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Hall of Series INTERVISTA i finalisti e il vincitore di MasterChef 12

Anche questa stagione di MasterChef è giunta al termine, in un’edizione tra alti e bassi che si è conclusa con una finale emozionante, anche grazie a un gruppo affiatato di finalisti, i quali hanno tifato l’uno per l’altro senza mai mancarsi di rispetto in queste due puntate che hanno portato all’assegnazione dell’ambito titolo di nuovo MasterChef d’Italia, con i giudici Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli più affiatati che mai.

Mattia è stato eliminato a un soffio dalla finale, tradito da un porro che gli ha precluso la possibilità di indossare la casacca della finalissima. A giocarserla a suon di paste ripiene sono stati Bubu, Hue ed Edoardo, in una sfida entusiasmante che ha visto trionfare quest’ultimo.

È stata davvero una bella finale ed è stato ancora più bello poter fare due chiacchiere con finalisti e vincitore di MasterChef 12.

MasterChef 12 (640x427) - Immagine Sky
MasterChef 12 (640×427) – Immagine Sky

Abbiamo iniziato proprio con Mattia, che è uscito circondato dall’affetto sincero dei suoi compagni. Ci interessava sapere il suo punto di vista sull’etichetta di burattinaio, che si è visto piovere addosso senza alcuna colpa.

Per metà percorso in realtà sono stato un po’ il più vecchio da quando è uscito Olly. Per come sono fatto ho questo istinto di protezione e i ragazzi più giovani mi hanno preso un po’ da zio, da confidente. È ovvio che all’interno della classe non si può andare d’accordo con tutti, come nella vita. Ci sono rapporti che vanno meglio e rapporti che vanno peggio. Del percorso che ho fatto all’interno di MasterChef sono contento. Sul discorso burattiaio, se lo vedo rispetto a come è andata alla fine, sono semplicemente stato una persona che c’è stata. Io me ne sono accorto guardando la finale, perché quando sei lì non te ne accorgi. Non mi sono accorto che Bubu e Hue stessero piangendo e che Edo è corso giù. In qualche modo il tempo fa il suo e si vede che mi hanno voluto bene davvero. Il rapporto va a prescindere da MasterChef ed è quello che mi porto dietro. Io sono stato molto fortunato perché mi sono trovato bene con la maggior parte della classe, sono contento di come è andata.

Un bellissimo percorso quello di Mattia che è cresciuto tanto, e che forse sul finale ha accusato anche un po’ di legittima stanchezza.

È un percorso impegnativo, quindi più che la stanchezza è un discorso di idee: arrivi a un punto in cui sei un po’ scarico. Sono uno che non ha mai mollato, ho cercato di riprendermi e, anche con il porro, ho fatto duecento preparazioni. Ho avuto un’idea di base sbagliata, perché volevo fare una sorta di bistecca come si può fare con la melanzana, ma il porro si sfalda e non sono riuscito a portare a casa l’idea. Tecnicamente ero il meno forte dei quattro ed è stato giusto così. Sono stato contento davvero per Bubu, per Edo e per Hue, forse era arrivato il momento di uscire, anche se non ho mollato, ma è un piatto che non è andato.”

Bubu, invece, è sempre stato il primo della classe, il ragazzo studioso e determinato che sembrava quasi il predestinato alla vittoria. Gli abbiamo chiesto se tornando indietro avrebbe cambiato qualcosa del suo menù e come è stato cucinare davanti ai suoi genitori, inizialmente contrari al percorso di MasterChef.

MasterChef 12 (640×427) – Immagine Sky

Riguardando il menù non so se avrei cambiato, dietro quel menù c’è stato un pensiero e la voglia di mettere l’anima e il cuore. È diviso in due bellissime regioni d’Italia. Magari avrei impiattato qualcosa in maniera diversa, ma vedendolo a posteriori è più facile dare dei giudizi su quello che si è fatto. Non ho rimpianti, sono felicissimo di aver portato il mio menù ai giudic. Cucinare davanti ai miei genitori è stata una bella esperienza, fargli vedere quanto sono cresciuto e quanto sono innamorato di quello che sto facendo e che voglio continuare a fare. Penso che lo abbiano capito appieno anche loro.”

Dall’ultima Mistery Box fino all’Invention test che ha decretato i nomi dei tre finaliti, i veri protagonisti sono stati i vegetali. Ormai è chiaro che Hue sia la regina dei vegetali, ci siamo chiesti se queste prove pienamente nelle sue corde siano state un vantaggio o una fonte di ansia maggiore, considerando le alte aspettative su di lei.

La cucina vegetale è qualcosa che ho scoperto dentro la cucina di MasterChef. Non sapevamo che ci sarebbero state così tante prove di cucina vegetale. Da parte mia cerco sempre di fare del mio meglio e di non trarne ansia nè un vantaggio.”

Ovviamente non poteva mancare un ritratto del vincitore da parte di chi ha condiviso con lui questi momenti così emozionanti.

