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Buffy 1×01 – Quando iniziammo a sognare di cacciare i vampiri

Ogni mercoledì e ogni sabato sera, sempre alle 22.30, vi portiamo con noi all’interno di alcuni tra i momenti più significativi della storia recente e passata delle Serie Tv con le nostre recensioni ‘a posteriori’ di alcune puntate. Oggi è il turno della 1×01 di Buffy l’ammazzavampiri.

Proprio così, oggi vi parliamo del pilot della serie tv che ha permesso ad almeno una generazione di ragazzine di annoverare una novità tra le prospettive possibili per il futuro: diventare cacciatrici di vampiri.

Perchè, come recita la tagline di Buffy l’ammazzavampiri:

Per ogni generazione c’è una prescelta che si erge contro i vampiri, i demoni, e le forze del male.

Lei è la cacciatrice.

Ma vediamo come è iniziata questa avventura durata sette splendide stagioni. 

È notte. Siamo evidentemente in una scuola. Non a caso “Benvenuti al college” è il titolo dell’episodio. Una finestra viene rotta e due ragazzi, un maschio e una femmina, si intrufolano nell’edificio, il motivo è facilmente intuibile. 

Lei, praticamente la classica bionda dei film dell’orrore, sembra essere spaventata, tant’è che lui la tranquillizza. Proprio in questo momento Buffy l’ammazzavampiri ci mostra uno dei suoi maggiori pregi: la “bionda impaurita” altro non è che una vampira che non esita – dopo aver cambiato volto –  a mordere il compagno. 

È proprio grazie a questa inversione dei ruoli che comprendiamo immediatamente la grandiosità di quanto stiamo guardando. Il ribaltamento dello stereotipo è un meccanismo semplice, ma sconvolgente: ci aspettavamo che la “biondina” fosse indifesa, timorosa, la prima potenziale vittima, salvo poi vederla “trasformarsi” nel mostruoso carnefice.

Quello che Joss Whedon sembra volerci dire già nei primi minuti del primo episodio è di scordarci la donna angelicata che ha bisogno di essere protetta. In Buffy l’ammazzavampiri, infatti, come è intuibile già dal titolo, quello notoriamente conosciuto come “il sesso debole” di debole non ha proprio un bel niente. Anzi…

Dopo l’iconica sigla (l’indelebile Buffy The Vampire Slayer Theme di Nerf Herder), compare Buffy Summers, immersa in un sonno agitato da immagini orrorifiche e lugubri in cui mostri di ogni genere si susseguono gli uni agli altri. 

Come per Darla, la vampira della scena di apertura descritta precedentemente, anche Buffy aderisce a un’iconografia piuttosto classica, ma ci rendiamo presto conto che questa serie contribuirà a superarla. È dunque attraverso la lente della sua irrequietezza che ci viene presentata la protagonista. Certo, per ora altro non è che un’adolescente in preda a dei brutti incubi, ma non passerà molto prima che ci sia data la possibilità di accorgerci che Buffy non li sogna solo questi incubi: li abita, ma nelle vesti di una – seppur inquieta – eroina.

Sunnydale High School

Buffy Summers si è appena trasferita (non sappiamo ancora dove, ma probabilmente nella città della scuola in cui una scena prima si è compiuto il delitto): lo sappiamo perchè sua madre accenna al suo primo giorno di scuola e perchè la telecamera ci mostra un’enorme quantità di scatoloni che le circondano il letto. 

Dalle prime scene girate in interni, ecco che passiamo all’esterno. La giornata è soleggiata, ma in fondo cosa possiamo aspettarci? Siamo a Sunnydale, l’immaginaria cittadina californiana su cui le budella della Terra stanno per vomitare tutto il Male dell’Universo.

Non appena entriamo a scuola con Buffy, ci vengono subito presentati gli altri personaggi principali, anch’essi aderenti a quegli stereotipi che ci aiutano a farci immediatamente un’idea dei ruoli che ricopriranno all’interno della trama (o quantomeno della base da cui partiranno nella loro evoluzione in queste sette stagioni).

Xander fa il suo ingresso in scena su uno skateboard, è goffo ma è anche evidentemente uno dei bellocci della scuola. 

Willow ci si presenta con dei vestiti demodè e parecchio timida.

