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7 Serie Tv che ce l’hanno sorprendentemente fatta, contro ogni diffidenza e pregiudizio

young rock
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Il fatto è che, al momento, i cataloghi che le varie piattaforme offrono sembrano quasi infiniti. Le possibilità di scelta sono illimitate, esistono serie tv per praticamente tutti i gusti: crime, documentary, comedy, horror. C’è di tutto: dalle serie più impegnate a quelle più rilassate, si passa da When They See Us a Young Rock con solo un click del telecomando. Con così tanta scelta e l’impossibilità di vedere tutto, finiamo per affidarci a consigli e dicerie per scegliere le serie da vedere.

Chissà quante occasioni ci siamo giocati ascoltando le polemiche o le critiche di altri su una serie, senza darci la possibilità di farci un’opinione personale e decidere da soli se una cosa ci piaceva o meno. Ci sono serie che sono state schiacciate ancora prima di uscire e altre che solo per il cast venivano bollate come flop assicurati. A volte le previsioni sono delle premonizioni, ma in linea di massima i pregiudizi sono proprio una brutta cosa e quindi vale sempre la pena vedere prima di giudicare.

Come in questi sette casi.

1 Young Rock

Young Rock

Serie parzialmente biografica sulla vita di The Rock, di cui il produttore esecutivo è The Rock ed è interpretata da The Rock stesso. E con The Rock si intende proprio il Dwayne Johnson di Fast&Furious, Jumanji, Jungle Cruise e Baywatch. Lo stesso Dwayne Johnson di origine samoana che con quasi due metri d’altezza e più di cento chili di peso ha esordito come campione di wrestling. Messa così la tentazione di cambiare canale sarebbe fortissima, ma è meglio ripensarci. Young Rock è divertente, ben fatta e in un certo modo quasi toccante. La famiglia di Dwayne Johnson non sarà quella dei Pearson, ma la serie racconta una storia originale e delicata, costellata da belle riflessioni e discreti momenti di intrattenimento. Se la carriera cinematografica del protagonista ha virato su prodotti un po’ più commerciali, la serie tv sulla sua vita ha davvero qualcosa da raccontare. Dalla tradizione di lottatori al sogno americano, Young Rock racconta tramite tre diversi archi temporali quali siano stati i momenti più importanti della vita del protagonista. Poco importa se non siete fan dell’attore, questa serie, come dicono gli americani, “It’s a Thing”. Una possibilità se la merita tutta.

2 Cobra Kai

young rock

Quante volte abbiamo pensato che riesumare vecchie mode anni ’80/’90 fosse più un’operazione di marketing piuttosto che di nostalgia? Quante volte abbiamo alzato gli occhi al cielo di fronte all’ennesimo sequel, prequel, revival eccetera eccetera di un qualche successo del passato? Quando è uscito Cobra Kai il pensiero è volato subito all’ennesima serie stanca, che cerca di raccontare una storia che si è già esaurita da un pezzo. Invece la riapertura delle porte dell’ormai iconico dojo è stata un’occasione sfruttata benissimo. Cobra Kai trasforma la storia di Karate Kid facendole fare un salto nei giorni nostri, rendendola fresca, avvincente, moderna e coinvolgente. Sfrutta l’effetto nostalgia in maniera efficace non facendoci rimpiangere i vecchi film, lasciandoci intatti i ricordi d’infanzia, aggiungendo però un tassello a una storia che ci ha coinvolto da bambini e adesso anche da adulti. Cobra Kai è finalmente un sequel che funziona e se il pregiudizio sugli insegnamenti del maestro Miyagi vi ha impedito di dare una possibilità a questa serie, ricredetevi. Se la serie è fra le più viste di Netflix probabilmente tutta quella cera aveva un senso.

3 The Office (USA)

young rock

Il temine “Americanata” viene di solito affibbiato a tutto ciò che di esagerato, pacchiano, kitsch e forse in qualche caso anche volgare, possa esistere. Niente a che vedere con lo humour inglese, più sottile, sarcastico, raffinato, composto anche se effettivamente dissacrante. E così il pregiudizio è servito. The Office è una serie comedy nata in Inghilterra che racconta le vicende di un grigio e noioso ufficio in cui ovviamente prendono vita gag esilaranti. Quando è stata annunciata una versione americana dello show ci si è subito preparati al peggio. L’umorismo inglese è molto diverso, ma è assolutamente impossibile non divertirsi con Steve Carell e tutte quelle dinamiche tra colleghi esasperate al massimo. La The Office americana non ha niente da invidiare alla sua versione d’oltreoceano e anzi può annoverare fra le sue fila non solo una memorabile interpretazione comica di Carell, che dà vita al più assurdo capo della storia, ma anche a una intensa e romantica storia d’amore. Preparate le risate, ma tenete a portata di mano anche un paio di fazzoletti, questa sorprendente serie, assolutamente imperdibile, riserva un paio di colpi bassi soprattutto sul finale.

