizzate nel corso del film.
5) Resta con me
Shailene Woodley e Sam Claflin prestano il volto ai protagonisti di Resta con me (in originale Adrift, 2018). Il film diretto dal regista islandese Baltasar Kormákur porta sullo schermo una vicenda del 1983, quella di una coppia che è stata investita dall’uragano Raymond mentre era in mare aperto. La trama si snoda in una serie di flashback e il momento presente, ovvero tra il modo in cui si è giunti al naufragio e il momento dell’uragano.
Sopravvivenza e amore sono i due capisaldi di questa storia che, seppur tratta da fatti realmente accaduti prende alcune deviazioni dalla realtà. Anche il confronto (o scontro) tra uomo e natura ha una certa rilevanza nel corso della narrazione: fino a che punto all’uomo è consentito sfidare la natura? Chi l’avrà vinta? Sono interrogativi a cui il regista non è nuovo (in precedenza ha diretto Everest, un film del 2015 tratto da un’altra storia vera).
6) Zona d’ombra
Distribuito dalla Warner Bros, Zona d’ombra è un film del 2015 scritto e diretto da Peter Landersman e con Will Smith nei panni del personaggio principale. Il film prende spunto da un articolo dal titolo Game Brain, della giornalista Jeanne Marie Laskas, pubblicato per il periodico GQ nel 2009 riguardo alla storia vera del dottor Bennet Omalu. Quest’ultimo è un medico e accademico nigeriano, naturalizzato statunitense, che scoprì la CTE (encefalopatia traumatica cronica), una malattia degenerativa che può colpire il cervello a seguito di ripetuti colpi ricevuti in testa. Le indagini furono compiute a partire dalla morte di un ex campione di football nel tentativo di far prendere atto alla NFL delle proprie negligenze.
Il film ha ricevuto numerose candidature tra cui il Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico (Will Smith), il Satellite Award per la stessa ragione e MTV Movie Award per il miglior film basato su una storia vera nel 2016.
7) Unbroken
Unbroken è un film del 2014 prodotto e diretto da Angelina Jolie. Anche in questo caso la pellicola è basata su un libro, Sono ancora un uomo. Una storia epica di resistenza e coraggio (2010) di Laura Hillenbrand. Il film ripercorre la vera storia dell’atleta olimpico – morto nel 2014 – Louis Zamperini durante la seconda guerra mondiale, in un resoconto il più possibile fedele alla realtà con l’omissione di alcuni momenti, tra cui l’incontro che avvenne tra l’atleta e Hitler.
Una storia di coraggio, perseveranza e perdono che vede Jack O’Connell (noto per la sua parte in Skins) nel ruolo del protagonista. L’attore, che fu sottoposto a un allenamento e una dieta molto rigidi che gli causarono anche qualche svenimento sul set, si preparò leggendo articoli e libri a riguardo ma, soprattutto, consultando il vero diario del capitano Fitzgerald, figura importante nella vita di Zamperini. Un film per chi ama le storie di impegno e sport, con lo sfondo di uno degli eventi storici più significativi di sempre.
8) L’uomo dai mille volti
Tutt’altro genere è il film del 2016 L’uomo dai mille volti, diretto da Alberto Rodríguez. La pellicola si basa sul racconto Paesa, el espía de las mil caras di Manuel Cerdàn, che a sua volta prende spunto dalla vera storia di Francisco (Paco) Paesa, un ex agente segreto del governo spagnolo che ha coordinato la più importante operazione finora mai intrapresa contro la ETA, un’organizzazione terroristica di origine basca.
Nel film, la storia è raccontata dal punto di vista di Jesús Camoes, un aiutante di Paesa. La strategia risulta efficace, in quanto le azioni del protagonista appaiono spesso imprevedibili e incomprensibili, aumentando la suspense. Il personaggio, da sempre inafferrabile e contraddittorio, viene riportato sullo schermo senza però la possibilità di una ricostruzione completamente reale e veritiera dei fatti.
9) L’arte di vincere
Film del 2012 diretto da Bennett Miller, L’arte di vincere ottenne ben sei candidature al Premio Oscar, senza però riuscire ad aggiudicarsene nemmeno una. La pellicola è tratta da Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game, opera di Michael Lewis che narra la storia vera degli Oakland Athletics e del loro general manager Billy Beane. Attraverso un cast popolato da attori come Brad Pitt e Jonah Hill, viene raccontata una storia in cui dati e statistiche degli sportivi ricoprono un ruolo preponderante.
Il gioco del baseball è, però, anche un escamotage per portare sullo schermo diverse dinamiche della società americana dal punto di vista di chi si sente lontano dal tanto decantato sogno americano e relazioni familiari in cui tutti si possono rispecchiare.
10) Sully
Con la regia di Clint Eastwood e la recitazione di Tom Hanks, concludiamo con Sully, un film del 2016 che si basa su un fatto di cronaca del 15 gennaio 2009, ovvero quando l’aereo pilotato da Chesney “Sully” Sullenberger, con a bordo 155 persone, viene colpito in pieno da uno stormo di uccelli che ne danneggia il motore mentre sta compiendo la tratta tra New York e la Carolina del Nord. Nel tentativo di evitare un disastro, l’ex pilota della Air Force decide di compiere un ammaraggio di emergenza nel fiume Hudson, salvando tutti. Tuttavia, viene poi messo sotto inchiesta, ritrovandosi a vivere un incubo di udienze e ricorsi.
Il film è tratto dall’autobiografia di Sullenberger Highest Duty: My Search for What Really Matters, scritta con l’ausilio dello scrittore e giornalista Jeffrey Zaslow.