Basta un rapido scambio di battute, per finire di individuare definitivamente i loro ruoli – se ci fossero ancora dei dubbi.

Xander: Ho un problema con la matematica…

Willow: Cosa in particolare?

Xander: Tutta quanta!

Tuttavia, mentre passeggiamo per il cortile e i corridoi della Sunnydale High School, non ci è ancora chiaro il motivo del trasferimento della giovane e di sua madre. Forse non ci interroghiamo nemmeno troppo, di motivi validi per trasferirsi ce ne sono sempre tanti, ma sarà il pacioso dirigente scolastico a illuminarci su quanto accaduto, fornendoci così un tassello ulteriore per la definizione della personalità della nostra protagonista. 

I due siedono nell’ufficio dell’uomo e lui l’ha appena tranquillizzata: nella nuova scuola si ripartirà da capo, dimentichi di quanto è stato prima. Mentre strappa la scheda con la storia scolastica precedente di Buffy, noi, insieme a lui, scopriamo la motivazione del trasferimento: la ragazza ha incendiato la palestra della scuola che frequentava a Los Angeles.

Chiaramente questa informazione spalanca nella nostra testa una marea di possibilità: perchè l’ha fatto?

Diciamo che il titolo e la scena iniziale con la vampira ci suggeriscono immediatamente la motivazione, ma giusto per essere un filo più espliciti, Xander e Buffy hanno una colluttazione accidentale e, dopo un buffo tentativo di seduzione da parte del giovane, lei “scappa” dimenticando a terra il paletto per uccidere vampiri che le è caduto dallo zaino. 

Rivisto a distanza di più di due decadi, infatti, ci colpisce l’insistito bisogno della serie (delle serie del periodo, probabilmente) di rendere esplicito, chiaro ogni passaggio. A ben pensarci è strabiliante come sia cambiato il nostro modo di fruire la serialità e come le serie ci abbiano accompagnato in questo profondissimo cambiamento della narrazione. Questo tratto sarà sempre più palese, momento dopo momento, già nella visione del pilot. 

Evidente ci si palesa – qualche scena più avanti – nel dialogo che la protagonista ha con Giles, il nuovo bibliotecario della scuola. Buffy entra in biblioteca e si trova un articolo che parla di alcuni ragazzi scomparsi. Prima che possa approfondire la lettura, le si presenta Rupert Giles che le dà, ancora prima di parlarle, un libro sui vampiri facendo immediatamente capire alla ragazza che lui sa e il proprio ruolo in questa vicenda.

Buffy fa anche presto la conoscenza di Cordelia che cerca di introdurla nel gruppo degli studenti più cool della scuola e bistratta Willow, chiaramente considerata una “sfigata”. Anche questo fatto apparentemente banale serve a rivelarci un altro aspetto caratteriale di Buffy e cioè il suo essere estranea ai meccanismi legati ai ruoli sociali. Non esita infatti ad avvicinarsi a Willow e si dichiara incapace di comprendere perchè la frequentazione di una escluda quella dell’altra.

Può sembrare un affare di poco conto, ma non lo è. Buffy è infatti un’adolescente, sta dunque attraversando quella fase della vita in cui la pressione dei pari e la loro accettazione contano più di qualsiasi cosa. Proprio per questo la sua presa di posizione sottintende un carattere molto deciso e forte. 

buffy the vampire slayer

La fase introduttiva è ormai conclusa. Ci avviciniamo ora al vero e proprio snodo della vicenda: una ragazza trova nel proprio armadietto il cadavere del compagno morto la sera prima. Il corpo viene riposto nella palestra della scuola dove Buffy, totalmente indisturbata, entra, riuscendo a scorgere sul collo del giovane i segni del morso della vampira (proprio come sospettava). Solo allora la ragazza torna da Giles per chiedere lui un confronto. Scopriamo dunque che il bibliotecario è un Osservatore e come tale ha il ruolo di guidare/addestrare la Cacciatrice, come ci ricorda – anche un po’ troppo didatticamente – lui stesso. Per tutto il primo episodio, Buffy sarà restia a un confronto sulla questione: lei non vuole essere la Cacciatrice. Questo compito le ha già rovinato la vita in passato e pertanto non vuole portarlo avanti. Ma come ci insegnano i greci, dal proprio destino non si può scappare. E, come preannuncia Giles alla ragazza, sono diversi gli esseri malvagi che mettono a repentaglio la tranquillità di Sunnydale. Sono tutti quelli che popolano i suoi incubi, così come abbiamo visto all’inizio dell’episodio: vampiri, demoni, succubi, incubi, lupi mannari, zombie…

Xander è in biblioteca e ha sentito tutto. La squadra che vedremo in azione per diverse stagioni si sta già piano piano componendo nel primo episodio. 

