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I 5 momenti migliori della prima stagione di Citadel

ATTENZIONE: evitate di proseguire la lettura se non volete incappare in spoiler della prima stagione di Citadel.

Citadel non è semplicemente la nuova serie degli Amazon Studios in esclusiva su Prime Video. Citadel è qualcosa di molto di più. Qualcosa che che assomiglia a un universo cinematico in stile Marvel. Del resto, a occuparsi del progetto sono stati chiamati Anthony e Joe Russo, i cosiddetti Russo Brothers, registi di Captain America: The Winter Soldier (2014), Captain America: Civil War (2016), Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019).
La prima stagione, composta da sei episodi rilasciati settimanalmente, è uscita il 28 aprile scorso ed è già stata rinnovata per una seconda. Inoltre sono attesi gli spin off ambientati in Italia, India, Spagna e Messico e per quello italiano sarà protagonista la nostra meravigliosa Matilda de Angelis.
Nonostante un budget elevatissimo, però, la serie scritta da David Weil (creatore e sceneggiatore di Hunters con Al Pacino) ha ricevuto diverse critiche ed è stata messa sotto la lente d’ingrandimento perché troppo simile a pellicole dello stesso genere, da James Bond a Jason Bourne passando per Mission: Impossible.
L’impressione generale che Citadel lascia è quella di aver già visto qualcosa del genere in un qualche altro momento della nostra vita di accaniti divoratori di serie televisive. Ciononostante ha diversi momenti interessanti, avvincenti che la rendono comunque una serie da guardare per passare un weekend chiusi in casa, in caso di mal tempo.

Per darvi un’idea di ciò che vi aspetta, o magari stimolarvi a guardarla nel caso foste incerti, abbiamo scelto per voi cinque momenti davvero significativi. Ne avevamo scelti sei ma il sesto vi avrebbe davvero spoilerato tutto e avreste tolto il mipiace alla nostra pagina. E noi, alla fine, non siamo così perfidi.

1) Combattimento in treno

Richard Madden 640×360

La storia inizia con Mason Kane, interpretato da Richard Madden (Game of Thrones e Bodyguard), e Nadia Sinh, interpretata da Priyanka Chopra Jonas (Quantico), i due protagonisti, su un treno che attraversa le Alpi, in Europa. I due sono in missione per conto di Citadel, un’agenzia di spie supersegreta: devono recuperare una valigetta contente dell’uranio. E mentre Nadia si occupa di contrattare per recuperare la valigetta Mason è costretto a scontrarsi con un agente avversario dentro il bagno della prima classe di questo meraviglioso treno (che è svizzero o tedesco, perché solo loro hanno la prima classe con il vetro panoramico al posto del tetto).

Il bagno è enorme. Ci stanno comodamente in due. Non solo comodamente visto che si danno un sacco di botte. Inizialmente il duello avviene tramite pistola. Entrambi infatti cercano di uccidere l’avversario sparandogli ma l’uso di un’arma da fuoco in uno spazio ristretto durate il corpo a corpo non è sempre facile.
Scaricato il caricatore i due cominciamo a darsele di santa ragione. Come spesso accade è un continuo do ut des nel senso che prima picchia uno e poi picchia l’altro tenendo in parità il combattimento.
L’avversario, a un certo punto, cerca di recuperare i suoi occhiali e quando li ha di nuovo in mano fa scattare due lame che escono dalle stanghette. Tenedoli per le lenti sembra che abbia gli artigli alla Wolverine (e non è nemmeno l’unico omaggio agli X-Men di tutta la serie).

Il combattimento è pregevole soprattutto per gli spazi molto stretti, ben coreografato. La fine, ovviamente, scontata: Mason elimina il suo avversario facendolo volare fuori dal finestrino del treno in corsa

2) L’intervista

Citadel
Lesley Manville 640×360

Nello stesso episodio, il primo, ci viene presentata la cattiva di turno. Si tratta dell’ambasciatrice della Gran Bretagna negli Stati Uniti Dahlia Archer, interpretata dall’attrice Lesley Manville (candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista per il film Il filo nascosto).
L’ambasciatrice riceve nella sua casa una giovane, quanto aggressiva, giornalista per una intervista videoregistrata. La giornalista fa subito un paio di domande scomode per mettere l’ambasciatrice a disagio. La diplomatica inizialmente incassa ma poi, quando eccessivamente incalzata, rivela che quanto viene fatto dalla Gran Bretagna, cioè seminare guerre e distruzione, è giusto e corretto per mantenere il giusto status quo del suo paese nel mondo.

La scena dura davvero poco. Forse un paio di minuti. Ma è decisamente emblematica perché presenta, nel giro di pochi attimi, l’avversaria di Mason e Nadia: una donna potente, spietata, capace di qualsiasi cosa per ottenere quello che vuole. E così sarà la caccia che l’ambasciatrice darà ai due agenti Citadel per distruggerli definitivamente e far vincere Manticore, la sua creatura.

