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Se il fangirling fosse una religione

Se il fangirling fosse una religione si avrebbero più praticanti che per qualsiasi altra fede. Certamente non ci sarebbero più guerre perchè saremmo tutti uniti da un unico e profondo amore per le serie TV. Però, riflettendoci, in un certo senso il fangirling è già una sorta di religione.

In realtà non sapevo esattamente come poter definire “religione”. Quel che so è che essa è una dottrina volta al venerare una qualche divinità portatrice della salvezza per il destino degli uomini. Però ho scoperto che c’è altro:
-un insieme di tradizioni, di celebrazione, di racconti, di abitudini e di cerimonie che vengono coltivati da un certo gruppo di persone e che vengono trasmessi di generazione in generazione;
-una serie di credenze, un sistema di regole di comportamento, una concezione di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e, in generale, una certa “visione del mondo”.
Per quanto concerne in particolare il fangirling oltre che le divinità -ovviamente è una religione politeista-, ci sono delle regole da seguire, ci sono delle tappe spirituali da raggiungere. Tutto ciò, mi sembra esattamente la dottrina che io seguo giorno per giorno.
Cominciamo.
#1.Divinità.
I cristiani li chiamano Gesù, Dio.
I mussulmani li chiamano Maometto, Allah.
Noi li chiamiamo Ryan Murphy, Shonda Rhimes, J.J Abrams, ecc.
Capisci di aver intrapreso questo cammino quando La Suprema diviene il tuo mentore, quando La Contessa diventa il tuo idolo, eccetera eccetera.
Hanno sembianze umane ma sono molto di più di un corpo. Fanno miracoli. Decidono della sorte delle loro creature. Sono loro a indicarne la sorte: vivo, morto, a volte anche risorto. Dio ha creato il mondo in 7 giorni, dicono. Loro lo hanno fatto in stagioni.
 #2. Tradizioni
Come tutte le religioni che si rispettino, anche il fangirling ha delle festività. O meglio, dei giorni speciali in cui venerare il proprio Dio. Per i cristiani, ad esempio, è la domenica. Il giorno di riposo. Per noi che ad esempio veneriamo Murphy -i Murphyniani (?)– è il mercoledì. Per il Shondariani (?) il giovedi. E così via, per ogni e qualunque Dio dello schermo possiamo venerare, il giorno sacro è il giorno in cui la serie tv viene trasmessa.
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