Ed è in questo momento che ci viene svelato il motivo profondo per cui il destino ha portato Buffy a Sunnydale: la bocca dell’Inferno è sotto la Sunnydale High School! Veniamo infatti catapultati in una dimensione infernale in cui si sta consumando un rituale: candele, sangue e un ritornello che dice “Il dormiente si desterà e il mondo gronderà sangue”. Qualche scena dopo, da una vasca di sangue compare un mostro che ben presto verrà identificato dal suo seguace Luke come il Maestro, che possiamo annoverare cronologicamente come il primo big bad della serie.

Mentre si dirige a una festa, Buffy viene pedinata da un altro dei personaggi più importanti e iconici del telefilm (tanto da meritarsi uno spin-off con il suo nome): Angel.

Sons of Anarchy breakig bad

Questa è la prima scena in cui Buffy sfoggia le proprie abilità di combattimento, mettendo immediatamente k.o. il pedinatore. Ancora non sappiamo nulla di lui, se non che sa che Buffy è una cacciatrice e la vuole aiutare, infatti le dona una croce argentata. 

È proprio Angel il primo a parlarle della Bocca dell’Inferno. 

Durante la festa cui Buffy prende parte, Giles cerca di persuaderla ad adempiere al proprio dovere, ma lei mantiene la sua posizione, almeno fino a quando non si accorge che Willow si sta allontanando con un ragazzo che lei identifica immediatamente come vampiro. Anche se la nostra protagonista non lo sa, la medesima sorte è toccata a Jesse, appartatosi a sua volta da Darla (la vampira della prima scena). I due vengono condotti al cimitero. Jesse viene morso, Willow scampa per poco alla medesima sorte grazie al tempestivo intervento della Cacciatrice, che neutralizza i due vampiri, mentre Xander porta al riparo le due vittime. È in quel momento che interviene il vampiro Luke che, dopo aver fatto riferimento a un sacrificio per il Maestro, scaraventa la protagonista in una tomba aperta. L’episodio si conclude sul fermo immagine del vampiro che sta per mordere Buffy. Nel frattempo il cimitero si è riempito di vampiri.

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Cosa ci portiamo a casa da questa prima visione, oltre a parecchia adrenalina?

Quanto di quello che vedremo successivamente in Buffy l’ammazzavampiri è già implicito in questo pilot?

Abbastanza da farci venir voglia di continuare. 

Al netto degli “spiegoni” (altro che “show don’t tell”) e di una recitazione un po’ affettata cui non siamo più abituati, questo primo episodio porta comunque in sè le coordinate principali della serie. Sono diversi, infatti, gli indizi disseminati nella pilota su quanto vedremo nelle puntate successive. 

Si parla di adolescenti, si parla di mostri (in alcuni casi queste due caratteristiche sono sovrapponibili), si parla di lotta contro il Male, ma si parla  anche dell’ineluttabilità del destino. Proprio come Edipo che abbandona la sua casa e la sua terra per scappare al proprio destino ma ci sbatte contro, così accade a Buffy Summers. 

Quello che a nostro avviso è il merito più grande di questa serie, evidente già in questo episodio, si lega profondamente a questo concetto. Buffy l’ammazzavampiri ci racconta fin da subito l’impossibilità di fuggire da se stessi, con i pesi e le responsabilità che questo comporta. Nulla di nuovo, c’è una letteratura millenaria a farci riflettere su questo. Ma che il destino di una ragazza (femmina!) possa essere quello di sconfiggere il Male non ce lo avevano (né hanno) ancora raccontato nè bene nè abbastanza. 

Quello che a nostro avviso è il merito più grande di questa serie è di aver fatto scoprire a (almeno) una generazione di ragazzine che avrebbero potuto smettere di identificarsi per forza nella docile fanciulla da salvare: avrebbero potuto sognare di essere una Cacciatrice.