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Come finisce Yu-Gi-Oh!

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Yu-Gi-Oh

Yu-Gi-Oh non ha mai perso il suo meraviglioso fascino nostalgico, banalmente anche solo per il merchandising in cui noi tutti, bambini nel 2003, eravamo abituati a sperperare soldi regalati per il compleanno e paghette. Le carte del gioco Duel Monsters, vere protagoniste della serie, erano ambitissime nelle scuole primarie di mezzo mondo -e in Italia non eravamo certo da meno. I nostri genitori si erano appena ripresi dal trauma del collezionismo a tema Pokémon cui li avevamo trascinati fino a pochi mesi prima, che subito si sono ritrovati in una nuova spirale ludica di cui ignoravano probabilmente il fascino. Resta il fatto che in pochissimo tempo l’anime conquistò i nostri cuori di fanciulli e catturò, a pochi giorni dalla sua trasmissione, l’attenzione di grandi e piccoli.

Yu-Gi-Oh fu in grado di attirare fan impazziti in pochissimo tempo, raggiungendo ben presto la celebrità

Yu Gi Oh

E’ il 2 settembre del 2003 quando la serie Yu-Gi-Oh tratta dal manga di Kazuki Takahashi approda sui nostri schermi trasmessa nella fascia pomeridiana di Italia 1. Il pubblico di ragazzi cui si rivolge accoglie subito la serie con fragoroso entusiasmo, anche grazie alla splendida sigla cantata da Giorgio Vanni. Da allora, abbiamo seguito le avventure di Yugi e del suo alter ego Atem per ben 224 episodi, tra sottotrame intricate, duelli di mostri potenti e dimostrazioni di un’amicizia che è cuore e cardine della serie. Il gioco dei Duel Monsters era però sicuramente il vero centro dello show, e uno dei suoi elementi più esaltanti: non stupisce, difatti, che ancora oggi moltissimi adulti ne siano eccezionalmente appassionati, tanto da partecipare a tornei, acquistare le nuove collezioni delle carte ispirate all’universo dell’anime e addirittura parlare di tecniche e strategie con dei tutorial sui social. L’amore verso la serie da parte di questi accaniti ammiratori non è mai tramontato, ed è forse questo il motivo che ha spinto Netflix a pubblicare sulla piattaforma i primi 94 episodi. In attesa che la piattaforma ci regali la possibilità di rivedere l’anime nella sua completezza, i più impazienti possono proseguire con la lettura e (ri)scoprire come finisce Yu-Gi-Oh.

Personaggi Yu
Yu-Gi-Oh (640×480)

Facciamo un passo indietro e ripercorriamo la storia di come è nato Yu-Gi-Oh

Prima di iniziare con la parte conclusiva della trama, è doveroso partire dalle origini e rinfrescarci la memoria. Anzitutto, è bene specificare che quella che noi tutti conosciamo non è la prima versione della storia; i capitoli iniziali del manga e la serie animata del 1998, edita solo in Giappone e nota ai fan come Stagione 0, condividevano una trama innegabilmente più cupa di quella che conosciamo. Questa prima versione, difatti, non era incentrata sul gioco delle carte, introdotto solo in un successivo capitolo, quanto piuttosto sulla trasformazione di Yugi, il giovane e timido protagonista, nel suo alter ego, molto più scaltro e sicuro di se. Quando l’autore inserì l’elemento dei Duel Monsters nel manga, i giovani lettori chiesero a gran voce di approfondire la questione. Fu così che, lentamente, Yu-Gi-Oh divenne un prodotto dall’enorme potenzialità soprattutto per il merchandising, addolcendo la trama sia del manga che dell’anime e adattandola per un pubblico più giovane sino alla conclusione di entrambi nel 2004. È doveroso inoltre sottolineare che la versione americana dell’anime, la stessa giunta da noi con il doppiaggio italiano, è estremamente edulcorata se confrontata a quella originale giapponese. Per renderla più appetibile ad un pubblico di bambini, coloro su cui la serie doveva puntare per ricavare il più alto profitto tra giocattoli e carte collezionabili, temi come morte, genocidio e violenza sono stati censurati senza pietà, destino comune a molti altri anime trasmessi in quegli anni.

