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15 terribili film che tutto il mondo ama odiare all’unanimità

Purtroppo, così come non tutte le ciambelle escono fuori con il buco, allo stesso modo ci sono dei film brutti che era meglio non fossero mai stati prodotti. Rappresentano opere così discutibili da mettere in serio pericolo le aziende produttrici, con perdite ingenti di denaro, e gli attori/attici al loro interno, la cui carriera ha visto la minaccia delle fine. Pubblico e critica non hanno potuto fare nient’altro che stroncare gli scempi appena visti per diverse ragioni, che riguardano tanto il comparto tecnico quanto quello narrativo e creativo (con storie che spesso erano senza speranza già in partenza), sia le nostre attese terribilmente tradite. E questi motivi ci portano a detestare con tutto il nostro cuore quelle pellicole. Il cinema, sfortunatamente, ne è pieno – soprattutto nel mondo dei supereroi (nei quali avrebbero potuto figurare pure i lungometraggi dei Fantastici 4), nella commedia e in quello dei sequel.

In questo pezzo vi riportiamo 15 esempi di film brutti mainstream, pur consapevoli di essere pochi. Non resta che andare a vederli insieme

1) Catwoman

Film brutti

Iniziamo il nostro elenco con un film che si portava dietro aspettative altissime, dato il fascino del personaggio di Catwoman. L’investimento era stato elevato e l’avere come protagonista la vincitrice dell’Oscar dell’anno precedente, Halle Berry, però, non è servito a realizzare un buon film. L’ambiguità dell’eroina viene annientata, così come la sua introspezione psicologica, diventando una bambolina fortemente sessualizzata. Non viene dato un motivo per cui la donna si trasformi da ordinaria ragazza in Catwoman e nemmeno cosa comporti per lei questo cambiamento. Non solo il processo da umano a eroe è piatto, ma tutto ciò che ruota intorno a lei è messo al servizio di un sessismo stereotipato e pieno di troppi e antiquati luoghi comuni. E pure il nemico di Catwoman è mediocre. Impossibile dunque empatizzare con l’eroina, tanto i dialoghi sono insensati e la regia è goffa, e l’uso di metafore non riesce a innalzare il titolo, perché si rivelano parte della sua natura retorica e sterile.

Pure il suo sceneggiatore lo stroncò e Berry accettò il Razzie Award, consapevole della pessima performance fatta come Catwoman, in uno dei film brutti sui supereroi.

2) Batman & Robin

Rimaniamo a Gotham City con il film peggiore che sia mai stato fatto sul supereroe della città, nonostante il cast di Batman & Robin fosse pieno di star importanti: George Clooney è Bruce Wayne, Arnold Schwarzenegger Mr. Freeze mentre nei panni di Poison Ivy c’è Uma Thurman, Alicia Silverstone è Batgirl e Chris O’Donnell Robin. Eppure, questo non è servito a salvare una pellicola dove tutto era sbagliato, con una sceneggiatura terribile e un’idea pessimamente sviluppata. Lo stesso Clooney parlò così di questo film:

“La verità è che sono stato pessimo. Akiva Goldsman ha scritto la sceneggiatura, ed è un qualcosa di terribile, lui stesso lo ammetterà. Ho recitato da far schifo. Joel Schumacher, che è morto da poco tempo, dopo averlo diretto disse: “Sì, non ha funzionato”.

L’attore è consapevole di aver distrutto più di un franchising con Batman & Robin: non solo chiuse la serie dell’eroe e la Warner Bros la riprese soltanto nel 2005 con il completo riavvio della saga a opera di Christopher Nolan, ma venne pure bloccato il Superman di Tim Burton con protagonista Nicholas Cage.

E poi non dovremmo odiarlo o metterlo nella lista dei film brutti?

