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10 cose che ho pensato dopo aver visto El Camino, il film di Breaking Bad

5) Quanto deve essere bastardo, il destino, per decidere di farti lasciare questo mondo il giorno dell’uscita del tuo ultimo film?

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Ho letto la notizia prima ancora di vedere il film. L’11 ottobre 2019 è la data di uscita di El Camino. Ma è anche l’ultimo giorno di vita di Robert Forster, l’Ed Galbraith di Breaking Bad e del film sequel. L’attore, che ha recitato in oltre un centinaio di pellicole ed è stato candidato all’Oscar per il suo ruolo in Jackie Brown di Quentin Tarantino, stava combattendo da tempo una battaglia contro una brutta malattia. Che alla fine lo ha stroncato.
Ed Galbraith è quello che ha condotto Jesse in Alaska, restituendogli pace e libertà. Le stesse che, nella quinta stagione di Breaking Bad, aveva offerto anche a Walter White. La sua interpretazione ci è rimasta nel cuore. E sì, la vita è veramente bastarda quanto ci si mette.

6) Non vedremo mai più la famiglia di Walter White sullo schermo

Skyer, Walter Jr., Marie Schrader. Per loro dobbiamo farci bastare il finale di Breaking Bad. In El Camino, per la famiglia di Heisenberg non c’è posto. Giusto così, ma sui titoli di coda abbiamo realizzato che non avremo più modo di rivedere i superstiti della famiglia White sullo schermo. Che ne sarà stato di loro? Possiamo solo immaginarlo.
Come avrà reagito Walter Jr. alla morte del padre? Come riuscirà ad andare avanti Skyler? Che ne è stato del rapporto tra lei e sua sorella Marie, da poco rimasta vedova?
El Camino era l’ultima possibilità per conoscere il destino di questi personaggi. Una famiglia a pezzi, distrutta, completamente travolta dagli eventi. Una famiglia che abbiamo imparato a conoscere in cinque stagioni di Breaking Bad e di cui adesso non sapremo più nulla.

7) Maledette aspettative

El Camino è un gran bel film, chiariamolo. A tratti bellissimo. La mano di Gilligan si riconosce eccome. Nelle inquadrature, nei silenzi, nella costruzione dei dialoghi, nelle musiche messe sempre al posto giusto, nell’attenzione per i dettagli più insignificanti. Tutto ha un senso, tutto emana bellezza.
Ma le aspettative sono una cosa terribile. Specie se lasciate a briglie sciolte per sei anni.

Da una serie capolavoro come Breaking Bad ci si aspetta più di un capolavoro.

Ma l’effetto finale potrebbe – giustamente – non essere quello sperato. È come tornare a Disneyland dopo vent’anni: un’esperienza straordinaria, certo, ma leggermente al di sotto delle aspettative.

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