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Breaking Bad – Skyler White e l’odio (im)motivato

Dopo molti anni e molti (irragionevoli) dubbi, mi sono finalmente decisa a guardare Breaking Bad, che sto letteralmente divorando. Giunta a circa metà quarta stagione c’è, però un dubbio che è diventato come un tarlo e questo dubbio ha un nome e un cognome: Skyler White. Vi spiego perché: sono anni che sento parlar male del suo personaggio, che la sento insultare con epiteti che non starò qui a ripetere, che noto un odio profondo nei suoi confronti. Quindi capirete perché ero sicura che l’avrei odiata. E invece…

Skyler White

E invece mi sono trovata di fronte un personaggio molto umano e, soprattutto, molto verosimile. Skyler White è una donna forte, intelligente e sveglia (oltre che molto bella) tanto da rendersi conto abbastanza presto di cosa stia succedendo nella vita di suo marito e da prenderne giustamente le distanze, almeno all’inizio.

Ma lasciate che espliciti meglio le mie perplessità circa l’odio che circonda questo personaggio. Sento spesso definire Skyler White oppressiva. Onestamente credo che tutti noi se vedessimo la persona con cui viviamo da vent’anni cambiare all’improvviso, sparire, mollare il secondo lavoro e soprattutto non parlare con noi, cercheremmo di capire cosa le stia succedendo. È umano, e non ci rende oppressivi, soprattutto se il cambiamento è repentino e, almeno all’apparenza, ingiustificabile (perché – ricordiamolo – Walter non le dice subito del cancro).

Insomma, incalzarlo perché si confidi, preoccuparsi perché sparisce e non sa dove va, è normale. Certo, è anche normale che Walt abbia bisogno dei suoi tempi, però magari se ne avesse parlato fin da subito con Skyler non sarebbe finito a cucinare metanfetamine e non sarebbe diventato un “signore della droga”.

Altra critica negativa, riguarda sicuramente l’insistenza con cui Skyler White cerca di convincerlo a curarsi, non rispettando la sua decisione. Beh, credo che difficilmente qualcuno tra di noi, dopo aver scoperto che la persona che ama è in fin di vita, non si aggrapperebbe alla speranza di poterla in qualche modo salvare, che sia con i progressi della medicina o in qualunque altro modo. E sì, Skyler White utilizza il ricatto morale, ma in fondo aveva torto, visto che poi il tumore di Walt è regredito dell’80%? E anche se non fosse regredito, che male ci sarebbe stato a convincerlo a tentare di salvarsi? Non dimentichiamo che Skyler White è anche incinta quando succede tutto questo e non vuole di certo che la sua bambina non conosca mai suo padre.

Anche questo, poi, scopre che i soldi usati per le cure non provengono da Elliott, e capisce che Walter spaccia droga (sì, lo so, in realtà cucina “soltanto”, lei ha generalizzato), la sua reazione è perfettamente normale: lo butta fuori di casa e chiede il divorzio. Insomma, avrei potuto capire l’odio verso di lei se l’avesse denunciato (cosa, peraltro, legittima: Walter – non dimentichiamolo mai – è un criminale, a prescindere dalle ragioni più o meno nobili per cui lo è diventato), ma non lo fa.

Skyler White

E non lo fa perché è pur sempre l’uomo con cui ha trascorso metà della sua vita, è pur sempre il padre dei suoi figli e non vuole di certo che i figli scoprano la verità su di lui. Si prende la rabbia del figlio, il biasimo dei suoi familiari, ma nonostante tutto non cede mai, non lo rovina, non lo mette mai in cattiva luce.

E sì, non vuole che Walter si avvicini ai suoi figli, ma – di nuovo – la capisco perfettamente. Skyler White è una madre e vuole proteggere i suoi figli. E, per quanto sappia che Walter non gli farebbe mai del male, credo sia anche normale che lo voglia lontano da loro.

Di sicuro, Skyler White fa un grosso errore quando intraprende una relazione con Ted, il suo capo. Ma è evidente che è, al tempo stesso, una ripicca e un modo per scappare da quella situazione. Ted ha sempre avuto un debole per lei, e all’inizio la loro relazione è “facile” in un certo senso, ma poi quando Ted vuole di più è Skyler a troncare. Però davvero un errore del genere basta a farla odiare, soprattutto quando poi decide di aiutare Walter, di diventare sua complice, di farlo tornare a casa… Insomma, direi che si fa perdonare, in un certo senso, no?

Più che altro credo che la radice dell’odio nei confronti di Skyler White sta nel fatto che, almeno nelle prime stagioni (come ho già detto sono a metà della quarta, quindi potrebbe darsi che succeda qualcosa dopo che renda giustificabile questo odio), come ha dichiarato lo stesso Gilligan, l’autore di Breaking Bad, lei è la voce della moralità.

E siccome tutti noi ci identifichiamo in Walter White, allora Skyler White diventa anche il nostro freno inibitore, quello che ci allontana dal nostro desiderio di vendetta e di rivincita.

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