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Nessuno ha mai fatto un remake di Doctor Who. Ed è un caso più unico che raro

Quando una serie inizia a ottenere un grande successo, è naturale che le case produttrici estere inizino a sperare di poterne realizzare dei remake. Anche noi italiani abbiamo rifatto molte serie tv straniere, riuscendo a realizzare spesso dei prodotti che possono competere con le serie originali. Basti pensare a Skam Italia o In Treatment (scopri qui quali sono gli altri). L’America Latina ha il suo Breaking Bad con protagonista Walter Blanco. In Iran invece c’è un adattamento di Modern Family non autorizzato in cui non compaiono i personaggi omosessuali. The Bridge, infine, ha adattamenti in diverse parti del mondo. Ma le serie di cui sono stati fatti dei remake internazionali sono veramente tante e per questo è davvero sorprendente che non ne sia stato mai realizzato uno di Doctor Who.

Eppure la serie tv della BBC ha avuto uno strepitoso successo in patria e anche all’estero. Inoltre è una delle più longeve del panorama seriale con ben 55 anni di programmazione. Lo show che racconta le avventure del Dottore, un alieno viaggiatore del tempo, ha collezionato diversi riconoscimenti e nomination ed è diventato una serie di culto. Per questo è così sbalorditivo il fatto che non esista, ad esempio, un Dottore arabo che usi il tappeto volante al posto del TARDIS per viaggiare tra le varie epoche.

Doctor Who

A dir la verità negli anni ’90 due uomini ambiziosi hanno provato a realizzare un remake statunitense dell’amata serie della BBC, ma non ci sono riusciti.

Stiamo parlando del produttore Philip Segal e dello scrittore John Leekley. I due avevano anche immaginato la trama del possibile remake che avrebbero dovuto lanciare nel 1994. I protagonisti del remake sarebbero stati il Signore e il Dottore alla ricerca del loro padre perduto che era anch’egli un signore del tempo, Ulisse. La rete aveva ben presto accantonato il progetto che era quindi passato alla Fox ed era stato poi affidato a scrittori diversi. Quando poi l’inglese Matthew Jacobs si era interessato al progetto, aveva suggerito a Segel che il remake dovesse sembrare un continuo della serie originale.

Avevano scelto anche l’attore che avrebbe dovuto vestire i panni dell’iconico Dottore e girare con il TARDIS per i cieli di Manhattan: Paul McGann. Dopo il 1996 però l’idea deve essere naufragata perché non se ne sono avute più notizie. Più recentemente nel 2010 si è riparlato di fare un remake a stelle e strisce della nota serie. Secondo alcuni voci Jane Tranter, essendosi trasferita alla sede della BBC di Los Angeles, aveva questo progetto, ma non è mai stato detto nulla di ufficiale sulla questione.

Quando alcuni fan hanno cominciato a rabbrividire al pensiero che si potesse snaturare la serie, realizzandone un remake statunitense, ci aveva pensato Steven Moffat a rassicurarli. L’allora showrunner di Doctor Who aveva infatti commentato così le voci di corridoio:

Se qualcuno dovesse chiedermelo, direi che è un’idea assolutamente folle. Non si potrebbe avere più di un Doctor Who al mondo. Sarebbe semplicemente terribile…

Ma perché la BBC non ha mai acconsentito a lavorare al remake quando avrebbe potuto guadagnare in questo modo molti soldi?

Per non incasinare la mitologia del Dottore? Per non scatenare le ire dei fan più affezionati? Assolutamente no. In realtà alla base potrebbe esserci un problema legato ai diritti dei vari personaggi. In pratica, sarebbe complicato riutilizzarli in un altro show. Pare infatti che non sia la rete a possederne i diritti, ma gli showrunner che ne hanno scritto e che li hanno introdotti nella serie tv. E dato che lo show è andato in onda per molti anni e che vi hanno lavorato tanti diversi scrittori, i diritti appartengono a decine di persone diverse.

Doctor Who

Quindi il duo di scrittori Mervyn Haisman e Henry Lincoln che hanno lavorato alla serie negli anni ’70 possiedono i diritti sul personaggio del Maggiore interpretato da Nicholas Courtney, ma anche sul robot Yeti e sulla Grande Intelligenza. I Dalek, i cattivi più conosciuti della serie, rappresentano poi una situazione ancora più complessa. Il concetto di questi personaggi appartiene al loro creatore Terry Nation e – dopo la sua morte avvenuta nel 1997 – ai suoi eredi. Invece al designer Raymond Cusick e alla BBC appartiene il design dei Dalek (e del loro destino travagliatissimo).

Per poter realizzare un remake di Doctor Who sarebbe necessario non solo spiegare come due versioni totalmente separate dello show possano esistere nella stessa sequenza temporale, ma dovrebbero anche portare avanti lunghe e delicate trattative per i diritti. Dopo essere riusciti a firmare gli accordi necessari bisognerebbe poi adattare per un altro stato una storia che è impregnata di cultura british. Credo di non essere l’unica a ritenere che il Dottore possa essere soltanto inglese e che ogni riadattamento sembrerebbe una forzatura.

Per questo è un bene che di Doctor Who continui a esisterne uno solo.

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