Dietro il mondo di Edo c’è molto di più: è un gentiluomo che apre sempre la porta alle ragazze, il primo che si metteva in gioco per pulire, dare una mano. C’è un mondo di delicatezza dietro Edoardo, che è al di fuori della persona che incita e, secondo me, traspare. Si vede che c’è molto di più dietro a Edo. Sono contentissimo che abbia vinto, io spero che riesca a prendersi tutto quello che si merita da questa esperienza, a prendere il mondo in mano, e che riesca a stare dritto sul percorso, perchè davvero si merita tutto quello che il mondo ha da offrirgli. È una persona speciale.” – Ha affermato Mattia.

Ho avuto un periodo critico a MasterChef più o meno quando è arrivato lo chef Perbellini, una delle persone che mi sono state più vicine in quel momento è stato proprio Edoardo, che ha sempre avuto una parola di conforto, è una persona molto empatica che ha sempre un’attenzione particolare verso il prossimo. Di Edo sicuramente dal programma è passato tanto il suo essere un po’ agitato ed esagitato, ma c’è una persona bellissima dietro quel personaggio. Sono sicuro che verrà fuori perché imparerete tutti a conoscerlo come l’ho conosciuto io, e me lo auguro. Se devo dargli un consiglio è di rimanere se stesso sempre, e di non farsi travolgere da quello che verrà, ma anzi di continuare a travolgere tutti quelli che incontrerà nella strada, perché lo farà.” – Ha aggiunto Bubu

Parole che lo stesso Edoardo, vincitore di MasterChef 12, ha confermato quando gli abbiamo chiesto cosa consiglierebbe ai tanti giovani che hanno difficoltà a trovare il loro posto nel mondo, proprio come in passato è succeso a lui.

MasterChef 12 (640×427) – Immagine Sky

Gli direi di ascoltare il proprio cuore e di non ascoltare chi gli sta intorno, di cercare di capire chi sei e di capire quelle che sono le tue esigenze, e realmente di farti del male per raggiungere le tue esigenze. Perché a volte per uscire da una situazione brutta devi soffrire. Non è che io ho qualcosa che non va bene nella mia vita e domani la cambio, non è un gioco è un processo. Direi di avere pazienza e di credere in loro stessi. È una cosa molto singolare, credo che ognuno abbia la salvezza in se stesso, in un modo o nell’altro. Di conseguenza voglio dire ai giovani di credere in voi stessi, piuttosto picchiate la testa, fate ca**ate, ma fatele vostre, siate voi.”

Ancora una volta si è parlato anche dell’ambiente in MasterClass, e delle belle amicizie che nessuno dei concorrenti, Edoardo incluso, si aspettava di trovare nel programma.

La cosa che mi ha sorpreso è stata fare amicizia con così tanta gente. Non ero convinto di trovare delle persone così belle, che i giudici fossero così belle persone. In una scatola chiusa non sai cosa trovi e quella è stata la più bella sorpresa: un ambiente positivo.”

Il livello della MasterClass era molto alto e, come spesso accade, molti aspiranti cuochi promettenti, per un motivo o per un altro non riescono ad arrivare fino alla fine.

“Secondo me chi è uscito e poteva arrivare alla fine sono Nicola, Ollivier e Laura: erano papabili finalisti che sono stati vittime della fatalità di MasterChef. Perché MasterChef è un gioco ma non è un percorso, è un piatto. Di conseguenza va come va, anche io tante volte se non c’era qualcuno peggiore sarei andato a casa.”

Il vincitore di MasterChef ci ha anche parlato anche del suo amore per la cucina, che si esplica in una necessità ancor prima che una passione.

Masterchef
MasterChef 12 (640×427) – Immagine Sky

“Passione è una parola forte, utilizzata anche in maniera sbagliata. Lo vedo anche sui social media la gente che fa cucina con l’hashtag #passione. La cucina più che passione è vita, perché mi piace mangiare e se non mangio non vivo. È qualcosa che va oltre la passione. Io sono appassionato di musica ma non lo faccio tutti i giorni. Quando non ho voglia non lo faccio, invece cucino sempre che sia bene o che sia male ed è un momento spontaneo.”

In fine ci siamo lasciati con un divertente aneddoto che Edoardo ci ha raccontato al termine dell’intervista.

“C’è stata una sera prima di un’esterna, c’erano già state le squadre si è visto in puntata, ed ero in squadra con Bubu. Andiamo alle Marmore e io penso di fare uno scherzo a Bubu, gli dico che mi sono fatto male a una gamba. Chiamo un po’ di gente che lavorava anche nei piani alti per dare un po’ di credibilità alla cosa, e gli ho detto dovevano dirgli che mi ero fatto male. Avevo il ghiaccio sulla gamba e lui mi chiede se era uno strappo o uno stiramento perché uno si cura con il ghiaccio e un altro no [ndr ride]. Poi è continuata la storia, l’abbiamo mandata avanti per altri 10 minuti, ed è finita con Bubu che mi faceva i massaggi alla coscia e alla fine mi sono alzato e ho detto che era uno scherzo. Mi ha odiato, mi ha insultato in ogni modo possibile, e ha fatto bene. Ti voglio bene Bubu.”