16) American Horror Story
17) Six feet Under
Six Feet Under è l’unità di misura della morte, la profondità da scavare per creare una fossa nell’umida e desolata terra, ponendovi una bara da affidare all’eternità, sei piedi sotto. Alan Ball veste i panni del genio e li indossa alla perfezione, deliziando la platea con una delle serie più geniali e soprattutto “impensabili” dell’intero panorama seriale. Tra fantapolitica, tra storie di uomini distrutti e rinati, tra fantasy, antieroi, drammi, commedie e horror, nessun essere al mondo, avrebbe mai potuto neanche lontanamente pensare che le vicende di una famiglia di necrofori e becchini, potessero diventare oggetto di una Serie tv. Ecco perchè il termine “geniale” è assolutamente idoneo, calzante e come non mai meritato, dallo scrittore e produttore esecutivo di questo straordinario capolavoro, Alan Ball.
La morte come pianto, come affare e come vita.
18) Narcos
Storia, fenomenologia, ascesa e declino dell’impero del narcotraffico colombiano di Medellin e del suo spietato padrone : Don Pablo Escobar. Pablo lo spietato, Pablo il generoso, Pablo l’uomo del popolo e Pablo il re della cocaina. La Colombia è teatro di facili ricchezze, di bagni di sangue, di eterne contraddizioni e mediazioni tra Stato-Crimine. Una serie stupenda, coadiuvata da reali immagini documentaristiche, e da attori sorprendenti (un Wagner Moura, maledettamente immenso).
Storie reali, storie colombiane, storie da Narcos
19) Twin Peaks
Il quesito che ha turbato un’intera generazione : “Chi ha ucciso Laura Palmer ?!” … La placida e semplice comunità di Twin Peaks, piange la morte dell’avvenente, tormentata e giovane Laura. Fandom incredibile, discussioni interminabili, delirio in cerca spasmodica di risposte. Semplicemente l’indagine più famosa della storia televisiva.
Un cult eterno, una Bibbia della serialità, una delle serie drammatiche senza tempo: Twin Peaks
20) True Detective
Pura arte cinematografica prestata al mondo delle serie drammatiche, il concetto di perfezione in campo seriale (o meglio “miniseriale”, ed in tal caso si deve nominare per forza anche Band of Brothers). Sublime, curatissima ed unica, l’opera di Pizzolatto è già entrata nel top di sempre. Dal binomio Rust-Marty della prima stagione, al tridente di detective della seconda.
L’opera antologica di Nic Pizzolatto è già un maledetto obbligo seriale (più che amichevole ‘consiglio’) per ogni appassionato. Il pubblico spera nella conferma della terza stagione (che il progetto iniziale, vedeva come conclusiva). E se tre, è realmente il numero della perfezione, il palato si prepara a degustare un altro superbo masterpiece per fini intenditori.
Arte, tecnica, simbolismo, azione, poesia, filosofia e grandi attori : mix del successo.