3) Cats (2019)

Film brutti

Saltando un po’ avanti nel tempo, era difficile immaginarsi che nel 2019 potesse essere realizzato un film così pessimo. Anche stavolta il cast stellare (che comprendeva tra gli altri Judi Dench, Idris Elba e Ian McKellen) i migliori ballerini del settore e il budget così elevato non riescono a salvare l’adattamento dell’omonimo musical di Broadway al cinema. È quasi come se l’intera operazione fosse collassata sotto il peso della sua ambizione, con le canzoni che risultano essere solo delle pessime melodie. Ma la cosa peggiore in assoluto è la CGI, che evoca un senso al limite del conato di vomito del ridicolo e del grottesco. Questa sorta di “tecnologia digitale delle pellicce” ha fatto si che gli attori fossero trasformati in gatti, mantenendo il loro volto e il loro corpo ma venendo ricoperti, appunto, da pellicce. A salvarsi, anche a detta del cast, sono solo quei 10 minuti in cui compare Taylor Swift.

Il lancio del trailer, infatti, si rivelò un autentico disastro e gli unici telespettatori che non sono rimasti delusi sono quelli che si aspettavano l’orrore… e pure loro si sono lamentati.

4) Scary Movie V

Per farvi capire, Scary Movie V sta alla saga come la nona stagione di Scrubs sta alla sua serie. E se la nona stagione sarebbe potuta benissimo vivere come uno spin-off a sé stante, il quinto film di Scary Movie era meglio che non vedesse mai la luce. Già la mancanza di Anna Farias avrebbe dovuto fermare questo progetto, perché parte del successo della saga derivava proprio da lei.

Non può essere definita una parodia dei film che contiene – tra i quali spiccano La madre, Paranormal Activity, Il cigno nero, L’alba del pianeta delle scimmie e via dicendo – che risultano essere troppi per costruire una trama coerente. Non li prende mai davvero in giro, non c’è una vera caricatura. Questo capitolo non fa ridere, né spaventa; è un’accozzaglia di riferimenti economici alla cultura pop e di sketch che sembrano essere girati da alcuni dodicenni con uno smartphone di vecchia generazione. Le battute non pungono, sono cosi patetiche e scontate che manco entrerebbero nei nostri film brutti, ovvero i cinepanettoni. È semplicemente un abisso imbarazzante che vorremmo cancellare dalla nostra memoria.

5) Epic e Disaster Movie

Film brutti

Epic e Disaster Movie (entrambi di Jason Friedberg) erano nati sulla scia del grande successo di Scary Movie, ma non ne sono minimamente all’altezza, non essendo capaci di ricalcarne le atmosfere, le parodie convincenti e di legarle insieme per costruire una trama decente. Sia Epic – che affronta i grandi franchising della sua epoca – che Disaster – che dovrebbe essere una parodia dei film catastrofici – si perdono nella loro bramosia di esasperare qualsiasi cosa, in particolare l’aspetto demenziale. In questo modo sperano di far ridere lo spettatore, invano. Infatti, quello che prova è un tremendo fastidio per quell’abuso di caricature che semplicemente annoiano un pubblico già pieno di situazioni del genere.

I due film brutti appaiono dunque finti, terribilmente artificiali e, alla fine, non fanno altro che deridere sé stessi e non le pellicole di cui stanno facendo una sterile e inefficace parodia. E ancora ci chiediamo com’è possibile che la mente umana partorisca orrori di questo tipo.

6) Jack e Jill

Il cast di prim’ordine ha attirato il pubblico in sala all’epoca, ma probabilmente nessuno sarà stato felice di aver buttato i soldi per un lungometraggio che merita di stare nella lista dei film brutti.

Pensate che detiene il record di successi ai Razzie Award, vincendo in tutte le 10 categorie in cui era nominato, tra cui peggior film, peggior attore protagonista e peggior attrice protagonista. Teoricamente sarebbe una commedia, con Jack Saldelstein che torna a casa per il ringraziamento dalla sorella Jill, e fin da subito il film da l’idea che non bisogna prenderlo sul serio. Piangiamo sì, ma di disperazione. Dopo la prima mezz’ora si comprende che i dialoghi non hanno senso, che la comicità è peggio di quella dei cinepanettoni perché fine a sé stessa e incomprensibile. Forse è stata solo una scusa per Adam Sandler di vestirsi da donna, credendo così di far ridere. Beh, si sbagliava. La recitazione, infatti, è pessima, i dialoghi scritti male e, forse, solo i fan sfegatati di Al Pacino oseranno guardarlo. Odiandosi subito dopo per averlo fatto.