Yu-Gi-Oh
Yu-Gi-Oh (640×345)

Yu-Gi-Oh e la fine di un viaggio

Nell’ultimo arco narrativo della serie vediamo i nostri protagonisti coinvolti nell’avventura finale, ambientata in Egitto, ove si recano per risolvere l’enigma del faraone Antem intrappolato nel Puzzle del Millennio. Il faraone è sempre stato uno dei personaggi chiave della serie: vera e propria controparte del protagonista, è la personificazione del suo lato più audace e combattivo, che prende il sopravvento ogni qual volta la situazione lo richieda. Questo ha creato un legame indissolubile tra i due personaggi, ma è giunto il momento di permettere ad Antem di accedere all’aldilà e abbandonare per sempre il corpo del ragazzo: ciò sarà possibile solo nel caso in cui sia Yugi il vincitore in una sfida finale nel gioco Duel Monsters. In caso contrario, entrambi saranno costretti a rimanere legati per sempre: Yugi, nonostante il dolore di perdere quello che è diventato un amico e una parte di se, è pronto a dar fondo a tutte le sue capacità per il bene del compagno. Inizia così un’ultima, indimenticabile partita, nella quale non mancheranno i colpi di scena e momenti di tensione. Dinanzi ai loro compagni di avventure, spettatori di questo ultimo incontro, Yugi e Antem danno sfoggio delle loro migliori capacità, l’uno con una grinta a lui del tutto nuova, l’altro con quella maestria e il pizzico di strafottenza che lo ha sempre contraddistinto. L’episodio finale inizia in un momento delicato della sfida, ossia quello in cui Yugi sembra essere vicino alla sconfitta. Antem ha difatti messo in gioco la carta del Mago Nero, una delle preferite del suo rivale, che difatti si trova in difficoltà e tenta di capovolgere la situazione a suo favore, senza successo. Ma grazie alla magia del Sigillo del Sarcofago D’Oro, le sorti della sfida si ribaltano improvvisamente: Antem tenta il colpo finale utilizzando la carta Mostro Resuscitato per utilizzare Slifer Drago del Cielo, convinto di avere la vittoria in pugno. Arriva proprio qui il colpo di scena, difatti Yugi apre il Sarcofago prima che l’avversario inizi il suo attacco, rivelandone il contenuto. In esso il giovane aveva precedentemente racchiuso proprio la carta Resuscita Mostro, la stessa utilizzata da Antem. Particolarità del Sarcofago è quella di potervi rinchiudere una carta che, se posta davanti a un suo doppione scelto dal rivale, ha la capacità di neutralizzare la stessa.

Antem
Yu-Gi-Oh (640×355)

Giunge così la conclusione della prima, storica serie di Yu-Gi-Oh. Il duello è terminato, e Yugi è il vincitore. Antem è pronto ad abbandonare il piano terreno, separandosi per sempre da Yugi e i loro amici. Yugi è distrutto dal dolore, così come i suoi compagni, che sono tutti profondamente affezionati ad Antem, ma anche consci di quanto egli debba riunirsi con gli spiriti del suo popolo, che lo hanno atteso per tutto questo tempo nell’aldilà. Una volta avvenuta la separazione tra i due, la cripta nella quale era avvenuto il duello inizia a tremare; il gruppo, ancora in lacrime, è costretto a fuggire. Una volta in salvo, salgono sull’aereo del facoltoso Seto Kaiba per far ritorno nella città di Domino; il dolore per la perdita di Antem lascia ben presto il posto al sollievo di saperlo finalmente sereno e riunito con i suoi affetti. Yugi sa che probabilmente non sarà mai più lo stesso, ma in fondo sente di essere pronto ad affrontare un domani diverso, che saprà sicuramente offrirgli nuove sfide ed avventure.

Oltre a Yu-Gi-Oh, ricordiamo gli anime più belli della nostra infanzia