4 Lupin

La prima volta che si sia mai sentito parlare di Arsenio Lupin era l’inizio del novecento. Cosa si potrà ancora dire a proposito del trito e ritrito personaggio del ladro gentiluomo? E ancora peggio, dopo aver conosciuto Danny Ocean, aver trascorso Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani o essere saliti in macchina con Baby Driver, cosa non sappiamo ancora sulle rapine perfette? In realtà questo Arsenio Lupin stravolge tutto quello che pensavamo di conoscere, raccontando una storia di vendetta più che quella di una rapina. Il protagonista è Assan Diop che ha promesso a se stesso di vendicare l’arresto del padre (per un reato che in realtà non aveva commesso), ispirandosi al celebre romanzo del più famoso ladro di tutta la Francia. La serie tv propone davvero una chiave moderna della vecchia storia di Lupin. Puntata dopo puntata il complesso piano di Diop si svela, mantenendo lo spettatore sempre con il dubbio del suo buon esito. Non spoileriamo oltre, ma se la serie è ormai arrivata all’imminente uscita della terza parte è perché, probabilmente, di così scontato e banale in questo adattamento non c’è proprio niente.

5 Upload

Ottima idea quella di fare una serie tv sull’Aldilà. Facciamo anche che questa specie di Paradiso fuori dagli schemi sia popolato da gente bizzarra, che sembri un luogo idilliaco, ma che nasconda comunque una sorta di margine d’errore e che la cosa risulti comica. Insomma bella The Good Place no? Abbiamo riso, ci siamo magari commossi, abbiamo sgranato gli occhi sul finale. Però poi basta, nessuno è interessato a vederne una scopiazzatura, cosa potrebbe mai aggiungere all’originale? Niente di più sbagliato. Il pregiudizio su Upload si basava sul fatto che la sua trama, sulla carta, sembrava piena di dettagli già sentiti altrove, ma questo la rende, paradossalmente, un prodotto originale e ben congegnato. Si c’è quell’idea di tecnologia troppo invadente che quasi ti ruba l’anima, si c’è l’aldilà da cartolina con tanto di angelo (umano) accompagnatore, ma ci sono anche una sfilza di battute divertenti, situazioni esilaranti, ma soprattutto il mistero sulla morte di Nathan da risolvere e tanto altro al punto da rendere Upload un vero unicum del genere. Alla fine della visione di Upload non penserete più a The Good Place, perché vi sarete appassionati a un Aldilà completamente diverso e magari avrete colto anche un insegnamento a proposito dell’avidità dell’animo umano. Binge Watching veloce sulle prime due stagioni, in attesa della terza.

6 Young Sheldon

Se non sembrava una buona idea raccontare l’infanzia e la formazione del personaggio di The Rock in Young Rock, non sembra un’idea anche peggiore quella di andare a toccare un personaggio iconico delle serie tv come Sheldon Cooper? Partita come prequel/spin-off, Young Sheldon sta diventando una stagione dopo l’altra, qualcosa di più. Non si separa mai completamente da The Big Bang Theory, ma nemmeno la distorce pur di rimanerci aggrappata. Young Sheldon permette di esplorare quelli che sono gli anni di formazione del personaggio più antipatico e contemporaneamente più divertente di sempre, senza rimanere schiacciata nel confronto. Sheldon Cooper, figlio di una fervente religiosa e di un allenatore di football, vittima costante di scherzi da parte dei fratelli, è un genio al quale viene permesso di frequentare il liceo già all’età di nove anni. Questa sua intelligenza straordinaria unita alla scarsissima empatia, lo induce a essere particolarmente in difficoltà di fronte alle più normali convenzioni di comportamento umane e per questo il bambino risulta un emarginato sia fuori che dentro le mura di casa. Il tutto avviene nello stato americano più conservatore (e spesso stereotipato) degli Stati Uniti: il Texas. La serie rimane intelligentemente legata a Big Bang Theory con frequenti rimandi narrativi, ma in un certo modo se ne affranca, donandoci informazioni inedite sulla vita di Sheldon, magari avvenute in un’età ancora più adulta rispetto agli avvenimenti della serie madre. Bella e intelligente questa serie è uno dei migliori esempi di come vada fatto uno spin-off.

7 Solar Opposites

disney+

Se avete pensato che Solar Opposites fosse una sorta di opaca copia carbone di Rick e Morty avete sbagliato. Il cartone per adulti (che più adulti non si può) proposto da Disney+ dimostra di avere sicuramente quel punto di riferimento, ma non solo. Solar Opposites sembra racchiudere dentro di sé tutte le più feroci critiche alla società americana che l’universo dei cartoni animati, dai Simpson in poi, ci ha regalato. L’idea di famiglia, il sistema scolastico, l’inquinamento, il consumismo, anche quando si esaltano alcuni aspetti della cultura terrestre, lo si fa sottolineando implicitamente quanto siano deprecabili, dal cibo spazzatura agli show televisivi. E se ne parla senza filtri e senza remore, volutamente esagerando all’ennesima potenza, come a voler suggerire l’incremento di degrado che si verifica a ogni anno (terrestre) che passa. Questa famiglia di alieni ci inchioda di fronte al cinismo, alle debolezze, alle ipocrisie di una società moderna ed evoluta, ma lo fa senza mezzi termini. Forse il personaggio di Korvo può ricordare, nella sua scarsa moralità, quello di Rick e forse le disavventure scolastiche di Yumyulack possono rimandarci vagamente quelle di Bart, ma Solar Opposites sceglie un linguaggio più sfacciato e violento per raccontarcelo e vale la pena ascoltarlo.

Young Rock e tutti gli altri esempi dimostrano che il pregiudizio ci impedisce di scoprire qualcosa di nuovo e potenzialmente interessante. E allora buttiamolo il cuore oltre l’ostacolo, perché anche quando non sembra, con certe serie tv, ne vale davvero la pena.

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