7) Nonno scatenato

Film brutti

Se parliamo di grandissimi attori in film brutti, ecco Nonno Scatenato fa al caso nostro, tanto che ancora ci chiediamo come qualcuno del calibro di Robert De Niro possa disintegrare personaggi leggendari come Travis Bickle, Noodles o Jake Lamotta con questo nonno stupido e volgare. Il viaggio tra lui e il nipote dopo la vedovanza risulta pieno di imbarazzanti e deboli battute che dovrebbero strapparci un sorriso con la loro volgarità, ma che risultano solo fuori luogo, inquietanti e davvero inutili e disturbanti. E non fa mai ridere, neanche una volta.

Oltre a una trama inconsistente e scontata, i dialoghi che dovrebbero dare un senso al film non svolgono nemmeno lontanamente il loro compito, non riuscendo a risollevare le sorti di un disastro già annunciato. Anche perché è una pellicola che diviene irrecuperabile già dopo i primi 5 minuti. Demenziale è poi il finale, trionfo dell’assurdo e della stupidità: il nipote – l’avvocato di successo interpretato da un’inconsistente Zac Efron – sceglie di non sposarsi per amore mentre il nonno si accasa una ventenne senza cervello che mette incinta, formando con lei una nuova famiglia.

8) Lo squalo 4 – La vendetta

Quando si dice che al peggio non c’è mai fine, bisogna ricordarci che al mondo esiste il quarto capitolo de Lo squalo. Con numerose nomination e una vittoria ai Razzie Award e il “prestigioso” 0% su Rotten Tomatoes, riesce a raggiungere un equilibro quasi impressionante tra cattiva recitazione, pessima scrittura e inconsistente regia. Il suo nucleo può essere riassunto dalla frase:

“Non è il cibo che cerca. Vuole noi!”

Con queste poche parole si arriva a umanizzare banalmente un animale, che smette di fare paura. Perché il terrore dietro lo squalo sta nell’essere un freddo e spietato assassino che può attaccare chiunque in maniera silenziosa e veloce. Ma non è cattivo, né vendicativo; rendendolo tale, lo si trasforma in un mostro fantasy totalmente irreale che impedisce a chiunque lo guardi di sospendere la propria incredulità per godersi semplicemente un film al cinema. È assurdo che quell’animale percorra più di 1900 km, sapendo in qualche modo che la famiglia Brody si trovi alle Bahamas; così com’è assurdo che uno degli attori precipiti nelle fauci dello squalo, per riemergere dopo la morte di quest’ultimo con pochi graffi.

9) 365 giorni

Film brutti

Non che la saga di 50 sfumature fosse tutto ‘sto granché, ma i livelli imbarazzanti raggiunti da 365 giorni sono proprio di un’altra categoria. È noioso e insensato in praticamente qualsiasi cosa (e le 8 nomination ai Razzie lo dimostrano): dalla sceneggiatura alla fotografia, passando per la regia e la recitazione. Non c’è sentimento o approfondimento psicologico dei personaggi, ma praticamente tutti i minuti di 365 giorni sono occupati da scene di sesso, violenza e provocazione che, manco a dirlo, si trasformano in questo fantomatico travolgente amore.

La cosa peggiore, però, è il messaggio che lancia 365 giorni, proponendo un concetto sbagliato di seduzione e conquista e arrivando a giustificare la violenza in ogni cari. 365 giorni ripropone gli ormai vecchi e deleteri cliché sull’uomo macho e bello che non deve mai chiedere e sulla donna attraente e mero oggetto sessuale che si fa fare quello che vuole, anche essere picchiata con il sorriso, da uno come Michele Morrone. Concettualmente e moralmente malsano, è un qualcosa di così pericoloso che non dovrebbe nemmeno essere definito un film.

Ma, come già detto, al peggio non c’è mai fine e di 365 giorni sono stati fatti ben due film brutti sequel, di cui si può benissimo fare ampiamente a meno.