3) Recuperiamo la valigetta

Richard Madden 640×360

Nei film e nelle serie di spionaggio c’è sempre una valigetta da recuperare. In questo si caso si tratta di una valigetta contenente le memorie degli agenti operativi di Citadel ancora vivi. Sì, perché Citadel era in grado di resettare la memoria dei suoi agenti salvaguardandola, come un siero, in una siringa. La valigetta contiene anche l’ubicazione degli agenti sopravvissuti alla furia distruttrice di Manticore. Insomma, va recuperata a tutti i costi. E Bernard, interpretato da Stanley Tucci, ha deciso di farla recuperare a Mason, che tra tutti gli agenti, è sempre stato il migliore.
Solo che Mason, dopo la scazzottata del treno, non è più lui. Si chiama Kyle e fa una vita normale perché ha perso completamente la memoria. A parte gli incubi nei quali rivede Nadia e non sa chi sia o cosa rappresenti.

Mason, per raggiungere la valigetta, deve entrare e uscire da un edificio di Manticore. La scena ricorda molto l’ingresso e l’uscita di Jason Bourne da un qualsiasi edificio pieno di nemici. Mason, infatti, viene guidato da Bernard perché non ha più i suoi superpoteri di agente segreto. Riesce a eludere le guardie, raggiungere la stanza dov’è custodita la valigetta e uscirne, dopo una rapida e violenta scazzottato. Il tutto mentre Bernard, seduto su un furgone, è intento a discutere con una guardia di sicurezza che lo vuole far spostare da dove è parcheggiato perché in divieto di sosta.
Una scena già vista ma costruita bene e fatta con un certo criterio.

4) Interrogatorio di Celeste

citadel
Roland Møller e Ashleigh Cummings 640×360

Celeste, interpretata da Ashleigh Cummings, è un’ agente di primo livello di Citaldel, come Mason e Nadia. Di quest’ultima Celeste è anche la protegée perché le ha salvato la vita.
Celeste viene mandata in missione sotto copertura. Deve recuperare un oggetto molto importante in mano ai gemelli Silje, agenti di Manticore, interpretati da Roland Møller (Land of Mine – Sotto la sabbia).
Per riuscire a entrare nelle grazie dei due gemelli Celeste ne fa innamorare uno e diventa sua amante. Il tempo passa e l’agente sparisce dai radar convincendo Mason che sia compromessa e, peggio, abbia tradito. L’uomo organizza il recupero di Celeste e la riporta alla base di Citadel sottoponendola a un durissimo interrogatorio.

In questa scena Mason estromette completamente Nadia e conduce un interrogatorio ai limiti della tortura psicologica. Lo fa perché convinto che Celeste abbia tradito tutti e si sia impossessata di questo oggetto così importante per rivenderlo e guadagnarci abbastanza da pagare i debiti di gioco del fratello.
È proprio su questo che fa leva l’agente: minaccia Celeste di ucciderle il fratello se non confesserà di esser passata con Manticore. Un attimo prima di dare l’ordine interviene Nadia bloccando tutto e sconvolgendo i piani di Mason.
Ciò che è interessante in questo interrogatorio è la cortina fumogena che avvolge i personaggi principali: Celeste, Nadia e Mason. Perché noi che seguiamo Citadel dalla prima puntata (qui siamo alla quarta) grazie ai suoi continui flashback, sappiamo benissimo che uno dei tre è il traditore. E nel corso dell’interrogatorio l’ago della bilancia pende inizialmente su Celeste (che ha tradito per soldi), poi su Mason (che ha tradito e ora scarica la colpa in maniera eccessiva su Celeste) e poi su Nadia che, col suo intervento, attira su di sé tutta l’attenzione.
La trama si infittisce!

5) La resa dei conti

Citadel
Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas 640×360

L’interrogatorio ha degli strascichi. A Celeste, per esempio, viene cancellata la memoria. A Nadia viene detto che, invece, sta bene e si è ritirata a vita privata. Mason è il perno attorno al quale gira tutto.
Tra Mason e Nadia, poi, c’è del tenero. Molto tenero. Diciamo che è un po’ la parte soap opera della serie. Un po’ fingono, un po’ sono seri. Un po’ si pigliano, un po’ si mollano. Certo, col mestiere che fanno non facile metter su famiglia. Un po’ come in Mr & Mrs Smith con Brad Pit e Angelina Jolie, poi, vivono costantemente di bugie e quindi viene naturale mentirsi.
Mason, per esempio, ha mentito a Nadia. Le ha detto che Celeste si gode la pensione, tranquilla e serafica quando in realtà non è così avendo la mente completamente resettata.

Tra Mason e Nadia c’è un momento di confronto, molto intenso. Forse l’unico durante il quale i due sono completamente sinceri. Si trovano in un albergo, dopo aver passato una notte d’amore. Mason vuole sposare Nadia la quale ha acettato, dopo mille tentennamenti. Non perché non lo ami, ci mancherebbe. Ma perché dei due è quella con la testa sulle spalle e sa benissimo che non possono condurre una vita insieme facendo le spie.
Nadia, però, ha scoperto che Mason le ha mentito e quindi vuole sapere la verità. È schietta nel domandare al futuro marito se le abbia mentito riguardo Celeste e lui, il cui credo è probabilmente negare sempre, anche di fronte all’evidenza, le racconta l’ennesima balla.
La loro storia finsce dunque così. Tra mille menzogne, senza un briciolo di verità. I due affrontano la rottura senza troppi drammi, anche perché sono in pubblico (memorabile a questo proposito Mason che rimprovera un commensale di impicciarsi dei fatti propri) e non possono certo lasciarsi andare a eccessive tragedie.
Certo, poi la storia continua ma in questo preciso momento del racconto Mason e Nadia sono per la prima volta uno di fronte all’altra con il cuore in mano.
Piuttosto toccante.