10) Pirahna 3DD

Già Piranha 3D non era niente di nuovo, riproponendo situazioni già viste e personaggi stereotipati, però almeno era costruito con questo climax che creava una tensione accettabile e presentava un finale che lasciava aperte le porte per un potenziale sequel. Che è stato fatto, per la sfortuna di chi l’ha visto. Facciamo pure fatica a definire Piranha 3DD un sequel dato che non si collega quasi per niente al primo, se non per tre attori che non avevano nemmeno una parte rilevante; infatti, non troviamo traccia di quei pesci giganti che chiudevano Pirahna 3D.

Da film di questo tipo ci aspettiamo scene cruente, ma non un autentico museo degli orrori, in tutti i sensi. Dalla regia alla scrittura, passando per la recitazione ridicola, il gusto del sadico è così esagerato da essere insopportabile. Del resto, questo è un film che vorrebbe essere trash, ma questo aspetto è così spinto al limite che finisce per diventare una grande schifezza. C’è un campionario assurdo di stupidità umana mescolata a pessime battute, la cui ciliegina sulla torta è il cameo di David Hasselhof come sé stesso.

E il finale è totalmente insensato e idiota, con la persona uccisa che si muove e respira per tutti i titoli di coda, che Piranha 3DD si merita di essere nella lista dei film brutti.

11) The Mask 2

Film brutti

Parlando di sequel di cui non sentivamo il bisogno, The Mask 2 non solo è decisamente tardivo (è stato prodotto undici anni dopo il primo), ma non possiede nemmeno lontanamente il brio e la vivacità dell’originale. È tutto quello che un film non dovrebbe mai essere e la sintesi perfetta su come sprecare una buona storia, dato che c’era la possibilità di attingere alle vicende dell’opera del 1994. Perché l’idea in The Mask 2 dell’introduzione delle due divinità e della spiegazione dell’origine della maschera poteva anche essere valida; eppure il regista preferisce dedicarsi alla costruzione di una bambinata stile cartoon che non diverte nemmeno i bambini.

Del resto, per far ridere, servono bravi attori e, tanto per ribadirlo ulteriormente, nel primo avevano Jim Carrey. E la sua assenza in The Mask 2 si fa dannatamente sentire, perché uno con il suo talento è impossibile da imitare e sostituire.

Se l’assenza di Carrey è la più grande falla di The Mask 2, ad aggiungersi a un disastro annunciato ci si mettono pure una sceneggiatura imbarazzante, una trama senza senso, effetti speciali inguardabili, regia oscena e interpretazione indegne. Tutto quello che ci rimane dopo The Mask 2 è quell’inquietante bruttezza e banalità che rovina completamente la magia del primo capitolo e insulta il cinema stesso.

12) Dragon Ball Evolution

Film brutti

Sapevate che nel 2009 Hollywood ha avuto la brillante idea di fare una trasposizione cinematografica di Dragon Ball? Se la risposta è negativa, continuate pure a vivere nell’ignoranza e dedicarvi a film decisamente migliori. Se è affermativa, ci dispiace immensamente per chi ha assistito a un vero e proprio scempio. Innanzitutto, ci sono opere che sono difficili da portare sul grande schermo senza snaturarle e Dragon Ball è una di quelle. Già la serie tv animata è costretta a ridurre la complessità del fumetto, nonostante metta in scena storie, personaggi e villain meravigliosi; figuriamoci dei film brutti in questa maniera.

Dragon Ball Evolution di James Wong, che sembra non aver mai visto nemmeno un episodio o letto un fumetto dell’anime, banalizza ogni cosa e incolla insieme scene di combattimento malamente realizzate. Rigetta poi tutta l’atmosfera e l’epica giapponese a favore di stereotipi e percorsi tipici dell’eroe americano. Stravolgendo uno dei prodotti più influenti di sempre, cancella tutto il senso della storia a favore di una trama sconclusionata, superficiale e con molte parti rimaste senza spiegazione. Per non parlare dei personaggi, vuoti e piatti, i cui protagonisti (Justin Chatwin ed Emmy Rossum, gli Steve e Fiona di Shameless) sono tra l’altro bianchi – motivo per cui il film è stato inserito nella classifica dei 50 più razzisti nella storia.

13) Daredevil (ed Elektra)

Il 2003 non è stato l’anno di Ben Affleck. Già era stato un disastro con il film Amore estremo (costruito tra l’altro attorno a lui e Jennifer Lopez, allora coppia nella vita reale), poi è arrivato Daredevil. È stata una pellicola disastrosa, senza una benché minima direzione narrativa, mediocre e inconcludente, con una trama banalissima e scene approssimative e mal girate (per non dire idiote). Non c’è coinvolgimento per lo spettatore, né il regista (quel Mark Steven Johnson che di orrori cinematografici ne farà parecchi, come il Ghost Rider con Nicholas Cage) riesce minimamente a ricreare l’atmosfera di Hell’s Kitchen o a delineare a dovere i personaggi. Tra nemici ridicoli – su tutti, quello di Colin Farrell – e storie d’amore teen, a essere distrutto è soprattutto il protagonista: piatto, insistente e scarso, Matt Murdock ha macchiato così tanto la carriera di Affleck che ne ha risentito per anni, anche ora quando interpreta Batman.  

E, come Clooney, affossò un personaggio che è stato risollevato solo con la serie tv del 2015.

Un film che, chissà come, ha dato origine allo spin-off su Elektra, cosa che ha quasi messo fine alla carriera di Jennifer Gardner. È stato talmente fatto male che qualcuno ha persino rivalutato Daredevil, dato che Elektra è un’opera priva di spessore o interesse, senza il minimo approfondimento psicologico della protagonista che la relega a icona sessualizzata in stile anni 90.

14) Lanterna Verde

Film brutti

Lanterna Verde aveva tutte le carte in regola per essere un successo, un po’ come Catwoman: ottimo cast, il regista mago del cinema d’azione (Martin Campbell), il nostro interessamento dato che questo era uno dei supereroi che adoravamo da bambini e tante altre cose. Tutta la sua potenzialità è stata bruciata nella realizzazione concreta. Oltre a essere impostato malamente come un film degli anni ’90, è superficiale e vanesio. Di idee ce ne erano tante, ma la poca concretezza e la tanta confusione fagocitano ogni cosa, tanto che non si capisce bene che direzione voglia prendere. A metà tra quel flop di Superman Returns e le serie tv DC, tra leggerezza e seriosità artificiale, lo stesso Reynold non aveva chiaro che farci con il suo Lanterna Verde.

I personaggi sono tremendamente statici e gli attori non riescono nel compito di coinvolgere, a differenza di altri loro colleghi alle prese con personaggi rinchiusi in dei costumi, come Christian Bale o Robert Downey Jr.

Mettiamoci poi che la grafica è talmente eccessiva che ricopre ogni cosa – persino il corpo di Reynold. Ciò non solo cancella qualsiasi credibilità, ma azzera ogni tipo di empatia del pubblico verso quel film. L’unica cosa buona di Lanterna Verde? Averci regalato una delle coppie più belle di Hollywood: Ryan Reynolds e Blake Lively.

15) Space Jam: New Legends

Chiudiamo il pezzo con uno dei film più attesi degli ultimi anni e, purtroppo, uno dei peggiori. E non lo diciamo solo per tutte le sue candidature e le tre vittorie ai Razzie. Space Jam: New Legends tocca una delle pellicole più significative dell’infanzia di molte generazioni (un po’ come ha fatto The Mask 2), sia amanti del cinema che dello sport, il tutto racchiuso eccellentemente nella figura di Michael Jordan. Ciò manca nel capitolo più recente, poiché la focalizzazione non è sul basket in sé, ma sul gaming a esso collegato. Poco importa la tecnica mista. Senza un minimo di storia e tanto confuso, non riesce dunque a celebrare la grandezza del primo, dato che non assistiamo a una vera partita, ma più che altro è come se vedessimo un videogioco.

Hollywood si perde nell’autocelebrazione del vecchio senza essere in grado di proporre il nuovo, fallendo miseramente nel suo compito, come detto poco fa. Infatti, richiama nomi e personaggi della Warner Bros togliendo però ai Looney Tunes il loro marchio di fabbrica: distruggere e reinventare ogni cosa.

E il digitale diventa la metafora perfetta per Space Jam: New Legends, perché inesistente, incorporeo, irreale e finto, tanto da finire in questa lista di film brutti e odiati.